Confort e qualità ecco il futuro di Michele Fenu

Confort e qualità, ecco il futuro Il Salone di Ginevra con la «Tipo» e la «Passai» anticipa una nuova tendenza Confort e qualità, ecco il futuro I modelli degli Anni 90 conservano un'impostazione tradizionale ma sono più comodi e costruiti meglio • Reale controvalore GINEVRA — Poco fumo e tanta sostanza: si potrebbe sintetizzare cosi la sfida lanciata al Salone di Ginevra, apertosi ieri mattina, dalla Fiat e dalla Volkswagen con la «Tipo» e la «Passato, I due nuovi modelli, entrambi appartenenti alla categoria delle vetture di media cilindrata, rappresentano in questo campo una incisiva risposta europea all'offensiva giapponese. Una sfida che si concreta in due magiche parole: qualità e confort. La qualità, accompagnata dai contenuti costi industriali, è stata In questi ultimi anni una delle «armi» più significative del Sol Levante. La reazione degli europei trova ora una risposta di particolare im' portanza con gli stabilimenti di Cassino, in Italia, e di Émden, in Germania, nel quali Fiat è Volkswagen hanno investito alcune migliaia di miliardi. Le nuove tecnologie — robot, elaboratori, automazione spinta anche nel mon- taggio (e qui la Casa torinese è all'avanguardia) — permettono la massima flessibilità nella produzione, e quindi una pronta risposta alle esigenze di mercato In tema di versioni di un modello o di diversi modelli (fattore economico), e la massima qualità del prodotto. Ogni vettura nasce, se cosi possiamo dire, «perfetta», rispondente agli standard prefissati. Nello stesso tempo alla qualità si accompagnano nuove misure per la protezione della carrozzeria dalla corrosione.' Lamiere zincate, elementi in plastica, rivestimenti speciali, vernici di nuovo tipo. In materia la «Tipo» e la «Pas- sat» sono esemplari. n confort si articola In numerosi elementi. Nei due nuovi modelli della Fiat e della Volkswagen, che anticipano tutta una serie di novità previste quest'anno tra le «medie», settore che negli ultimi anni era stato parzialmente trascurato dal costruttori (ricordiamo le Renault «21», Audi «80/90» e Peugeot «405»), quello chiave è rappresentato dall'abitacolo: spazioso e comodo come mai si era visto prima. E' la rivoluzione espressa dalla «Uno» tra le compatte che avanza e che, naturalmente, si affina. Com'è logico. Viaggiare, per lavoro o per diporto, deve essere pia¬ cevole. Cosa c'è di meglio, dato per scontato un design bello e prestazioni adeguate, di una «casa» grande? Perché questa deve essere una prerogativa di auto lussuose e costose? La formula vincente è difficile da realizzare, ma non è certo un segreto (In fondo la preconizzò Alee Issigonis con la «Mini»): ruote alle estremità del corpo vettura, passo lungo. Le dimensioni esterne risultano contenute, quelle interne ampie. Con qualcosa di nuovo: l'altezza e la larghezza sono più generose. n risultato finale, per chi si siede in una «Tipo» o in una «Passat», è sorprendente. E poiché lo spazio è ricchezza, chi viaggia con la . «due volumi» italiana o con la «tre volumi» tedésca si sente o si sentirà decisamente gratificato. Vedremo se questa tendenza sarà seguita dagli altri modelli che spuntano all'orizzonte, sempre nella categoria delle «medie» (la Renault «19», la Volvo «400», la Opel «Vectra», la Landa «Tipo 3»), In ogni caso ci sembra che Ginevra dimostri come i costruttori europel offrano controvalori reali, soluzioni concrete e praticabili e non gadgets sofisticati o idee più efficaci per stupire che per convincere. . Michele Fenu Due abitacoli che offrono grande spazio e un elevato livello di confort: a sinistra, quello della Fiat «Tipo», a destra quello della Volkswagen «Passai»

Persone citate: Confort, Issigonis

Luoghi citati: Cassino, Germania, Ginevra, Italia