La rivoluzione passa per via Po

La rivoluzione passa per via Po Pronto il progetto per riqualificare la città da piazza Castello alla Gran Madre La rivoluzione passa per via Po Prevista, tra il resto, la chiusura al traffico privato di via Rossini (diventerà «strada dello spettacolo»), via Accademia Albertina, Piazza Vittorio (con un grande parcheggio sotterraneo) e zona della Gran Madre - Ai Murazzi, solarium e ristoranti Imponenti sottopassi per allontanare 11 caos del trai* fico, strade e piazze che riconquistano la dignità delle originarie architetture oggi degradate . o ■ confuse, le sponde del Po che diventano palcoscenico per il tem-J po libero, un'intera via destinata «allo spettacolo: Ecco 1 punti salienti della - rivoluzione- che muterà lo scenario architettonico e sociale di un'intera parte di città: quella che si estende, lungo l'asse di via Po, tra piazza Castello e piazza Gran Madre. Il progetto, commissionato nell'85, è arrivato all'esame della Giunta che dovrà, ora, valutarlo e inserirlo nel nuovo piano regolatore. In attesa di questi radicali mutamenti urbanistici, è pronto un programma provvisorio che riguarda la sola piazza Vittorio: è partita l'ordinanza che autorizza l'Atm ad installare i parchimetri su mezza piazza (l'altra metà sarà temporaneamente riservata a zona disco), presto verranno sistemati vasi per delimitare le zone di sosta. La piazza potrà quindi essere trasformata in un grande posteggio auto -a raso». L'assessorato all'Arredo urbano ha preparato i disegni per la sistemazione definitiva: in un secondo tempo arriveranno le siepi -leggere», sistemate in modo da creare circa duemila posti-auto. Scorriamo, ora, nei particolari, il grande studio per riqualificare questa porzione di Torino affidato quasi tre anni fa (giunta dei cento giorni) dall'alloro, assessore all'Urbanistica Dondona (oggi ha responsabilità di Bilancio e Arredo urbano) e adesso all'esame degli assessori. Lo stadio — Comprende oltre a piazza Vittorio Venerala direttrice ;da ;yia a piazza. Gran Madre di Dio, dilatandosi • nelle vie adiacenti, sino ai giardini Reali e corso S. Maurizio da un lato, e a via Accademia Albertina e piazza Carlina dall'altro. L'indagine urbanistica, culturale ed architettonica, è stata affrontata dal gruppo incaricato dal Comune, formato dagli architetti Giorgio De Ferrari, Andrea Job, Gabriele Manfredi, Chiara Ronchetta e dall'ing. Vittorio Cappato. Sulla sua base, gli arch. De Ferrari, Job e Ronchetta hanno sviluppato la proposta finale corredata da una relazione storica del prof. Gian Paolo Scarsella. Che cosa cambierà? — -La fisionomia di questa parte di città-, promettono i tecnici, che hanno allestito una mostra (con numerosi pannelli esplicativi) nella Sala dell'Orologio, al quarto piano di Palazzo civico. In nanzi tutto si propone di eliminare il traffico privato da via Po, via Rossini, via Accademia Albertina piazza Vittorio Veneto e dalla Gran Madre, riservando la via agli autobus ed eliminando anche le rotaie del tram. Per risolvere i problemi della grande viabilità si prevedono due sottopassi una galleria che da coeso Casale arrivi in corso Moncalieri e un secondo tunnel dall'altra parte del ponte, da corso S. Maurizio a corso Cairoli, con svincoli per attraversare il fiume e per raggiungere il grande parcheggio da realizzare sotto piazza Vittorio, per circa 2000 auto. Piazza Vittorio verrà, inoltre, completamente lastricata. Anche i Murazzi potranno cambiare volto, diventare solarium o ristoranti all'aperto sulle sponde del fiume. Gli aspetti colturali — • Vogliamo ricostruire — afferma l'assessore Dondona — un grande percorso che va da Palazzo Madama all'architettura del Castellamonte in via Po, del Friszi in piazza Vittorio, del Vittozzi alla Gran Madre, per arrivare sino al traguardo della Villa della Regina dov'è già in atto il restauro». Via Po — A progetto ap¬ provato, saranno allargati i marciapiedi, comparirà anche qui il lastricato, rifiori-, ranno, finalmente, portici ripuliti, ricompariranno lampioni originari. Insegne unificate in un unico formato. Lungo tutta la via (proposta come asse per il commercio di alto livello) sono stati Individuati 4 poli trainanti: il Rettorato dell'Università, l'Accademia Albertina potenziata, il Palazzo degli Stemmi e la Fondazione Accorsi. Nella zona (comprese le vie Rossini e Accademia Albertina) sarà consentito il transito solo ai mezzi pubblici e a quelli dei residenti, con la previsione di un sistema di sosta distribuito all'esterno dell'area. Il Regio avrà uno sbocco sulla via e la Cavallerizza di via Verdi (i cui portoni saranno aperti su via Rossini), sarà destinata in parte all'Università, per convegni, conferenze e incontri, mentre nella manica verso il Bastione potranno trovar posto un albergo di prestigio, la foresteria, resldences, utilizzabili come «nuove attrezzature per il turismo'. Via Rossini — Nelle Intenzioni sarà la «Strada dello spettacolo», con spazi, anche notturni, per 1 giovani, collocati alle Pagliaie, da innescare in un contesto dove già esitono l'Auditorium e gli studi del Centro di produzione della Rai. Dall'altro lato, via Accademia Albertina avrà un arredo più austero in sintonia al carattere culturale che verrà incentivato Intorno all'Accademia. Piazza Carlina e le vie limitrofe saranno, infine, destinate alla residenza. Piazza Vittorio Veneto — n suo impianto neoclassico, oggi sottoutilizzato, verrà completamente riqualificato e trasformato in -polo per attività collettive legate al tempo Ubero, ricco di avvenimenti: mostre, concerti, mercatini specializzati, ri¬ cercando la massima continuità di uso tra il portico e 10 spazio centrale: Piazza Gran Madre — Interrato il traffico, assumerà 11 ruolo di area attrezzata e riservata al pedone che avrà campo libero soprattutto in via Monferrato, dove non potranno entrare neppure i mezzi pubblici. «£' senza dubbio una bella scommessa.— conclude l'assessore Dondona —. La vinceremo solo con la collaborazione di tutti,, politici, commercianti e cittadini». I tempi di realizzazione — Lo studio è stato illustrato in giunta. Non sarebbe neppure necessario portarlo in Consiglio. In parte dovrebbe essere inserito nel nuovo piano regolatore ed attuato dai vari assessorati: oltre all'Arredo urbani e all'Urbanistica, Lavori pubblici. Trasporti e Viabilità. Se i lavori s'Iniziassero domani, entro i primi Anni 90 potrebbero essere conclusi. Giuseppe Sangiorgio

Luoghi citati: Casale, Torino