E' una rinuncia davvero impegnativa

E' una rinuncia davvero impegnativa E' una rinuncia davvero impegnativa HO già avuto occasione di mettere in rilievo che l'applicazione della regola classica «il secondo va liscio» è qualche volta tutt'altro che automatica. In realta, specialmente difendendo contro uno slam, sarebbe arduo considerare allettante la prospettiva di rinunciare definitivamente a una presa sicura. Tuttavia capita con relativa frequenza che proprio questa sia l'unica difesa vincente e lo dimostra una smazzata che ho visto in questi giorni. Dopo una licitazione che ha evidenziato chiaramente la sua distribuzione (l'unico dubbio è se egli abbia due picche e una sola quadri o viceversa) Sud sta giocando 6 fiori, contratto in teoria eccessivo ma la cui caduta, come vedremo fra poco, non è in pratica una faccenda di ordinaria amministrazione. A carte viste è palese che l'attacco a picche frustrerebbe immediatamente tutte le speranze del dichiarante. Però, nonostante che il colore sia stato annunciato da Sud, l'attacco a cuori è senza ombra di dubbio molto più sicuro e Ovest mette quindi in tavola la dama per il due del morto, il quattro di Est e l'asso del dichiarante. Tutto sommato questo attacco si rivela poco meno valido di quello a picche. Infatti Est, marcato con due sole cuori, non può avere il re perché se l'avesse sarebbe obbligato a chiarire la situazione impegnandolo sulla dama: l'attacco garantisce come minimo Q J 9 e d'altronde conservando il re Est rischierebbe di essere forzato in presa e costretto a giocare picche verso la forchetta del morto. Il dichiarante gioca subito il tre di quadri. Ovest risponde col quattro consentendo al morto di prendere col fante ed Est segnala di avere tre carte nel colore rispondendo col due. Sud torna in mano con l'asso di fiori ed elimina le tre atout di Est riscuotendo il re e la dama, mentre Ovest non ha problemi di sorta per disfarsi di due picche. Segue il sei di quadri e a questo punto Ovest sa per certo che stando basso rinuncia a farsi l'asso. Tuttavia egli non deve fare altro che contare le prese a disposizióne del dichiarante per rendersi conto che prendendo gli consentirebbe di mantenere il contratto con sei prese a fiori, tre a quadri, due a cuori o una a picche. Ovest risponde quindi con l'otto e il dichiarante, in presa con la dama, taglia il cinque di quadri per l'even* lalità che l'asso fosse terzo. Ma il re non si affranca e Sud ha due possibilità: affidarsi alla ripartizione 3-3-delie cuori o. con maggiore probabilità di successo all'impasse al re di picche, ma in entrambi i casi è costretto a cedere ai difensori due prese indubbiamente meritate. Camillo Fabis-Ticri .•> aq4 ^832 ❖ kqj5 + 6 43 ♦ j 876 N * k10932 v qjio9 r»rnF ^ 54 0 a984 "| |c 0 1072 * S , * 752 ♦ 5 V ak76 <C> 63 * akq1098

Persone citate: Camillo Fabis-ticri