Courchevel, Meribel e Mottaret sci del futuro nelle Trois Vallées di Gigi Mattana

Courchevel, Meribel e Mottaret sci del futuro nelle Trois Vallées 600 chilometri di piste e 190 impianti di risalita nei megacentri della Savoia Courchevel, Meribel e Mottaret sci del futuro nelle Trois Vallées CON sicurezza e determinazione (gli investimenti, non tanto per le infrastrutture strettamente sportive che in gran parte già esistono, quanto per la viabilità e la ricettività, sono massicci), con quel solito pizzico di «grandeur» gallico e con qualche bega polemica (Jean-Claude Kffly, nume tutelare per l'assegnazione delle Olimpiadi alla Savoia, non fa più parte del comitato organizzatore), la Francia è già al lavoro per l'edizione dei Giochi olimpici del 1992. Le prove olimpiche saranno distribuite in una vasta regione che farà capo ad Albertville, ma quel che più interessa a uno sciatore nostrano è la «culla» dello sci savoiardo, quelle Troia Vallées che rappresentano il più grande comprensorio sciistico del mondo (secondo i francesi, mentre noi riteniamo superiore il Superski Dolomiti) e comunque un esempio o da imitare o da evi-. tare a seconda degli aspetti. Ci si arriva con il Fréjus Le Trois Vallées si raggiungono dall'Italia (fra qualche anno tutta la viabilità dovrebbe essere autostradale o quasi) attraverso il traforo del Fréjus, la lunga valle della Masrienne, poi deviazione per Albertville. poi verso Moutlers e finalmente la strada (attenzione ad evitarla il sabato, perché con il cambio delle «settimane bianche» ci sono alti livelli di intasamento ) sale con diramazioni per le varie località. Si calcolino non meno di quattro ore da Tonno. Salnt-Martln-de-Belleville, Les Menuires e Val Thorens sono in una valle; Meribel e Mottaret nell'altra; le varie quote (1300, 1550, 1650 e 1850) di Courchevel nella terza. Gli spazi sono immensi, il paesaggio non eccezionale (malgrado alcuni scorci gradevoli sul Monte Bianco) con una scarsa presenza del bosco, presente solo sulle quote più basse di Meribel e di Courchevel. Qualche dato per illustrare il comprensorio. Seicento chilometri di piste battute e un centinaio di chilometri di itinerari fuoripista sono serviti da 190 impianti di risalita tutti collegati fra loro: le Trois Vallées vedono al lavoro oltre mille dipendenti delle società degli impianti e più di novecento maestri di sci (la scuola di Courchevel è la più grande del mondo). La portata oraria è di 180 mila sciatori, 500 cannoni per l'innevamento programmato sono sparsi qua e là (esclusa Val Thorens) e 60 mezzi battipista lavorano per assicurare una preparazione dei tracciati (piste fresate e gobbe spianate) pari alle nostre migliori località. Sci facile a Les Menuires H centro abitato di Les Menuires-(1815 metri) non è una meraviglia (quasi ventimila posti letto con una modesta percentuale di alberghi) con grandi palazzoni, ma è piuttosto pratico per mettersi gli sci quasi sulla porta di casa. Sul versante orografico destro della valle, è gradevole la salita con mille metri di dislivello con le due cabinovie dalla Chambre e la conseguente discesa sulla pista Lacroix (Leo Lacroix fu medaglia d'argento in libera alle Olimpiadi di Innsbruck del '64 dietro a Zimmermann e ora è fabbricante di sci di gran pregio e «boss» della stazione), classificata «nera» ma tracciato alla portata di molti, largo e splendidamente curato. Vale la pena di salire fino in cresta con la lunghissima seggiovia ad agganciamento automatico delle Combes e lo skilift Beca. poi ci aspetta la lunga discesa su medio-facili tracciati e 1300 metri di dislivello che porta a St-Martin-de-Belleville. Val Thorens a quota 2300 E' nata da poco più di dieci anni, ha «solo. 14 mila posti letto e con i suoi 2300 metri di quota è una vera mecca per lo sci, con gli impianti dinanzi agli appartamenti. Tre sono gli itinerari suggeriti. Salita con la telecabina poi con la megafunivia fino ai 3200 metri di Cime Caron e discesa lungo la Combe de Caron, una «nera» niente male. Altra scelta: proprio dal centro abitato, salita con la vecchiotta telecabina del Peclet fino ai quasi tremila metri del ghiaccialo (tre impianti per lo sci estivo, chiusi in questa stagione) e discesa lungo la «nera» Jean Béranger, Terza proposta, se contate di fare sci itinerante e qualcuno ha portato 1 bagagli nell'altra valle; salita con le seggiovie Plein Sud e Trois Vallées fino ai 2850 metri di Mont de la Chambre e discesa su un itinerario non battuto ma frequentatissimo. Piste serie a Meribel Piacevole l'architettura di questo paese, con condomini discreti e tutto legno nel primo centro, molto anonima nel secondo per un totale di 25 mila letti. Grandissima novità è la telecabina con vetture a 14 posti in piedi che su 800 metri di dislivello sale ai 2950 metri del Mont Vallo»: all'inizio qualche tornante su strada strettina e un po' pericolosa se affollata, poi un tracciato entusiasmente almeno cóme il ghiacciaio del Ventina a Cervinia. Proviamo poi a salire con due tronchi di telecabina da Mottaret o due tronchi da Meribel fino ai 2700 metri della Saulire e discesa in pieno sole su un ventaglio di piste infinito; da non perdere l'ultimo tratto adatto ai principianti e in un bosco bellissimo nella zona dell'Altiporto. Sull'altro versante della valle, salita da Mottaret con i tre tronchi della cabinovia delle Plattières su mille metri di dislivello: dalla cima parte, oltre a piste rosse, l'itinerario servito da impianti più difficile che io abbia mai visto. Si chiama Bouquetin (vuol dire stambecco) e dà, specie con neve fresca, una bella dose di adrenalina. Courchevel la più grande E' la stazione più grande (32 mila postiletto), è estesa su varie quote ed è anche la più alla moda di Francia, la sola che concorre con Megève nell'ospitare i veri Ticchi e le celebrità; l'architettura non è appagante ma la si sta correggendo molto, vi sono problemi non indifferenti di traffico e di parcheggio. Per contro ha l'eccezionale qualità di potervi arrivare in aereo con voli di linea da Parigi e forse presto da Milano. Sci di ogni tipo, mediamente di non grande difficoltà ma è tutta da provare la funivia più grande del mondo che sale alla Saulire: dalla vetta partono piste di ogni tipo fra cui (ovviamente non è battlbile meccanicamente) l'abisso del Grand Coulolr. Noi l'abbiamo provato dopo tanti genepy, altrimenti il coraggio per la prima curva è diffìcile da trovare. Gigi Mattana f gaubier I IÌ^/jus- \ «..^-ITALIA Savoia: l.*s Menuires, il centro più ricino a Val Thorens

Persone citate: Caron, Italia Savoia, Jean Béranger, Lacroix, Leo Lacroix, Mont, Ticchi, Zimmermann

Luoghi citati: Albertville, Francia, Fréjus, Innsbruck, Italia, Milano, Parigi, Savoia