Don Ciotti non è sotto inchiesta

Don Ciotti non è sotto inchiesta Chiuso per il S. Uffìzio il caso della Lega anti-Aids Don Ciotti non è sotto inchiesta CITTA' DEL VATICANO — L'ex Sant'Uffizio ha aperto un'inchiesta su don Luigi Ciotti, il sacerdote torinese fondatore del Gruppo Abele e impegnato in una difficile missione pastorale fra drogati e omosessuali? Ufficialmente la Congregazione per la Dottrina della Fede non fornisce nessuna risposta. Ma in maniera ufficiosa filtra un consiglio: l'ex Sant'Uffizio non ha niente da dire, e chi è interessato al caso deve rivolgersi alla dio¬ cesi, cioè all'arcivescovado di Torino. E' una forma indiretta per far sapere che non c'è nessun dossier aperto sul sacerdote torinese. il «caso» è scoppiato sul quotidiano cattolico Avvenire, n sacerdote è coordinatore della Llla, Lega italiana anti-Aids, che prevede il diritto per le donne colpite dal morbo di chiedere l'aborto oltre i 90 giorni previsti dalla legge. Don Ciotti è contro l'aborto; ma riconosce che nella Llla •esiste un plurali¬ smo ideologico: UAvvenire lo attacca con durezza. A questo punto entra in gioco Roma. Qualcuno chiede chiarimenti al superiore di don Ciotti, cioè all'arcivescovo di Torino. Il card. Balestrerò incontra il sacerdote: «£' stato un incontro paterno. Ne sono uscito rincuorato nel mio lavoro di frontiera», ha detto l'animatore del Gruppo Abele. Subito dopo ha rassegnato le dimissioni dal ruolo di coordinatore della Lega.

Persone citate: Don Ciotti

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano, Roma, Torino