In Francia vince il mezzobusto donna di Enrico Singer

In Francia vince il mezzobusto donna Le giornaliste-star irrompono nei programmi televisivi, sono le preferite i ——■—~~ In Francia vince il mezzobusto donna 'DAL NOSTRO CORRISPONDENTE : PARIGI — SI chiamano Christine Ockrent, Anne Sinclair, Catherine Nay, Jacqueline Alexandre, Marie-France Cubadda e da qualche anno, insieme ad altre decine di loro colleghe, hanno rivoluzionato un particolare star-system francese: quello del giornalismo politico, soprattutto televisivo, una volta dominio assoluto di commentatori In giacca e cravatta. Adesso poi, con le elezioni presidenziali alle porte, sono loro che conducono i dibattiti più Infuocati, che Intervistano 1 personaggi più in vista, che scrivono i libri-inchiesta di maggiore successo. Una vera esplosione della femme-journaliste che 11 pubblico ama e che i giornalisti maschi, gelosi di una lunga supremazia ormai intaccata, cominciano a temere. ";• Certo, le grandi cifre rivelano che il mondo dell'lnfor-1 inazione francese è ancora fortemente misogino: sul 20.152 giornalisti che hanno la loro «carta professionale» ih tasca, le donne sono 5570. Poco più di un quarto, come in quasi tutti gli altri Paesi europei, del resto. Ma nel piccolo esercito della comunicazione (che comprende quotidiani nazionali e locali, periodici, tv, radio, la stampa specializzata e anche quella aziendale) le donne primeggiano tra i «generali». Almeno da tre anni a questa parte. I tempi in cui Franco tse Giroud, ora editorialista di punta del Nouvel Observateur, era un'agguerrita eccezione nel panorama dei grossi nomi, tutti maschili, del giornalismo francese sono lontani. E il fenomeno è ancora più accelerato nel settore audiovisivo. E' nelle sei reti tv (tre pubbliche e tre private) e nelle radio che le donne hanno preso la loro grande rivinci¬ ta. I telegiornali con i conduttori «in coppia» sono la regola sul due canali più seguiti (Tf-1 e Antenne-?). Marie-France Cubadda — strappata a Tf-1 — è la star del notiziari della Cinq di Berlusconi-Hersant. Jacqueline Alexandre domina lì tg serale di Fr-3. Delle quattro trasmissioni speciali che affrontano temi politici, due sono riserva di caccia esclusiva delle giornaliste: Sept sur sept (un'analisi dei fatti della settimana con un ospite) è condotta da Anne Sinclair, Le monde en face (ancora un ospite politico passato al setaccio di domande senza riguardi) è il regno di Christine Ockrent. Catherine Nay, che ha appena pubblicato un libro di successo su Mitterrand, è da qualche settimana capo redattore del servizio politico di Radio Europe 1. E la lista potrebbe continuare. Tutte si sono guadagnate del so¬ prannomi dettati dall'ammirazione o dall'invidia. Anne Sinclair, con i suoi capelli neri e gli occhi verdi, è la vamp. Insidiata nel favori del pubblico dalla blonda Marie-France Cubadda della Cinq. Una cosa è certa: le nuove stelle del giornalismo politico hanno messo da parte il vecchio, e un po' noioso, modello del commentatore francese. Hanno imposto uno stile più semplice, più spontaneo, più comprensibile. In particolare alla tv, dove le parole volano via, dove non si può rileggere una frase, dove alle volte l'espressione imbarazzata sul volto dell'interlocutore vale più di una risposta, come fa notare la regina Christine Ockrent nelle riunioni di redazione di Tf-1. E il pubblico? A giudicare dagli indici d'ascolto da ragione alle donne che arrivano in testa nei sondaggi . Enrico Singer

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