Urss, alle coop negozi e banche
Urss, alle coop negozi e banche Dibattito pubblico sul decreto Urss, alle coop negozi e banche Saranno concorrenti delle imprese statali NOSTRO SERVIZIO MOSCA — Quando Lenin scrisse nel 1923: sulla cooperazione, credette, forse, di aver Indicato al proletariato russo la strada piti corta verso il socialismo, che immaginava come V «ordine dei cooperatori inciviliti». .Per raggiungere una totale partecipazione della popolazione alle cooperative — disse — ci vorrà nel migliore dei casi una ventina d'anni». La storia non favori, però, il suo .piano cooperativo» e. dovettero passare 65 anni prima che questo assumesse la forma di una legge di Stato, ' la cui bozza è stata offerta in questi giorni alla discussione pubblica. Elaborato in ogni minimo particolare, il disegno colpisce sia per la definizione delle cooperative, che "insieme alle imprese statali costituiscono l'anello principale dell'unico complesso economico e industriale del Paese», quanto per le possibilità che si aprono ad esse. Industria e edilizia, trasporti e commercio, agricoltura e servizi: ogni sfera sarà d'ora innanzi a disposizione di questi nuovi imprenditori socialisti. E ancora: le cooperative potranno aprire negozi e banche, fondare joint-ventures con le compagnie occidentali e società di assicurazioni, esportare e importare, emettere azioni e guadagnare valuta pregiata. E' il primo decreto nella Russia dì Gorbaciov che contiene tante novità e che allo stesso tempo ristabilisce V«immagine leninista del socialismo». Più volte la nuova'legge sottolinea l'indipendenza delle cooperative e la responsabilità dei ministeri nel caso di interferenze e danni. «Gii organismi di Stato — si legge nel progetto di legge — devono favorire il rafforzamento dell'autonomia economica delle cooperative, lo sviluppo continuo dell'iniziativa dei cooperatori». Allo stesso tempo il decreto esalta il ruolo delle organizzazioni del partito in quanto «nucleo politico di ogni cooperativa». Toccherà a loro, dunque, «guidare il collettivo» e anche 'effettuare il controllo sulle attività dei dirigenti». Molta importanza si dà alla concorrenza tra le cooperative e le imprese di Stato, che dovrà 'perfezionare il sistema economico, aumentare la produttività e migliorare la qualità dei prodotti». Un'altra probabile difficoltà per le imprese pubbliche si troverà, forse, nell'articolo che permette alle cooperative di .competere per ottenere le ordinazioni da parte dello Stato», e si presume che non ci saranno favoritismi: vincerà chi offrirà le condizioni migliori. Il tono generale del documento lascia intendere quanta importanza si presta al compito di distruggere la sfiducia coltivata nell'Urss di Stalin e di Breznev nei confronti dell'imprenditoria privata: •Lo Stato, tramite i suoi mezzi d'informazione, s'impegna a creare nel Paese premesse ideologiche favorevoli al funzionamento delle cooperative, un clima psicologico e morale tale in cui si capirà che i membri delle cooperative fanno un lavoro socialmente utile, e aiutano il Paese a risolvere i problemi economici». E ancora: «Il lavoro nelle cooperative è prestigioso, va rispettato e favorito dallo Stato». .,, V. s.
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