Tentata evasione, sette arresti

All'estero i capitali di Gucci All'estero i capitali di Gucci Il giudice di Firenze farà processare Maurizio e il suo commercialista per l'illecita costituzione di 2 milioni di dollari DAL NOSTRO CORRISPONDENTE FIRENZE — Due processi In uno. E' ciò che aspetterà Maurizio Gucci e il suo braccio destro, il commercialista Gian Vittorio Pilone, quando 11 prossimo 15 marzo dovranno comparire davanti al giudici fiorentini per rispondere del reato di Illecita costituzione di disponibilità valutaria all'estero. Al rinvio a giudizio con questa imputazione per la vicenda dell'acquisto e ristrutturazione del panfilo Creole, intestato a una società di comodo panamense, -per una spesa complessiva di circa 7 miliardi di lire, si è aggiunto ieri il rinvio a giudizio per 11 medesimo reato nell'ambito di un'inchiesta su alcuni accordi commerciali tra Maurizio Gucci e 11 cugino Paolo. Nel 1984 Maurizio alla spasmodica ricerca del modo per ottenere il completo controllo della Guc¬ ci, propose al cugino l'acquisto della sua quota del 3,3% per 20 milioni di dollari. Queste azioni, aggiunte al 50 per cento che Maurizio aveva ereditato dal padre Rodolfo, gli avrebbero permesso di diventare il capo indiscusso di un Impero commerciale che si stende da una parte all'altra del mondo. In realtà il progetto non sarebbe comunque andato a buon fine perché gli altri Gucci contesteranno In seguito la validità della firma di girata di Rodolfo sulle azioni e, fino a questo momento, le perizie gli hanno dato ragione e le azioni della Gucci sono finite sotto sequestro. L'accordo tra Maurizio e Paolo — secondo le accuse — comprendeva anche la costituzione di due società all'estero: la Licenclng Service in Svizzera e la Gucci International ad Amsterdam in Olanda. Scopo: commercializza¬ re il marchio Gucci sul mercati Internazionali a danno del resto della famiglia. Paolo Gucci, però, dopo aver incassato un primo acconto di due milioni di dollari (cifra per la quale è scattata l'Imputazione) subodorò da parte di Gianvlttorio Pilone, che conduceva la trattativa in nome e per conto di Maurizio Gucci, 11 tentativo di estrometterlo dalle due soc.'tà, una volta perfezionato 11 passaggio del 3,3% della Gucci, e quindi bloccò l'operazione. La documentazione del versamento dell'acconto di due milioni di dollari è però finita nel fascicolo, ormai assai voluminoso, ohe 1 magistrati fiorentini hanno messo insieme su Maurizio Gucci e i suol più stretti collaboratori e da qui il rinvio a giudizio (nessun reato per Paolo che da anni risiede all'estero). Francesco Matteini

Luoghi citati: Amsterdam, Firenze, Olanda, Svizzera