Una rosa per i tascabili di Alberto Papuzzi

Una rosa peri tascabili DA LONGANESI E UTETI LIBRI DI «TEA » Una rosa peri tascabili MILANO — Una rosellina come quelle d'argento delle nostre nonne annuncia nelle librerie una nuova stagione delle edizioni tascabili. Si chiama Tea, che significa Tascabili degli Editori Associati, una società inventata otto mesi fa da due grandi editori italiani: Longanesi e Utet. Questa settimana sono arrivati ai librai i primi undici volumi. Ieri mattina, in una conferenza stampa nella sede della Longanesi, il nuovo marchio editoriale è stato presentato da Gianni Merlini dell'Utet e da Mario Spagnol della Longanesi, rispettivamente presidente e amministratore delegato della Tea. La rosa, fiore di tradizione editoriale, è un simbolo di raffinatezza, forse anche di esotismo. Questi tascabili si distinguono da quelli attualmente in commercio: non puntano sui grandi libri di successo né seguono la linea del ritorno ai classici, ma hanno l'ambizione di proporre al lettore una piccola biblioteca fuori degli schemi, collezionando titoli perduti o eccentrici, remoti o nuovissimi, accostando autori famosi e sconosciuti, tradizionali o originali. Se si dovesse citare un modello di riferimento, viene in mente una prestigiosa collezione di prima della guerra: i Grandi Stranieri, proprio dell'Utet. Se il numero uno, in ordine di pubblicazione, è fi Mago di Lublino, capolavoro di un grande vecchio della letteratura, il premio Nobel Isaac B. Singer, il numero due è un bestseller dei nostri giorni, // profumo di Patrick Siiskind, il quale è uno scrittore non ancora quarantenne di Monaco di Baviera, che affonda la penna nella na-Tativa vampiresca. Ecco i riverberi arabi del Profeta di Kahlil Gibran, poeta libanese trapiantato in America (1883 - 1931). Ecco gli idilli filosofeggianti di Vita di Maria Wuz di Jean Paul, letterato tedesco contemporaneo ma antitetico di Goethe e Schiller. Sotto la rosa fioriscono preziosi testi orientali, come le poesie cinesi di Li Po, Tu Fu e Po ChU-i (con il titolo Coppe di giada) e le pagine iniziatiche del Libro tibetano dei morti, curato da Giuseppe Tucci. Ci sono opere classiche come / racconti di Hoffmann, Padri e figli di Turgenev, L'americano di James e le Favole romantiche di Brentano, Novalis, Tieck ma anche un romanzo da riscoprire, ormai ricordato solo nelle storie del cinema: Rashomon di Akutagawa. A marzo uscirà // Dizionario del Diavolo di Ambrose Bierce: epigrammi swiftiani di un imprevedibile e feroce giornalista americano. Il formato ricorda quello fortunato della Piccola Biblioteca Adelphi. Le copertine sono discretamente ravvivate da dipinti (per SOskind c'è Watteau), da disegni e caricature. Prezzi attorno alle diecimila lire. Si annuncia già una Tea due, tutta giocata su titoli best seller, come La storia in finita di Ende. Ma quello sarà forse un vero riciclaggio edi tonale. Questa Tea invece possiede ancora il fascino delle cose introvabili. Alberto Papuzzi

Luoghi citati: America, Lublino, Milano, Monaco Di Baviera, Utet