La riscoperta dei riso di Gianfranco Quaglia

La riscoperta dei riso Salgono i consumi, soprattutto dei superflui La riscoperta dei riso Quest'anno aumenteranno le semine -1 risicoltori attendono nuove norme sui diserbanti, per sapere quali prodotti si possono usare DAL NOSTRO INVIATO MILANO — Oli italiani riscoprono il riso. E Io vogliono «fino», anzi «superflno». Lo dicono le statistiche e l'andamento del mercato: mal come In questi ultimi mesi le vendite del produttori sono andate bene proprio in Italia dove 11 consumo pro-capite si aggira ancora sui 6 chili, contro 1 25 della pasta. Le indicazioni sono per un recupero costante, tanto che i risicoltori stanno impostando la prossima campagna di semine tenendo conto della nuova realtà, li direttore generale dell'Ente risi. Angelo Politi, parla di un incremento programmato del 3% delle varietà destinate al mercato interno (come Arborio, Roma, Sant'Andrea) ed europeo: Ringo, Europa, Ariete (quest'ultimo dovrebbe triplicare la i sua estensione). Una diminuzione, quasi storica, del Udo (-15%) e del Rosa-Marchetti (-27%). Complessivamente, si prevede che ci sarà una diminuzione delle aree coltivate a riso di tipo «tondo» o «comune» (-6,6) a vantaggio di quelli definiti fini o superflni. 'Merito del potere d'acquisto del consumatore che si orienta sul prodotti più cari, e dell'intensa campagna promozionale» dice Angelo Politi. Anche la superficie investita dovrebbe essere leggermente aumentata, passando dai 190 mila ettari del 1987 al 192 mila di quest'anno. In particolare: - 1,6 a VercelliAlessandria; ma + 1,4 a No¬ vara; + 2,5 a Paria e Milano, + 6,9 nelle province minori. La tendenza all'Incrt mento deriva dalle richieste del consumatori e dalla situazione del mercato: quotazioni soddisfacenti e media, delle vendite superiore a quella degli scorsi anni. E 55 per cento del riso prodotto nell'87 (oltre 10 milioni di quintali) è già stato collocato in Italia e all'estero. Nell'87, alla stessa data, la percentuale si aggirava attorno ai 47%. L'accresciuto interesse delle industrie trasformatrici e la costituzione di nuovi gruppi merceologici dimostrano che il riso è tornato ai vertici dell'attenzione. n ministero dell'Agricoltura ha deciso un'Importante campagna promozionale, affidando 11 compito all'Ente Risi (un investimento di 4 miliardi). Saranno coinvolte scuole di dietologia e nutrizione, ristoranti, mense e fast-food. Seminari per sensibilizzare cuochi e operatori della ristorazione si svolgeranno a Milano, Trieste, Bologna, Venezia, Firenze, Roma, Genova, Pescara, Napoli e altre grandi città italiane. Inoltre una campagna pub- Dilettarla attraverso giornali, tv, manifesti murali Un vero e proprio bombardamento . all'insegna del chicco bianco, che ha ancora larghi spazi da giocare. Giorgio Marinone, presidente della Federazione regionale agricoltori del Piemonte, ricorda che «i Paesi della Cee producono soltanto V8S per cento del consumo di riso della Comunità stessa. E proprio per queste ragioni riteniamo di non essere toccati dai meccanismi che limitano la produzione». Nessun problema, allora? In realtà la nuova annata risicola costituirà una verifica dopo le polemiche dell'87, dovute all'uso dei diserbanti e alla confusione sulla tollerabilità nell'acqua. »Siamo in attesa che venga riesaminata tutta la questione con una regolamentazione organica — dice Marinone — univoca e razionale, per superare incertezze e disuguaglianze fra regioni. La ricerca ha messo a punto alcuni nuovi prodotti rivoluzionari, non tossici, eh- .« dovrebbero lasciare n 'lui sulle piante nel terreno». Gianluigi Stringa, presidente degli agricoltori di Paria, un altro vertice del triangolo del riso: «Abbiamo fatto opera di sensibilizzazione fra i risicoltori per usare prodotti alternativi e contenere i principi attivi dei diserbanti in uso. Ma occorre chiarezza immediata da parte delle autorità per non creare nuovi allarmismi». Gianfranco Quaglia

Persone citate: Angelo Politi, Gianluigi Stringa, Giorgio Marinone, Marinone, Paria