Cleopatra contro tv di Fernando Mezzetti

Cleopatra contro tv Turisti giapponesi in Egitto per finanziare le vendite Cleopatra contro tv DAL NOSTRO CORRISPONDENTE TOKYO — Mentre 11 dollaro colava sempre più a picco e lo yen raggiungeva vette sempre più inaccessibili, maturava in gran segreto l'Operazione Cleopatra. Un'idea geniale, di alta strategia commerciale, messa a punto dal Sol Levante per non perdere il Medio Oriente. Una grande industria di elettronica fornirà all'Egitto migliaia di turisti giapponesi e l'Egitto utilizzerà i proventi dell'eccezionale flusso turistico per acquistare televisori nipponici. Protagonista dell'operazione la Atee (Nlppon electronic company), una delle maggiori aziende del settore, che per fatturato figura al nono posto assoluto tra le maggiori imprese nazionali, subito dopo la Hitachi e la Toshiba. Come tutti i produttori di elettrodomestici, la Atee ha risentito nel 1987 del forte apprezzamento dello yen, che ha reso più difficile la penetrazione sul mercati stranieri. Per le esportazioni in Egitto, Paese povero di valuta convertibile, le difficoltà apparivano insormontabili. Ma è a questo punto che i managers del Sol Levante hanno escogitato la brillante idea di uno scambio: noi vi mandiamo turisti, voi ci acquistate televisori. Una delle maggiori compagnie turistiche giapponesi ha studiato il package dei tour. Gran parte degli oneri pubblicitari sono sostenuti dalla Atee. Le tariffe dei viaggi oscillano tra 1 due e i quattro milioni di lire. Ai partecipanti, la Atee offrirà l'ultima cena sul Nilo prima del rientro a casa. Secondo il piano, quest'anno cinquemila giapponesi dovrebbero andare per un minimo di una settimana in Egitto col tour Atee, con voli Egvptair, spendendo una somma valutata in modo molto prudente sul miliardo di yen, pari a circa 10 miliardi di lire. In base alle intese, l'Egitto userà questo denaro per acquistare dalla Atee 260 mila televisori, contribuendo cosi al rafforzamento della quota di mercato dell'azienda nipponica, la quale già controlla il 50 per cento delle vendite. «Abbiamo elaborato il "Piano Cleopatra" al fine di promuovere l'amicizia tra Giappone e Egitto., dice, con un sorrisetto ipocrita, un portavoce della Atee. Il quale, perù, poi accantona ogni diplomazia: .Il nostro obiettivo è anche quello di aumentare le vendite all'estero, si capisce. Vorremmo che questa operazione continuasse per altri dieci anni, visto che ne traggono vantaggio entrambe le parti.. L'Operazione Cleopatra è un esempio delle inesauribili risorse fLn anzi arie-commerciali con cui i giapponesi stanno superando la crisi del rialzo dello yen, che rende i loro prodotti meno competitivi sul mercati intemazionali. Accanto a trasferimenti di produzione all'estero, a razionalizzazioni produttive, a automazioni sempre più spinte con diversificazione del prodotti e alta mobilità della manodopera, il Paese dell'elettronica ha riscoperto e rimesso a nuovo anche 11 baratto. Fernando Mezzetti

Luoghi citati: Egitto, Giappone, Medio Oriente, Tokyo