Ma l'utile cala di Valeria Sacchi

Mediobanca nuova formula Via libera del consiglio di amministrazione allo statuto Mediobanca nuova formula Lunedì l'assemblea nominerà il vertice - Si dimettono Cingano e Cuccia, ma al consigliere anziano è già stata offerta la presidenza onoraria - Dice Rondelli: «Tutti vorremmo che lui accettasse la carica» Ma Futile cala MILANO — n consigUo di amministrazione di Mediobanca si è riunito ieri per esaminare i risultati del primi sei mesi di esercizio e per appovare le modifiche allo statuto che sarà presentato all'assemblea degli azionisti la prossima settimana. Rispetto al primo semestre dell'anno precedente, l'utile lordo dell'istituto è sceso da 123 a 111 miliardi, una contrazione misurata se si pensa che il semestre ha visto la drastica riduzione del giro d'affari sul mercato azionario e il crollo di Borsa in ottobre. Mediobanca è dunque riuscita a compensare, con la gestione ordinaria, la flessione dell'Intermediazione titoli. Ha commentato Pirelli: ./ risultati, dati i tempi, sono ottimi» Questo incontro, al. quale mancavano alcuni consiglieri come Gianni Agnelli, Marcello Tacci e Piercarlo Marengo, è l'ultimo di Medibanca pubblica. Infatti alla prossima assemblea tutto il consiglio si presenterà dimissionario e verrà eletto il nuovo consiglio che rispecchia i patti relativi alla privatizzazione: diciannove membri, otto per i privati, otto per gli azionisti pubblici più l'amministratore delegato Silvio Salteri, che resta fino alla cadenza del suo mandato, ottobre di quest'anno. Non ci sarà Franco Cingano,' che, insieme agli altri due presidenti delle Bin, Irti e Dalla Chiesa, entrerà nel comitato di coordinamento tra azionisti pubblici e privati, dove i rappresentanti dei privati saranno Ariberto Mignoli, Umberto Zanni e Pietro Marzotto. Ha spiegato Cingano: «La Comit ha ora il diritto a due seggi in consiglio invece dei tre che aveva finora. L'amministratore delegato Sergio Siglienti aveva proposto che io rimanessi per un certo periodo, ma credo sia più giusto che in Mediobanca siedano gli amministratori delegati delle Bin. Una regola che.deve valere anche per la Comit, per motivi di omogeneità e perché non ritengo sia corretto creare situazioni ad personam che possano rappresentare un precedente. Con Cingano, uscirà dal consiglio anche Enrico Cuccia che però potrebbe accettare la presidenza onoraria. Una questione sulla quale mediterà nel corso del prossimo week-end. Egli infatti siede ora come rappresentante di Lazard, che In futuro sarà presente direttamente con Antoine Bernhelm il quale assumerà la carica di vicepresidente dell'istituto, «riitti vorremmo che Cuccia rimanesse — ha osservato Rondelli dopo la riunione. — Che restasse, ed accettasse la carica che gli è stata offerta» Ieri dunque i consiglieri hanno approvato il nuovo statuto che contiene parecchie modifiche. Le più importanti sono quelle relative al numero dei consiglieri e ai poteri di firma che trasformeranno la presidenza Maccanteo da rappresentativa (come era divenuta dopo la morte di Adolfo Tino) a operativa. Altre correzioni tecniche sono state apportate per svecchiare un,testo che ha più di quarantanni. Il consiglio che uscirà dalla prossima assemblea dovrebbe essere cosi composto: Antonio Maccanico. presidente ed espressione degli azionisti pubblici; Antoine Bernheim, vicepresidente per i privati; per le Bin: Lucio Rondelli e Pier Carlo Marengo (Credit), Ercole Ceccatelli e Marcello Tacci (Bancoroma), Enrico Braggiotti e Sergio Siglienti (Comit) più Renato Cassero ,(Iri) e Vincenzo Maranghi; per i privati: Leopoldo Pirelli, Gianni Agnelli, Carlo De Benedetti, Raul Gardini, Wolfang Graebner, Enrico Randone, Umberto Zanni e Salvatore Ligresti. Salteri è il diciannovesimo membro. Il comitato esecutivo sarà ristretto a Maccanico, Ber-' nheim, Graebner, Salteri, Ceccatelli, Braggiottl e Rondelli. Ma la nuova composizione azionaria ha portato ad una moltiplicazione di altri comitati, come quello che coordina gli azionisti pubblici e privati. Il fitto quadro si completa con due sindacati, uno per i privati e uno per i pubblici. Valeria Sacchi

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