Ma l'avventura negli Usa continua per altre strade

Ma l'avventura negli Usa continua per altre strade Ma l'avventura negli Usa continua per altre strade MILANO — Pirelli rinuncia alla Firestone. ma non agli Stati Uniti. L'avventura americana, bloccata dalla controffensiva del giapponesi della Bridgestone, dovrà dunque vestire altre divise o altre forme. Perché, se è vero che l'acquisto della Firestone è essenziale per la sopravvivenza del gruppo nipponico, essa rappresentava per Pirelli la mano vincente, il raddoppio, l'incoronazione. n landò ha fallito il bersaglio: Bridgestone, dopo due settimane di muta riflessione, ha alzato il prezzo a 80 dollari, una cifra che supera di 12 dollari l'Opa italiana, n gruppo Pirelli ha quindi dichiarato «Abbiamo sempre detto.che la nostra offerta avrebbe trovato un limite nellx valutazione di convenienza industriale: la cifra offerta da Bridgestone non rientra in tale logica: Ma la mossa americana di Pirelli, benché mancata,' lascia dei segni positivi, primo fra tutti la costituzione di un fronte europeo compatto e deciso (probabilmente) a dare del filo da torcere ad eventuali outsider. Infatti, l'operazione era stata sostenuta materialmente, per un terzo quasi del suo valore, dall'impegno di Mlchelin a rilevare alcune attività del gruppo statunitense che a Pirelli non interessavano. L'alleanza dunque rimane, e nella riorganizzazione mondiale del settore'pneumatici già in atto, ma ii e nei prossimi mesi e anni sarà più vivace; che mai, rappresenta una importante variante : Mlchelin, già oggi il secondo produttore dopo Goodyear, ha infatti lasciato cadere la tradizionale concorrenza con Pirelli, nell'ottica di un discorso che riguarda i prossimi dieci, venti anni. Inoltre, con questa offerta, Pirelli ha abbandonato in qualche modo la sua tradizione di totale riservatezza, dimostrando che, quando interessi vitali sono in gioco, si deve uscire allo scoperto, con grinta. A Firestone, Pirelli pensava da tempo, e sembra che due anni or sono avesse già tentato del sondaggi. Ma la prima vera offerta l'aveva avanzata alla meta di febbraio,, ponendosi come alternativa alla trattativa in corso tra Firestone a Bridgestone. Non era andata: il 16 febbraio americani e giapponesi annunciavano di aver raggiunto l'accordo per una joint-venture del valore di un miliardo e mezzo di dollari, cinquecento miliardi in più dell'offerta italiana. Poi, anche In seguito a difficolta sorte tra i nuòvi partner, la società, italiana aveva preso la grande decisione: un'Opa, valore dell'operazione 2500 miliardi di-lire. Il prezzo fissato da Pirelli, 58 dollari per azione, non era casuale, ma frutto di analisi approfondite da parte di banche d'affari (fino a due mesi fa il titolo era sotto i 40 dollari). E* probabile che Pirelli fosse disposta a rilanciare, se il titolo fosse salito o 1 giapponesi avessero con tr off erto. Entro certi limiti. Sapendo questo, la Bridgestone ha voluto essere sicura di fare la mossa decisiva, e ha detto «80 dollari». Una cifra giudicata da Pirelli fuori mercato:- significa pagare Firestone oltre 3300 mi- H^dl'Urer Valeria Sacelli

Persone citate: Firestone

Luoghi citati: Milano, Stati Uniti, Usa