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Le cento (controverse) apparizioni di Maria All'esame dell'ex Sant'Uffizio Le cento (controverse) apparizioni di Maria CITTA' DEL VATICANO — L'apparizione prevista — e non avvenuta — di Pescara è l'ultimo caso. Medjugorje è il più discusso e strumentalizzato. Kibeho — in Africa Equatoriale — è uno dei più esotici, almeno In tempi recenti. Ma le apparizioni della Madonna, vere o presunte tali, sono numerose: tanto numerose che la Congregazione per la Dottrina della Fede (l'ex Sant'Uffizio) ne ha circa cento sotto esame. n che, peraltro, non presuppone una risposta a tempi brevi. Mai come in questi casi la Chiesa lavora sub specie aeternitatis: meglio una risposta in ritardo di qualche decennio, piuttosto che un riconoscimento incerto e affrettato. Addirittura alcune apparizioni avvenute in Polonia, a Gletrzwalde, hanno ricevuto il marchio dell'autenticità solo un secolo dopo, nel 1977. Le apparizioni avvengono in ogni parte del mondo; e se In qualche caso (ce ne sono stati di recenti a Erice e in Emilia) basta un esame del vescovo del luogo per dimostrarne e dichiararne l'infondatezza, altri episodi invece richiedono l'Intervento degli speciali¬ sti e della Congregazione. Un gruppo ristretto di esperti tiene i contatti con le diocesi in cui si sono segnalati i fenomeni straordinari. Il riserbo per cui è giustamente famoso l'ex Sant'Uffizio raggiunge in questo caso livelli eccezionali. Le uniche notizie che filtrano dalla Congregazione guidata dal card. Ratzinger sono poche righe del volume delle •Attività della Santa Sede». Una «mappa» delle apparizioni non è mai stata compilata. Cosi autori diversi danno cifre differenti: negli ultimi 150 anni il Billet parla di 210 apparizioni, l'Ernst di 180. e il Gres di 185. Secondo gli esperti però non ci troviamo di fronte a un proliferare di apparizioni: c'erano, numerose, anche in passato (lo stanno a testimoniare le centinaia di santuari, in Italia e all'estero, spesso costruiti a causa e sul luogo di un evento miracoloso, o ritenuto tale). Ma 1 mass media •rendono più facile, vasta ed immediata la conoscenza di questi avvenimenti». Crederci — ricordano i teologi — anche se ottengono il riconoscimento ufficiale non è obbligatorio. m. tos.