Meglio del fenomenale Gross
Lamberti e la Teodora, che botti Giornata storica per nuoto (altro record) e pallavolo (Coppa Europa donne) Lamberti e la Teodora, che botti , ; « . —— Il bresciano ottiene il limite mondiale dei 200 si in vasca corta - La squadra di Ravenna trionfa con le sovietiche - Alla Yoghi la Coppa CeV Meglio del fenomenale Gross di GIANNI ROMEO Nel giro di una settimana quel biondino all'apparenza timido ma in realtà soltanto educato e riservato il giusto che risponde al nome di Giorgio Lamberti ' ha dato uno scossone al nuoto con tre risultati squillanti. Aveva cominciato a Berlino Est in vasca lunga con l'48"20 nei 200 stile libero, quarto limite mai nuotato al mondo, 48 centesimi in meno del record italiano che gli aveva consentito di conquistare la medaglia d'argento ai campionati europei di Strasburgo 1987. Poi a Bonn, fra sabato e ieri, due gare strepitose, anche se la vasca di 25 metri non consente di collocare lè prestazioni di Lamberti nell'albo dei recòrd ufficiali. Sabato 3'41"74 nei 400 stile libero, migliorando se stesso di quasi 5 secondi (da 3'46"70) e il limite mondiale di quel fenomeno che si chiama Michael Gross di 66 centesimi. Ieri l'43"95 nei 200 stile libero, da l'46"93 che era il suo record, ma soprattutto da I'44"i4 che era il confine mondiale tracciato di recente da Gross. Avanti con i numeri. Sui 200 stile libero Lamberti ha nuotato in l'48"20 in vasca da 50 metri e pochi giorni dopo, ieri appunto, in l'43"95 in vasca da 25, ciò che dà l'idea di quanto incidano le quattro virate in più. Un parallelo analogo si potrebbe fare sui 400, ma non è questo il discorso di fondo, oggi. Il discorso è che il nuoto italiano si trova in mano un talento quale forse mai ha posseduto, in campo maschi¬ le. Perché battere due limiti siglati dal tedesco dell'Ovest Michael Gross, considerato il fenomeno del nuoto mondiale Anni Ottanta, è patente di classe assoluta. Perché sono talmente continui e quasi scontati i miglioramenti del giovane bresciano, da quando si mise in luce prima dei mondiali 1986 di Madrid, che non si può escludergli a priori nessun ulteriore traguardo. Un nuotatore del livello di Giorgio Lamberti è un siluro dai meccanismi delicatissimi; la stagione che porta a Seul è ancora lunga, dagli Stati Uniti e dall'Europa verranno certo minacciose risposte. Dire oggi che la medaglia d'oro dell'Olimpiade è à portata di mano sarebbe una fesserìa: ma che si sia inserito di prepotenza nella lista del favoriti è ormai, di fronte a certe cifre, un fatto certo. E c'è la garanzia che questi exploit non saranno di peso a Giorgio, nel prosieguo della strada. E' un giovanotto (19 anni compiuti il 28 gennaio scorso) estremamente equilibrato, le responsabilità non gli hanno mai dato fastidio; e poi è molto ben guidato da Alberto Castagnetti, il tecnico della Leonessa Telemarket Brescia. L'operazione alle tonsille subita in autunno sembra avergli tolto l'ultima zavorra per correre dietro ai sogni più arditi. Sui 200 o sui 400 stile libero si concretizzeranno meglio questi sogni? Probabilmente su tutte e due le distanze, anche se Lamberti per ora gradisce la più breve. Lamberti è campione di razza. Al quinto assalto finalmente il successo di GIORGIO BARBERIS Giornata storica ieri per la pallavolo femminile italiana: due Coppe europee vinte e altrettanti secondi posti. Ma è la Teodora Ravenna che merita la vetrina in quanto ha conquistato la sua prima Coppa del Campioni battendo l'Uralochka Sverdlosk. Un trionfo che premia una società da anni modello di organizzazione. Le cronache da Salonicco parlano di partita strepitosa delle ravennati: né si può presupporre sia andata diversamente, visto il valore delle avversarie. Ma la Teodora, Per quattro volte consecutive seconda, a questa Coppa teneva sopra ogni altra cosa, al punto da commettere persino qualche peccato di distrazione nelle ultime gare di campionato, equivocabile come calo di condizione. E invece Sergio Guerra le sue ragazze — un'autentica nazionale, tant'è vero che anche il rendimento della squadra azzurra è cresciuto quando si è puntato sul loro blocco — le ha preparate a dovere per il momento che più contava, per un crescendo che ha portato Benelli e compagne a superare nell'ordine le bulgare del Cska Sofia, poi le tedesche orientali della Dinamo Berlino e, infine, le sovietiche. ' L'inizio di quello che sarebbe poi stato un trionfo è stato difficile: la Teodora ha perso 11 primo set. Poi le ravennati hanno accelerato i ritmi del loro gioco metten¬ do in difficoltà le siberiane, sempre concentrate sull'attacco di banda di Smirnova e Volkova. Cresciuta in ricezione, sospinta da una Bernardi (la giocatrice che due anni fa era stata chiamata a far parte di una selezione •Resto del mondo») in giornata di grazia, guidata assai lucidamente da Sergio Guerra in panchina e da Manuela Benelli in regia, la Teodora ha mostrato una varietà di schemi d'attacco capace di disorientare Ribaltato il risultato, la Teodora si è trovata in svantaggio ne! quarto parziale per 9-11, ma ha trovato la forza di reagire e ottenere sei punti consecutivi. Per contro le sovietiche, molto forti atleticamente, si sono intestardite negli schemi base senza variare il gioco nel momento delle difficoltà. E cosi alla fine è arrivato il primo successo di una squadra occidentale nella Coppa dei Campioni. Una vittoria tanto netta nella massima rassegna continentale apre nuovi orizzonti anche per la nazionale che, in maggio, cercherà di conquistare (saranno disponibili due posti) a Forlì ,11 passaporto per l'Olimpiade: e anche allora l'avversario da battere sarà soprattutto il colosso sovietico. Ma ad alimentare la speranza ci sono anche gli altri risultati: la Civ & Civ seconda in Coppa Coppe, la Yoghi Ancona e 11 Broglia Reggio Emilia addirittura a disputarsi in un derby, che le ha classificate .nell'ordine, la Coppa Confederale. E' davvero un trionfo, speriamo di buon auspicio in vista del prossimo weekend quando ancora quattro formazioni, quésta volta maschili (Panini Modena, Camst Bologna, Maxicono Parma e desse Padova), tenteranno a loro volta di dar la scalata al trono europeo.
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