Waldheim rinuncia Tacerà per l'Anschluss di Tito SansaTito Sansa

Waldheim rinuncia Tacerà per l'Anschluss L'anniversario dell'annessione al Reich Waldheim rinuncia Tacerà per l'Anschluss Cede alle pressioni dei partiti «per mantenere la pace» nel Paese DAL NOSTRO INVIATO VIENNA — n presidente austriaco Kurt Waldheim non sarà l'I 1 marzo l'oratore ufficiale della commemorazione per 1 cinquant'anni delVAnschluss alla Germania nazista. Parteciperà alla solenne cerimonia In un salone della Hofburg (l'ex palazzo Imperiale che ora ospita la presidenza) ma non prenderà la parola. Sorprendendo tutti, perché ancora mercoledì aveva ripetuto la sua intenzione di parlare, è stato lo.stesso Waldheim a rinunciare. L'annuncio è stato dato proprio mentre la speciale commissione di coordinamento delle celebrazioni di marzo riunita in seduta straordinaria per decidere il da farsi si stava scervellando per celebrare degnamente il triste anniversario dell'Austria senza che fosse proprio l'ex ufficiale nazista Kurt Waldheim a ricordare gli avvenimenti del 1938. Secondo indiscrezioni di buona fonte, sarebbe stata proprio la commissione (della quale fanno parte sette personalità di prestigio, tra cui il cancelliere socialista Franz Vranltzky e il vicecancelliere Alois Mock) a suggerire al capo dello Stato la «onorevole rinuncia» per evitargli l'affronto di un divieto o, come seconda soluzione, addirittura la cancellazione della cerimonia commemorativa. In sostanza la commissione ha consigliato il silenzio al capo dello Stato offrendogli l'occasione di compiere un bel gesto. «Rinuncio — dice Waldheim nel comunicato emesso nel pomeriggio dalla presidenza della Repubblipa — per calmare la situazióne, per permettere, '"uri' armonico svolgimento della giornata di riniéin'- brattea, per mantenere la pace all'interno del Paese.. U comunicato aggiunge che il capo dello Stato si rivolgerà al popolo austriaco alla viglila del cinquantenario, la sera del 10 marzo, con.un discorso alla televisione e alla radio. Dipenderà ora molto da ciò che dirà in quell'occasione se il giorno seguente, nel salone della Hofburg, saranno presenti i diversi ministri socialisti che chiedono le dimissioni di Waldheim e volevano boicottare la cerimonia e se 11 giorno dopo vi saranno le annunciate dimostrazioni di protesta dei giovani. Certo sembra che Kurt Waldheim non annuncerà le dimissioni, le quali (secondo gli ultimi sondaggi demoscopici) sono considerate utili per lì Paese dalla metà degli austriaci. Ancora iersera 11 presidente della Repubblica è comparso in televisione nella trasmissione politica Inlandreport. Come la settimana scorsa, quando per un'ora intera si era sottoposto a un bombardamento di domande di due assi della rete americana Abc, Ted Koppel e Pierre Salinger, ex portavoce di Kennedy, cosi iersera ha accettato un vero e proprio terzo grado dei due mastini della televisione austriaca, Peter Rabl e Hans Benedica Tranquillo e sorridente come ai solito, ma pallido e smagrito, ha perso la calma e si è incattivito soltanto due volte quando ha parlato di coloro che lo accusano di crimini di guerra. 'Non perdono e non perdonerò chi mi condanna soltanto sulla base di sospetti, di ipotesi, di quello che avrei potuto fare, coMrwnd? un.atfa,<iiagcusa privo di fonoajj^to»7na dettò! ' 'J"~ ' Spietati, i due giornalisti sono passati all'àttaco con 11 tono di giudici istruttori che interrogano un Imputato. Ha respinto ancora una volta tutte le accuse, ha definito «pieno di errori e inesattezze, il rapporto della commissione internazionale di storici che ha espresso una condanna morale sul suo operato di ufficiale In Jugoslavia. Ma poi, d'improvviso, si è ammorbidito e . ha detto: •Chiedo comprensione agli ascoltatori se ho taciuto, se ho negato qualcosa, è successo senea intensione e mi dispiace molto.. Al capo dello Stato è stato chiesto se ha Intenzione di dimettersi. La risposta è stata la solita. Rinfrancato, perché l'argomento crimini di guerra era stato abbandonato e non si sentiva più sul banco degli Imputati, Waldheim ha ripreso l'abituale sorriso e ha risposto: «Non intendo rinunciare all'incarico, sono stato eletto dal popolo». Ma ha ammesso (e anche questa è una novità assoluta) di avere pensato «più di una volta, alle dimissioni. •Sono un essere umano, è logico che abbia avuto questo pensiero., ha aggiunto. In questo momento — come scrive 11 settimanale Profil — Waldheim è sempre piti solo, l'atmosfera nell'enorme palazzo della Hofburg «ricorda guelfa degli ultimi giorni di Hitler nel bunker di Berlino.. Tito Sansa L'articolo .Waldheim: non mi farete tacere., pubblicato ieri a pagina 4 era erroneamente firmato Alfredo, Venturi. Autore òdel servizio era Tito Sansa. Ce ''♦té" mdanìo' con TletFóri è condii'interessati.

Luoghi citati: Austria, Berlino, Germania, Jugoslavia, Vienna