Nega visita scomoda denunciato

Nega visita scomoda, denunciato Nega visita scomoda, denunciato Un medico torinese ad un paziente: «Non posso venire, troppa strada a piedi» - L'ammalato è morto il giorno dopo TORINO — Un medico di base è stato denunciato dai carabinieri di Locana per «omissione di atti d'ufficio-. Si sarebbe rifiutato di compiere una visita domiciliare in una sperduta frazione del Comune di Noasca. Il paziente era poi morto il giorno successivo. La vicenda fra il 12 ed il 13 gennaio. A Noasca, in frazione Coste (1300 metri d'altezza, ai margini del Parco del Gran Paradiso), vivono quattro persone, fra cui un anziano agricoltore: Giovanni Ferrando, 69 anni. Sta male. Presenta un'aritmia cardiaca con febbre leggera. Una parente avvisa la titolare del posto pubblico di Bettolino che telefona al dottor Ermanno Arolfo, 35 anni, con ambulatorio a Locana, in via Torino, ma più frequentemente ad Ivrea, dove è titolare di uno noto studio dentistico in via Palestro. Il medico si fa descrivere 1 sintomi, poi spiega di non poter compiere la visita perché «te sona non è raggiungibile con l'auto-. La frazione è infatti a monte del paese: per raggiungerla bisogna percorrere un lungo sentiero, in parte leggermente innevato. Il pensionato il giorno successivo muore. Per il dottor Arolfo si è trattato di una fine inevitabile: .Una mia visita sarebbe servita a ben poco. Il solo modo per curarlo con efficacia sarebbe stato il trasportarlo a valle. Purtroppo non è stato possibile.. Vuole comunque precisare che .il quadro clinico, illustratomi dalla sorella del paziente, che ho incontrato presso il posto telefonico di Bettolino, non era allarmante. Parlava di febbre leggera, tosse e raucedine. Erano giorni con un gran numero di ammalati di influenza. Ho consigliato alla sorella una terapia e l'ho pregata di chiamarmi, qualora fosse peggiorato. Io ero comunque pronto a salire: avevo addirittura messo in macchina gli scarponi.. Si dice convinto della sua innocenza: .Ho la coscienza a posto. Quel pomerìggio, era un martedì, avevo tre ambulatori da seguire. Salire voleva dire perdere almeno un'ora ad andare e altrettanto a tornare. Non c'è neppure una mulattiera. Per fare un servizio efficace, in quelle zone, ci vorrebbe un elicottero. Perché nessuno ci pensa? Ho intenzione di rinunciare ad assistere anche gli ultimi tre abitanti di quella frazione, tutti miei mutuati, perché non sono in grado di garantire le urgenze.. Sull'episodio anche l'Unità sanitaria locale ha aperto un'inchie- sta- a. con.

Persone citate: Arolfo, Ermanno Arolfo, Giovanni Ferrando

Luoghi citati: Comune Di Noasca, Ivrea, Locana, Noasca, Torino