Vòrtice di canali, disordine ddle frequenze, sowapporsi di bande: perché urge una legge di Francesco Santini

Il Far West dell'etere Vòrtice di canali, disordine ddle frequenze, sowapporsi di bande: perché urge una legge Il Far West dell'etere Oltre 4200 ràdio, 1397 stazioni televisive - n ministro Mammì: «E' il caos» - Spesso le reti disturbate da bande di estorsori - Fiumicino: «Ogni giorno miracoli per eliminare le interferenze» ROMA — Spenti i. riflettori, di Sanremo, riprendono fiatò le emittenti private. L'Italia televisiva torna al telecomando e il ministro delle Poste, Oscar Mamml, è ascoltato dalla commissione di vigilanza sulla Rai: 11 nodo è l'emittenza privata. Mamml è deciso a porre ordine nelle frequenze. Sollecita l'esame della legge che póne fine alla guerra dei privati. «Siamo nel caos- — ha detto 11 ministro —, è giunto il momento di regolamentare l'intera materia: la guerra delie antenne deve concludersi: il Far West dell'etere deve cessare*. Cinema e spot, aste e pranoterapie,, tappeti e gioielli, Concluse ie telemaratone, ecco agitarsi, nelle paréti domestiche, il vortice dei canali, il disordine delle frequenze, il sovrapporsi delle bande. La guerra è senza frontiere, per rafforzare! segnali a colpi di valvole Thomson, per indebolire la concorrenza, per Irradiare il territòrio con trasmittenti sempre più potenti. Là lotta è all'arma bianca: network e ricettatori di gioielli rubati, stazioni familiari e grandi reti. Nella girandola miliardaria della pubblicità si inseriscono gang di estortori: si arriva alla tangente pur di tornare a trasmettere ed evitare 11 disturbo. Una guerra miliardaria con-cifre da capogiro. Interpellato dalla Corte Costituzionale chiamata, in questi mesi, a pronunciarsi sulla libertà d'antenna, il ministero delle Poste ha catalogato e censito l'intero territorio nazionale, n quadrò' è' sorprendènte^ 4204, emittenti radiofòniche con 9471 impianti di diffusione. Per le stazioni televisive 1 dati continuano a stupire: 1397 trasmettitori e 9704 di diffusione con 5422 tratte in ponte radio per il trasferimento del programmi. ,. • E tutto si ripercuote nell'etere, bombardato dal segnali pirati, sollecitato dalla stessa ansia di un bambino con l'Indice fisso sul pulsante che ruota 1 programmi. Ecco, allora, la vóce densa di Moana Pozzi ' che risuona nelle cuffie del piloti civili in avvicinamento all'aeroporto di Fiumicino. Bocciata per il nudo Integrale nella Matrioska di Berlusconi, la pornodiva promette ai comandanti del jet: {ilo vi farò godere le pene dell'amore..'. Volano nell'etere sogni e desideri rilanciati dal mobiliere Rossetti, e, nel caos dell'emittenza, il grande radar romano del Leonardo da Vinci capta, per i piloti In avvicinamento alle piste, segnali confusi e sovrapposti. . Nel Centro romano per il controllo emissioni radioe¬ lettriche di viale Trastevere, il tecnico Morettinl allarga le braccia nella disperazione: 'Nelle radio di bordo — afferma —.passa di tutto: maghi e creme di betìezza.la voce stridula di Vanna Màrchi e i.toni suadenti dì Guido Angeli. I nostri piloti sono degli acrobati: ormai non si capisce piti'niente. Siamo costretti a tenére due tecnici nella grande torre di conpollo del Leonardo da Vinci di Fiumicino. Sono li, notte e giorno, pronti al miracolo per eliminare le interferenze: altrimenti è il block out delle rotte con le apparecchiature militari e civili dell'Aeronautica oscurate dai segnali siiper alimentati delie private». Per Fiumicino 11 nodo è a una trentina di chilometri da Roma. A Rocca di Papa, sui mille metri del Monte Cavo. Spezzata da antenne e tralicci, dà ponti radio e ripetitori, la vetta è avvolta da una selva di cavi appesantiti dal ghiaccio, in un reticolo senza fine di staffe e pannelli. E' qui, in spregio ad ogni vincolo paesistico, monumentale ed archeologico che ogni giorno e ogni notte si combatte la guerra delle antenne per conquistare spazi ed audience nella capitale. Nella lotta senza quartiere, un pretore coraggioso e deciso lavora senza tregua. Ha disposto li sequestro di tutte le apparecchiature: i carabinieri vigilano la vetta. Soltanto chi è autorizzato può accedere agli impianti. •E' consentita — dice il pretóre Pietro Federico — soltanto