Nella vigna diserbo «dolce»

Nella vigna diserbo «dolce» Primo intervento entro metà marzo (ma con prodotti mirati)) Nella vigna diserbo «dolce» Nel vigneto la presenza delle erbe Infestanti può ridurre la produzione di uva fino al 50% e rendere quindi non conveniente la coltura. Questa produrrà meno grappoli per pianta con acmi piti piccoli ma, nei terreni che non offrono la siccità, con un contenuto zuccherino superiore che tuttavia non compensa la minor produzione quantitativa. Nessun peggioramento della qualità del vino si ha con l'uso dèi diserbo chimico, al quale si deve ricorrere nella maggior parte del casi specialmente sulla fila delle viti. Le epoche di intervento sono principalmente due: in Inverno o inizio primavera. Per 11 primo intervento, da eseguire preferibilmente entro la prima decade di marzo, si può utilizzare un diserbante a base di slmazina o di oxifluorfen. (Goal) o la miscela ter but il azlri a piti terbumetòn (Càragard). Le triazine sono innocue per la vite per una selettività di posizione dovuta alla loro ridotta solubilità; ciò tuttavia costituisce un Inconveniente al momento dell'estirpazione del vigneto in quanto! diserbanti accumulati negli anni possono ' essere tòssici per le altre colture che saranno .attuate successivamente. Nel vigneto l'uso continuo di questi formulati ha dato origine alla sempre maggior frequenza di malerbe resistenti quale l'erigerò, l'amaranto ed In minor misura la seteria; per eliminare queste specie è necessario aggiungere il dluron ai prodotti prima citati. Il diserbo Invernale è relativamente semplice, ma presenta l'Inconveniente di essere eseguito senza conoscere la reale intensità e qualità dell'infestazione, ciò comporta il rischio di apportare dosi eccessive di diserbante e di non impiegare talvolta 11 prodotto più indicato. La nuova tendenza, soprattutto nei terreni con infestazioni non elevate anche a causa dell'accumulo di prodotti ad azione residuale usati negli ultimi anni, consiste nel trattare solo alla fine dell'Inverno-lnizio primavera. In questo caso sì ricorre all'impiego di miscele costituite da diserbanti ad azione mista, cioè essiccante dèlia vegetazione presente e residuate per le malerbe che ancora devono nascere. Queste miscele possono contenere paraquat e diquat che eliminano le infestanti annuali o il glifosate (Raundup. Solatìo, Sereno, Azzurro) che elimina sia quelle annuali che poliennali quali sorghetta, gramigna, convolvolo, ecc. A questi principi attivi può essere'aggiunta la già citata' slmazina che può essere contenuta in miscele già precostituite nei formulati Dardo o Fuego. In alternativa può essere aggiunto il Ooal che ha U vantaggio di essere meno persistente della slmazina. Questo programma di diserbo della vigna offre la possibilità di verificare prima del trattamento la quantità e la composizione dell'Infestazione per cui gli imprenditori agricoli sono In grado di modificare opportunamente 1 dosaggi cosi da Impiegarne il minimo possibile. In ogni caso durante i trattamenti non si devono bagnare le parti verdi della vite; ciò è favorito dall'impiego di dosi ridotte di soluzione (200-400 litri ad ettaro), basse nressloni di esercizio (1-2 atmosfere), ugelli a specchio, barre schermate o umettanti per distribuire 11 glliosate. A questi trattamenti non dovrebbe seguire in primavera nessuna lavorazione del vigneto; la coltura in autunno può subire un certo lnerblmento utile per le operazioni di vendemmia e per prevenire successivamente l'erosione. La non lavorazione del vigneto consente di eliminare quasi del tutto l'erosione del terreno, di migliorarne la struttura, di ridurre le perdite di sostanza organica e di umidità: Inoltre con la mancanza di lavo¬ razioni profonde le radici della vite non subirebbero ferite causate dall'Impiego di attrezzi meccanici; nel vigneti sarebbe consentito un miglior accesso in quanto la praticabilità dei terreni non lavorati è superiore a quella dei terreni lavorati. Per ridurre l'accumulo del principi attivi nel terreno è consigliabile alternare questi in funzione delle specie infestanti. In ogni caso l'agricoltore deve tendere ad intervenire contro le erbe Infestanti In base alla loro presenza qualitativa e quantitativa in modo particolare in una coltura come la vigna nella quale la nascita delle malerbe eccetto quella della gramigna e del convolvolo precede la ripresa vegetativa delle viti, per cui c'è un momento in cui queste non sono ancora danneggiate dalle infestanti già nate. E' 11 nuovo concetto di intervento mirato alle Infestanti presenti, che costituisce l'intervento alla cieca verso infestanti che probabilmente potranno nascere. Cosi operando nel caso di basso livello di infestazione si potrebbe anche non eseguire 11 diserbo chimico o sostituirlo con un leggero intervento meccanico nell'in ter fila abbinato al diserbo lungo la fila. •■ - . Gino Covarelli

Persone citate: Dardo, Gino Covarelli, Sereno