La torta di Maggie

La torta di Maggie Perché fa pagare meno tasse ai ricchi La torta di Maggie DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA — Ci sono date che, per la loro manifesta importanza, s'innestano di autorità nella vita di una nazione, indicano subito, con nitidezza, la fine di un'epoca e l'inizio di una nuova. Tale è il 15 marzo '88. Quel giorno, il Cancelliere dello Scacchiere Nigel Lowson ha presentato ai Comuni la sua «grande riformo fiscale» e, cosi facendo, ha spronato l'Inghilterra a correre verso mete più ambiziose. Comincia un'affascinante avventura. Finirà bene? Finirà male? Nessuno può saperlo. Ma è certo la carta più audace giocata finora da Maggie: e finora Maggie ha indovinato giusto. Nel '79, quando entrò a Downing Street al principio di quello che da premiership è divenuto un regno, Margaret Thatcher promise di «tagliare le tasse»: e impugnò subito le forbici. Ma pochi, pochissimi credevano che queste caute potature sarebbero culminale nella «rivoluzione» del 15 marzo, quando, d'improvviso, da un giorno all'altro, l'Inghilterra ha assistito a una trasformazione radicale nella forma e nel peso del suo fardello fiscale. Le cronache hanno già descritto la riforma, hanno già sottolineato che tutti ne beneficiano, ma hanno pure ricordato che le strenne più generose sono riservate ai benestanti e ai ricchi. Chi riceve uno stipendio medio sui 28 milioni l'anno potrà serbare per sé 500 mila lire in più; chi riceve 280 milioni, potrà serbare ben 42 milioni in più. E' questo l'aspetto più vistoso dell'innovazione, la sua palese, disinvolta ingiustizia. La top rate, l'aliquota massima, che dalla fine della guerra è sempre stata qui la più brutale in Europa, arrivando, tra il '74 e il '79, al 93%, è piombata adesso al 40%, un record rispetto al 56 della Germania, al 61 della Francia, al 62 dell'Italia. In due lustri, Margaret Thatcbei ha ignorato e calpestato innumerevoli convenzioni e tradizioni, e in ciò risiede la sua forza: ma mai aveva osato tanto. Questa volta, l'iconoclasta di Downing Street ha infranto la dottrina che attribuisce alla tassazione un fine morale. Ha snobbato un dogma che non è soltanto socialista. Ha rinnegato la religione della progressività fiscale. Un'abiura. Lo choc è stato forte. A giudicare dai sondaggi, la maggioranza degli inglesi considera troppo munifici i regali elargiti ai ricchi; borbotta che la riforma non e fair, equa e imparziale; sostiene che Maggie e il suo Cancelliere dello Scacchiere avrebbero dovuto mostrarsi più generosi verso i redditi modesti. Sono dubbi condivisi da molli tories, anche Mario Clriello (Continua a pagina 2 In quinta colonna)

Persone citate: Margaret Thatcbei, Margaret Thatcher, Mario Clriello

Luoghi citati: Europa, Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Londra