la manutenzione ordinaria: evitiamo in questo modo di rafforzare i segnali, di ampliare gli impianti. Nel censire le emittenti che dal monte Cavo irradiano su Roma ci siamo trovati di fronte avere e proprie bande delinquenziali: segavano i tralicci della concorrenza, arrivavano al furto della corrente elettrica. E tutto si è fermato cent il sequestro. Chi entra e chi esce dala sona degli impianti è seguitò dagli uomini dell'Arma'. Monte Cavo, per storia e panorama, lascia senza fiato. Fabrizio Menghini, direttore di «Teleteyere», spiega con semplicità: «T'urti i ripetitori sono localizzati sulla stessa vetta per un motivo molto semplice: Monte Cavo ospita gli impianti Rai: le antenne della capitale erano già orientate in quella dire-, sione e cori l privati si sono andati a sistemare nella stesr sa zona per essere captati nelle case romàne ed ancora più lontano». . n magistrato. Federico per disporre il sequestro afferma: «Mi sono mosso come ho potuto: il monte è bloccato da una serie di vincoli: c'è quello archeologico e quello paesistico. Il vecchio albergò Grimaldi che ospita le emittenti; sottoposto al vincolo monumentale della soprintendenza, è sul punto di crollare appesantito dal vortice dèlie antenne». La vista del campi annibalici, 1 resti del tempio di Giove, il basalto nei poligoni levigati della via Sacra hanno reso possibile l'Intervento della magistratura. Tutto intorno la vista è ampia, dall'Agro pontino al Circeo, lo specchio del lago di Albano, 1 monti della Tolfa. Più avanti, il profilo del Soratte, il pachiderma innevato del Terminillo. 'La zona — spiega il tecnico Morettinl — è ideale per trasmettere: di lì si arriva in Calabria e di notte, quando i signori delle emittenti credono che dormiamo, azionano le inter¬ connessioni vietate nel modo più assoluto». Il vecchio albergo Grimaldi, che era un convento del Trinitari, è In rovina. Le celle'monastiche, cadenti. Le volte, puntellate. I corridoi, dei labirinti senza fine, sbrecciati Le stanze d'un tempo oggi ospitano gli impianti delle emittentiLa- selva delle antenne è fotografata. In assenza di leggi e di norme, il magistrato ha bloccato una situazione «insostenibile». L'ordine di sequestro è dell'87. Federico racconta di racket dell'antenna, di bande di estortori. Tralicci segati in una notte, cavi tranciati in poche ore, nella rincorsa sfrenata, della guerra dell'audience •condotta — spiega — con ogni mezzo, senza scrupoli nella certezza dell'impunità di quanti, pur di alimentare un impianto od oscurarne un altro, arrivavano al flirto dell'energia elettrica. E tutto per irradiare un segnale più forte su Roma con la conseguenza, inevitabile, di desensibilizzare le apparecchiature dell'aeronautica militare e mandare in tilt, con Moana Pozzi o con le aste di preziosi, il grande radar di Fiumicino». Sul monte Cavo Federico ha contato 130 antenne di radio e televisioni private. Una goccia, nel grande mare italiano. Il magistrato racconta: 'In assenza di una legge, mi sono mòsso come ho potuto. Il mio intervento, è stato di carattere, ambientate. Ci, inoltre, il problema della salute pubblica:, gli esperti concordano su danni irreparabili all'organismo dovuti ad una concentrazione tanto vasta di trasmittenti». La regione Lazio ha predisposto una ricerca sulle radiazioni magnetiche non ionizzanti per definire una scala dei rischi ambientali. Il tecnico Morettinl risponde rapido: «£' necessaria la legge. Tutti vanno regolamentati: da Berlusconi ai netr wotk». Morettinl appare perplesso: 'Viaggiano nell'etere migliaia di miliardi: le potenze in gioco sono colossali. Nel grande Far West dell'etere non c'è posto per tutti. Che, almeno, non si invadano gli spazi riservati al volo civile e militare. Lo spazio vale quanto il petrolio». La corsa all'accaparramento non è conclusa, n canale più debole che trasmette nel retrobottega di un negozio di elettrodomestici vale un miliardo. Vanna Marchi, Pippo Baudo, Guido Angeli ormai fanno tutti lo stesso mestiere per la girandola pubblicitaria'che incolla ogni giorno e ogni notte alle radiazioni del piccolo schermo milioni di italiani bombardati da migliaia di spot. Francesco Santini

Luoghi citati: Calabria, Italia, Lazio, Rocca Di Papa, Roma, Sanremo