La cultura sotto il segno di Nettuno di Gianfranco Quaglia

La cultura sotto il segno di Nettuno A Moncalieri conferenze, mostre, dibattiti nel calendario del Circolo Saturnio La cultura sotto il segno di Nettuno ANTICA dépendence storica di Torino, Moncalieri non accetta più 11 ruolo di dama di corte, di subalterna, e lo sta dimostrando con la cultura. La seconda città del Torinese ha riscoperto quell'autonomia che le deriva da un fervore di iniziative personali e associative. Non più serate, incontri e dibattiti mutuati da •quello che passa Torino», ma proposte nate dalla collaborazione fra Comune e circoli culturali. Un collegio reale H teatro comunale inaugurato alla fine di gennaio rappresenta il fiore all'occhiello del rinnovamento e della voglia di fare. £ adesso un intenso programma di appuntamenti varato dal Circolo Saturnio, sodalizio che da dodici anni, sotto la presidenza di Giuseppe Maradini, contribuisce a togliere a Moncalieri la patina di succursale della cultura. S club prende nome dalla statua emblema della citta, collocata sulla piazza-salotto Vittorio Emanuele: il Saturnio, con il bel tridente sulla fontana, è Nettuno, ma i moncalleresi hanno sempre preferito ribattezzarlo. La prima occasione è offerta dai 150 anni del Real Collegio Carlo Alberto, una delle istituzioni più gloriose di tutto il Piemonte. Il Saturnio sta organizzando una serie di conferenze dedicate agli studenti delle scuole superiori. Si inizia il 19 febbraio (sede del collegio): Giorgio Barberi Squarotti, docente di letteratura italiana all'Università di Torino, parlerà su «La poesia in Italia dagli anni '70 a oggi», con la partecipazione del poeta e romanziere Gian Piero Bona; l'8 marzo sul «romanzo italiano giovane» parlerà il giornalista-scrittore Nico Orengo; H 18 marze Gianni Vattimo, d,. ente m filosofia teoretica su «I filosofi contemporanei servono a quala sa?». Il 25 marzo Giorgio De Rienzo, docente di storia della letteratura, parlerà su «Come le idee si trasformano in scrittura; ipotesi di lettura dei Promessi Sposi». H 16 aprile per «La lingua italiana oggi» interverrà Gian Luigi Beccaria, docente di storia della lingua italiana; il 23 aprile Guido Davico Bonino su «La crisi del teatro in Italia nell'ultimo decennio». Il 3 maggio Italo Lana, docente di letteratura latina su «Possiamo ancora dirci eredi dei classici?». Il 16 maggio Sergio Quinzio parlerà sul tema «n senso del religioso». Giacomo Affenita, che cura il programma, sta definendo altri incontri con esponenti del mondo universitario e giornalistico. Poeti e narratori E' del Saturnio, in collaborazione con il Comune e la Regione, un'altra iniziativa che qualifica Moncalieri. Il premio letterario internazionale. Scade il 9 marzo ed è suddiviso in cinque sezioni: poesia singola in italiano; poesia singola in vernacolo; silloge inedita di poesie; libro edito di poesia; narrativa La giuria (Giancarlo Borri, Gianmaria Del Boca, Enio Di Rollo, Sandro Gros Pietro, Albina Malerba, presidente Elio D'Aurora), proclamerà i vincitori il 29 maggio nella Sala dei Cento del palazzo Alfieri di Sostegno. Dalla letteratura alla musica. Con il coordinamento di Luigi Di Cesare sarà riproposta all'inizio dell'estate la rassegna «Musica in villa», una serie di concerti che lo scorso anno furono tenuti in alcune ville patrizie della collina. I caffo letterari Il Saturnio, cosi come altri sodalizi (la Famija Moncalierelsa in primo piano), e l'assessorato alla cultura, stanno facendo rivivere Moncalieri, in particolare il nucleo storico che ruota attorno all'antica piazza. La sera è tornata viva: i Caffè letterari sono un'altra invenzione di Giuseppe Maradini, che affiancato dà un gruppo di collaboratori (tra cui Nino Fiumara e Enio Di Rollo) propone al pubblico una rivalutazione della piemontesità, della storia locale e della poesia. In questa chiave si inserisce una rassegna curiosa che si terrà in autunno: la mostra dei fischietti Moncalieri è la patria dei «subijet» e in ottobre ne celebra la fiera. Vecchia storia che risale, secondo alcuni studiosi, al 1344, quando anche la Corte traslocava da Torino per parteciparvi I fischietti, di legno, d'ottone e d'argento, suonati a pieni polmoni, forse avevano il significato di una rivincita popolare nei confronti di re e principesse. Lontani quei tempi, il «subijet» oggi ha un valore museale. E a Moncalieri saranno esposti i fischietti più belli d'Italia. Gianfranco Quaglia Moncalierì in tre incisioni d'epoca: veduta della città, del Ponte dei Cavalieri e del Castella