Vendite di carne, meno 20%

Vendite di carne, meno 20% Riuscito lo sciopero della fettina per protesta contro gli estrogeni Vendite di carne, meno 20% ROMA — Il consumatore italiano ha risposto con una larga adesione allo «sciopero della bistecca», che si è svolto ieri in tutt'Italla per protestare contro l'uso degli estrogeni negli allevamenti. Quasi a sanzionare questo successo, a sera il ministro dell'Agricoltura Pandolfl annunciava da Bruxelles che la direttiva antl-ormoni annullata dalla Corte di giustizia sarà riapprovata dalla Cee lunedi 28 marzo. Indetto dal coordinamento delle sette associazioni italiane del consumatori, lo sciopero ha fatto diminuire, in media nazionale, di un quinto le. vendite di carne bovina nelle macellerie e nel mercati, con punte che arrivano fino al 60 per cento. •Non è che la gente abbia mangiato il 20 per cento in meno di carne — dicono all'Unione consumatori — perché parecchie persone che hanno rinunciato atta fettina si sono orientate'verso le cosiddette "carni alternative": pollo, coniglio, suino, tacchino, faraona e via dicendo». Per verificare se 1 consumatori aderivano al loro appello, le associazioni del coordinamento avevano inviato, fin dal mattino, centinaia di «osservatori volanti» nelle 40 principali città italiane. Cosi, con rilevazioni statistiche e interviste dirette nelle macellerie e nel mercati rionali, si è potuta tracciare una «mappa dello sciopero». La protesta si è articolata a «pelle di leopardo»: in alcune zone vi è stata una partecipazione fino al 60%, In altre un calo degli acquisti meno-consistente. Alcuni, avendo un rapporto di fiducia con la propria macelleria, hanno dichiarato di essere sicuri di aver comperato «carne sicura», •senza comprendere — dicono all'Untone consumatori — che l'adesione allo sciopero doveva essere strumentale, per affermare il diritto di tutti i consumatori alla genuinità della carne, alla sicurezza alimentare e all'intensificazione dei controlli per. bloccare una pratica fraudolenta anche dal punto di vista commerciale». Oltre gli «osservatori volanti» del coordinamento, anche l'associazione del'consumatori aderente alla OSI ha compiuto un test, realiz¬ zato dall'Adiconsum tramite telefono, accertando che li 63% delle famiglie interpellate era a conoscenza dell'iniziativa di sciopero e che molti intendevano aderirvi. Per mettere in evidenza che la bistecca italiana non è estrogenata e che comunque è migliore di quella d'importazione, le 300 macellerie che vendono .solo «tagli» di bovini provenienti dai consorzi (Coalvi, Doc, 5R) hanno oggi polemicamente affisso cartelli con la scritta •Qui si vende carne italiana». Questi 300 punti di vendita smerciano un prodotto che si può definire, come si fa con 11 vino, «di origine garantita», nel senso che si sa da quali allevamenti provengono 1 vitelli; inoltre, gli stessi agricoltori iscritti ai consorzi s'impegnano .ad allevare gli animali con particolari criteri'di genuinità, specie per quanto riguarda i mangimi, dai quali sono rigorosamente esclusi gli estrogeni (del resto vietati dalla legge italiana). Trecento macellerie su 70 mila (tanti sono in Italia i punti di vendita della carne) non sono molte. -Ma si tratta d'una'Iniziativa simbolica — dicono alla Confagricoltura — che va ampliata». Presto — aggiungono — dovranno nascere altri consorzi. «Afa dobbiamo rilanciare tutta la carne italiana — precisa il direttore dell'Associazione allevatori del Piemonte, Mario Buri — non solo quella dei consorzi, perché da tempo si nota una disaffezione del consumatore verso il bovino, e i produttori sono in crisi». In questa direzione si sta già muovendo il ministero dell'Agricoltura, che ieri ha stanziato 30 miliardi in tre anni per una campagna promozionale. L'Iniziativa non ha trovato tutti consenzienti. Il presidente della Confagricoltura, Stefano Wailner, afferma che il vero problema è la carenza di controlli «sia alle frontiere che sul territorio nazionale». «£' inutile — aggiunge — spendere decine di miliardi per convincere la gente a mangiare carne bovina, se non riusciamo a garantire la genuinità di questa carne perché mancano l controlli veterinari». livio Borato (Altre servizio in Cronaca)

Persone citate: Mario Buri, Stefano Wailner

Luoghi citati: Bruxelles, Italia, Piemonte, Roma