Montalto centrale della discordia di Luciano Curino

Una Messa Una Messa dente dei gruppo consiliare comunista: «Non ci ha stupito il comportamento dell'amministrazione comunale, che era tenuta ad arrivare a una transazione. Ci ha stupito il comportamento della Curia, che ha trattato la cosa come un affare da cui trarre il massimo profitto. Penso che molti cattatisi praticanti sia¬ no turbati da come è stata mercanteggiata questa materia, dalla messa fatta oggetto di contrattazione come merce qualsiasi: Umberto Pino: 'Sono assessore al Patrimonio e ho trattato la cosa come qualsiasi pratica commerciale, senza entrare nella questione morale. La volontà dei benefattori va rispettata. La Chiesa, perché sia rispettata questa volontà, chiede trenta milioni, il Comune glieli dà. Tutto qui». Nella discussione, il consigliere de Andrea Gallo ha chiesto se non era possibile cambiare la delibera nell'Impostazione. Trovava stonata la puntigliosa contabilità fatta per le messe, lo Infastidiva il fatto che si parlasse di tariffe e di svalutazione, delle messe in suffragio come un bene materiale. Comunque, ha votato a favore anche lui. Monsignor Ristorto, si può stabilire il valore venale di una messa, c'è un tariffario? Risponde: 'Nessuna tariffa. •Per una messa si fa un'offerta». Ap.-e il nuovo Codice di diritto canonico al paragrafo 945 e legge: 'Secondo l'uso approvato dalla Chiesa è le¬ cito a ogni sacerdote che celebri la messa ricevere l'offerta data affinché applichi la messa secondo una determinata intenzione. E' vivamente raccomandato ai sacerdoti di celebrare la messa per le intenzioni dei fedeli, soprattutto dei pili poveri, anche senza ricevere alcuna offerta». E qui si hanno soluzioni diverse. Ci sono vescovi che ritengono ragionevole un'offerta di diecimila lire. Ma molte diocesi hanno in questi ultimi tempi distaccato completamente la celebrazione della messa dall'offerta. Il nuovo Codice, inoltre, non permette più di fondare •messe perpetue»: nelTaccettare un legato testamentario, determina in 25 anni il limite delle messe in suffragio. Non si possono più accettare legati perpetui, ma restano perpetui quelli anteriori al nuovo Codice. La questione del suffragio per 1 defunti, dice monsignor Ristorto, appartiene alla religiosità popolare, fin dalle prime comunità cristiane. E ricorda che nelle Confessioni Sant'Agostino scrìve che la madre, Santa Monica, morendo chiese di essere ricordata all'altare. E anche l'offerta per la messa è antica? *L'offerta individuale e i lasciti sono sempre stati un modo di aiutare la Chiesa. Tanto più importante adesso, che lo Stato non dà più la congrua». Luciano Curino

Persone citate: Andrea Gallo, Ristorto, Umberto Pino