Gli euromissili tornano all'Est di Alfredo Venturi

Gli euromissili tornano all'Est Sono partiti dalla Germania Orientale, nascosti da teloni, nella neve Gli euromissili tornano all'Est La scena (un treno di 34 vagoni, con 150 soldati sovietici) è stata ripresa dalla tv - A bordo, probabilmente, uno stock di «SS-12» • Stessa cerimonia anche per la rimozione di rampe e vettori in Cecoslovacchia DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — Le note di una banda militare, un treno speciale con 34 vagoni a pieno carico, e 150 soldati russi, che sotto una fitta nevicata prende la via dell'Est. Cosi è cominciato Ieri mattina nella stazioncina di Bischofswerda, una località sassone nel pressi di Dresda, lo sgombero dei missili intermedi sovietici. Contemporaneamente a Hranice, in Cecoslovacchia, si svolgeva una cerimonia analoga: e il rito si è ripetuto nel pomeriggio ancora nella Ddr, nei pressi della base missilistica di Waren nella pianura brandeburghese. A due mesi e mezzo dalla firma di Washington, 11 trattato sul sistemi intermedi entra dunque in esecuzione. Come sottolineano le autorità militari sovietiche, e le fonti del governo tedescoorientale, al trattato manca tuttora la ratifica parlamentare americana. Ma Reagan e Gorbaciov avevano conve¬ nuto, a dicembre, che la sua pratica realizzazione avrebbe preceduto i tempi del perfezionamento formale dell'intesa: la prima che di fatto supera il concetto del controllo degli armamenti nucleari, impegnando le superpotenze alla loro riduzione. Hanno cominciato 1 russi, con una mossa d'anticipo destinata, evidentemente, a provocare un impatto d'immagine nell'imminenza del vertice atlantico dei primi di marzo. Non a caso, contravvenendo al tradizionale riserbo che circonda le operazioni militari del Patto di Varsavia, il rito di Bischofswerda è stato ripreso dalla televisione, e immediatamente ritrasmesso nei telegiornali della Germania federale. Alcuni ufficiali sovietici hanno assicurato che sotto i grandi teloni che coprivano 1 carri ferroviari c'erano le rampe di lancio e le attrezzature sussidiarie degli SS-12. Le testate nucleari erano già state smontate, e avevano lasciato la base una settimana fa. Quanto ai razzi, partiranno domani. Duplice la destinazione: le rampe di lancio raggiungeranno una località della Russia europea, i missili proseguiranno per una base del Caucaso. E qui, secondo la lettera dell'accordo di Washington, saranno distrutti. A Bischofswerda, secondo le stime allegate al trattato, c'erano otto SS-12, altri diciannove erano schierati poco distante, nella base di Koenigsbrueck a Nord di Dresda. In tutto, nella Ddr erano schierati 54 SS-12 e 53 ss-23. Gli uni e gli altri furono dispiegati in Germania e in Cecoslovacchia all'Indomani dell'arrivo, in Europa occidentale, del Pershing-2 e dei missili da crociera Tomahawk provenienti dagli Stati Uniti. L'Unione Sovietica rispondeva cosi a quella che considerava un'alterazione degli equilibri militari in Europa: che invece, secondo gli alleati atlantici, erano stati alterati ben prima, quando nella Russia europea avevano cominciato a proliferare gli SS-20. H sistema cui è toccato d'inaugurare concretamente questo processo di disarmo, VSS-12, è un missile dalla portata di circa novecento chilometri. Appartiene cioè al sottogruppo dei missili intermedi di più breve portata (500-1000 chilometri), che assieme a quelli di portata più lunga (1000-5000) costituiscono la materia dell'accordo di Washington. Resteranno in Europa, dopo la scomparsa dei sistemi intermedi, soltanto i cosiddetti missili corti, di raggio inferiore ai 500 chilometri. Bonn preme perché anch'essi vengano inseriti in una strategia generale di disarmo che comprenda le forze convenzionali: per questo Kohl si è opposto ai progetti americani di modernizzazione. Alfredo Venturi

Persone citate: Gorbaciov, Kohl