Non rivela le fonti arrestata
Non rivela le fonti, arrestata Non rivela le fonti, arrestata C istina Or.Ini, giornalista del «Mattino» di Napoli, corrispondente de «La Stairpa» '"a Salerno • Protesta della Fnsi e dell'Ordine dei giornalisti NAPOLI — La giornalista pubblicista Cristina Orsini, 30 anni, che lavora nella redazione salernitana del «Mattino», è stata arrestata ieri mattina con l'accusa di reticenza per non aver voluto svelare le fonti d'Informazione impiegate per la stesura di alcuni servizi. In serata, dopo un nuovo interrogatorio, la giornalista è stata rilasciata. Cristina Orsini, che è anche corrispondente da Salerno del quotidiano «La Stampa», si è occupata delle indagini sull'omicidio del pregiudicato Giosuè Nigro, ucciso nello scorso novembre. Ed è proprio su questo caso che 11 sostituto procuratore della Repubblica Ennio Bonavldes l'ha fatta arrestare con ordine di cattura provvisorio. Sulla vicenda il direttore del «Mattino», Pasquale Nonno, aveva dichiarato: •La nostra collaboratrice è stata arrestata per non aver voluto rivelare il nome dell' informatore che le ha fornito alcune notizie, a dire del magistrato, coperte da segreto istruttorio». 'La collega Orsini — ha aggiunto Nonno — si è comportata cosi come deve comportarsi un giornalista, prima cercando notizie vere, poi difendendo la fonte d'informazione secondo una elementare regola di deontologia professionale». 'L'arresto — afferma il direttore — rappresenta perciò un attacco alla liberta di stampa e, quindi, alla libertà di tutti i cittadini. Per quanto ci riguarda, non ci limiteremo a protestare per questo atto inaudito. Vogliamo, da una parte, richiamare l'attenzione di tutti gli organismi interessati su questo atteggiamento intimidatorio e, dall'altra, andare a fondo su tutti i fatti connessi con questa brutta vicenda destinata ancora ad incidere purtroppo sull'immagine della giustizia». Anche la Federazione nazionale della stampa (Fnsi) ed il consiglio nazionale dell' Ordine dei giornalisti avevano protestato per l'arresto: •é un fatto grave — diceva una nota congiunta — che preoccupa tutti i giornalisti italiani. I confini tra legittimo esercizio dell'autorità ed arbitrio sono assai sottili allorquando è in gioco l'esercizio di una professione che è, innanzitutto, fondamentale dispiego delle libertà di stampa come di.itto non astratto allinformazione da parte del cittadino. 'Allarma e preoccupa — prosegue la nota — che il rapporto tra stampa e magistratura debba registrare, ancora una volta, incomprensione e asprezza, laddove è ben evidente che non può esservi professionalità, nel campo dell'informazione come in altri delicati settori, senza riservatezza sulle fonti fiduciarie, che è principio deontologico fondamentale.
Persone citate: Cristina Orsini, Ennio Bonavldes, Giosuè Nigro, Orsini
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Ucciso insegnante di ginnastica
- Furono in tre a uccidere Pasolini?
- «CORREVO DA MIO MARITO PERO' NON SAPEVO SE ERA VIVO»
- Appello del Papa «Emanuela torna»
- L'on. Amendola nuovamente ferito in un'aggressione tra Montecatini e Pistoia
- STAMPA SERA
- Rubano un'auto per rincasare 4 arrestati
- Auto salta la corsia Muoiono 2 fratelli
- Due morti e 5 feriti per un frontale
- 21 aerei nemici abbattuti nei periodo di otto giorni
- Giovani missini sparano 3 colpi in testa a un padre di otto figli
- S'uccide con l'auto contro un rimorchio l'industriale del tessile Zegna Baruffa
- "Varsavia deve arrendersi"
- Ucciso insegnante di ginnastica
- Annientato da Monzon abbandona la boxe
- Furono in tre a uccidere Pasolini?
- L'orrenda visione nella sala della Banca
- Il giovane uxoricida e nascosto nei boschi che circondano Druent?
- «CORREVO DA MIO MARITO PERO' NON SAPEVO SE ERA VIVO»
- Grace Kelly ha pagalo
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy