Rossi, senatore da 2 miliardi e mezzo di Guido Carli

Rossi, senatore da 2 miliardi e mezzo A Palazzo Madama il più ricco è l'ex presidente della Consob, eletto nelle liste del pei Rossi, senatore da 2 miliardi e mezzo '—Lo seguono il de Guido Carli. (755 milioni) e la repubblicana Susanna Agnelli (708) - II presidente Spadolini ha un imponibile di 199 milioni - Malagodi (pli): reddito zero, per gli interessi passivi ROMA — Il professor Guido Rossi, già presidente della Consob, indipendente di sinistra eletto nelle liste del pei, apre con 2 miliardi 550 milioni di reddito la graduatoria provvisoria delle denunce Irpef per l'anno 1988 dei senatori della decima legislatura. Seguono l'ex governatore della Banca d'Italia Guido Carli (de) con 755 milioni, e, quasi a ruota, il sottosegretario agU Esteri Susanna Agnelli (pri) con 708. Più distanziati figurano l'ex sindaco di Roma Giulio Carlo Argan (pei) con 323 milioni e il socialdemocratico Maurizio Pagani, presidente della commissione Ambiente di Palazzo Madama, con 303 milioni, che precedono 1 due senatori a vita Carlo Bo (298) e Cesare Merzagora (289), il missino Antonino La Russa (240), il de Marcello Gallo (237), l'ex ministro delle Finanze Francesco Forte (207) e il presidente della commissione Finanze Enzo Berlanda (203). < Il presidente del Senato Giovanni Spadolini ha dichiarato un imponibile netto di 199 milioni, il ministro dell'Interno Amintore Fanfani 189, 11 ministro della Marina Mercantile Giovanni Prandini 137, il ministro per gli Affari Speciali Rosa Russo Jervolino 115, il ministro delle Partecipazioni Statali Luigi Granelli 108 e il ministro della Sanità Carlo Donat-Cattin 88. L'elenco delle denunce dei redditi è tuttavia incompleto perché cinque senatori non hanno ancora presentato la copia dei «moduli 740» e la nota delle spese sostenute per la campagna elettorale. Il presidente del Senato Spadolini li ha diffidati e ha concesso loro altri 15 giorni di tempo per regolarizzare la posizione. Ma se l'ultimatum resterà lettera morta, i cinque parlamentari non rischieranno alcuna concreta sanzione. Nella classifica dei senatori a vita sono in testa Bo, Merzagora (è quello di più vecchia data: il 2 marzo scorso ha infatti festeggiato i 25 anni dalla nomina) e Fanfani. Seguono in classifica Leo Valiani (160 milioni), Norberto Bobbio (149). l'ex presidente della Repubblica Giovanni Leone (132), Camil¬ la Ravera (63) e altri due ex Capi dello Stato: Sandro Pertlni (62) e Giuseppe Saragat (49). Tra 1 capigruppo il reddito imponibile più elevato è quello del socialdemocratico Antonio Cariglia con 171 milioni. Seguono l'indipendente di sinistra Massimo Riva (141), 11 socialista Fabio Fabbri (104), il missino Cristoforo Filetti (96), il comunista Ugo Pecchioli (70), 11 repubblicno Libero Gualtieri (68), il demoproletario Guido Pollice (61), il de Nicola Mancino (58) e il radicale Gianfranco Spadaccla (29). Ecco invece i redditi di alcuni ex ministri de: Nino Andreatta 153 milioni. Franca Falcuccl 112, Costante Degan 107, Salverino De Vito 108, Franco Evangelisti 62, Paolo Emilio Taviani 118, Mariano Rumor 92 e Benigno Zaccagnini 53. Questi sono gli imponibili Irpef dichiarati da altri noti senatori. Fra ì democristiani Claudio Vitalone 114 milioni, Adriano Bompiani (presidente della commissione Pubblica Istruzione) 182, Mario Condorelli 173, Silvio Coco 142, Delio Giacometti (presidente della commissione Difesa) 92 (nell'86 ha venduto una casa a Cortina, ma ne ha acquistata subito un'altra nella stessa cittadina), il presidente della commissione Lavori Pubblici Guido Bernardi 54 e l'ex presidente della Confagricoltura Alfredo Diana 51. Il comunista Luciano Lama, ex segretario generale della Cgil, ne denuncia 68. Fra i socialisti Gino Giugni, presidente della commissione Lavoro, 163; Sisinio Zito, presidente della commissione Sanità, 70; Roberto Cassola, presidente della commissione Industria 56. Il repubblicano Giorgio Covi, presidente della commissione Giustizia, 179; il verde Marco Boato 23 milioni. Il liberale Giovanni Malagodi, ex presidente del Senato, ha invece denunciato per 1*86 un reddito zero, chiedendo contemporaneamente all'Erario il rimborso dell'intera trattenuta fiscale di 13 milioni 504 mila operata dall'amministrazione di Palazzo Madama sulla sua busta paga di parlamentare, perché il suo reddito di lavoro dipendente (65 milioni e mezzo) è stato azzerato dagli interessi passivi da lui pagati su mutui agrari di rilevante importo. In testa alla classifica dei senatori che hanno ingiustamente pagato più tasse del dovuto e che chiedono il rimborso è Maurizio Pagani (psdi) che attende dalla Banca d'Italia un vaglia di 46 milioni più gli interessi Pierluigi Franz

Luoghi citati: Cortina, Roma