La nuova frontiera dell'ingegneria genetica negli istituti di ricerca veterinaria di Sandro Doglio

Se l'uomo gioca a fare Dio La nuova frontiera dell'ingegneriagenetica negli istituti di ricerca veterinaria Se l'uomo gioca a fare Dio na Già nati il super-topo per esperimenti, i to.i gemelli capaci di creare una razza eletta, il maiale più lungo, la galli; che fa l'uovo con due tuorli - Alcuni esperti lanciano S'allarme: «Nel Duemila dovremo affrontare un'emergenza biologica» - Altri studiosi non sono d'accordo: «Non bisogna demonizzare questi progressi scientifici» DAL NOSTRO INVIATO MILANO — n veterinario degli spot televisivi è un personaggio simpatico, carico di umanità; è pronto a correre chissà dove in soccorso di un cane, a precipitarsi su strade impervie con una vecchia motocicletta per salvare un cavallo, ad arrampicarsi In montagna per uno stambecco ferito. Grazie anche alla pubblicità di un digestivo, le ricerche di opinione registrano da qualche tempo un incremento positivo di immagine sul mestiere veterinario; in alcune università si sostiene addirittura che c'è stato un aumento delle iscrizioni ai corsi di medicina, veterinaria, forse proprio per il calore e l'umanità che 11 regista, pubblicitario ha saputo infondere nel presentare il suo personaggio. Del resto, ogni notizia legata agli animali suscita — e non da oggi soltanto — commozione e tenerezza; oppure provoca indignazione di fronte ai maltrattamenti, alle crudeltà, agli abbandoni. Ci sentiamo un po' tutti -figli della foca-. Ma la veterinaria non è soltanto la scienza del medico dei cani o delle mucche. E' anche ricerca. E forse mai come in questi ultimi tempi, scienziati e filosofi, umanisti e religiosi, ecologi e studiosi hanno guardato con tanta preoccupazione a quel che succede nei laboratori veterinari, dove si fanno ricerche ed esperimenti con una certa libertà, a volte addirittura in assenza di leggi. Nell'ultimo anno si ha notizia di almeno una dozzina di convegni e congressi organizzati qua e là per il mondo per Interrogarsi se sia lecito e quanto e fin dove, continuare le esperienze veterinarie soprattutto nel campo dell'ingegneria genetica, cioè di quella scienza che può incidere sul miglioramento delle razze, e sconfiggere malattie, ma che può anche modificare in modo permanente le caratteristiche di certi animali, o — al limite — creare nuove razze, nuove specie. Il timore, naturalmente, è che queste tecnologie possano applicarsi prima o poi anche all'uomo. Frutto della ricerca veterinaria, già esiste, ed è tra noi addirittura la leggendaria chimera. E' un «super-bovino»: gli ingegneri della genetica sono riusciti ad aggregare cellule provenienti da embrioni diversi, fondendo i caratteri di razze diverse e facendo nascere un essere che non è mai esistito in natura, ma che — a quanto sembra — vive e forse un giorno sarà anche in grado di riprodursi. Luisella Battaglia, direttrice del Centro di Bioetica all'Università di Genova, sostiene che «la tecnologia ci fa'intrawedere la possibilità di realizzare quella che era un'arte: l'invenzione degli ibridi sorti da leggendàri incroci che popolavano i luoghi incantati della mitologia: A quando le sirene, 11 rninotauro, 1 centauri? E, perché no, i ciclopi? In America (la notizia è dell'altro giorno), un'industria è riuscita a riprodurre — e a brevettare per farne commercio — sette tori assolutamente identici che saranno probabilmente messi sul mercato entro pochi mesi per la creazione di una nuova super-razza di bovini: sono identici fra loro e hanno caratteristiche ottimali per la riproduzione e l'Ingrasso. Con la modica spesa di cinque milioni di lire qualsiasi laboratorio chimico o biologico può oggi procurarsi un «super-topo»: un essere artificiale, ma vivo, ideale — pare — per gli esperimenti. In Danimarca, per accontentare le esigenze del mercato inglese di pancetta — di cui 1 danesi sono 1 primi fornitori — si alleva ormai abitualmente un maialino più lungo del normale, addirittura con qualche paio di costole in più, 1 cui progenitori sono stati prodotti in laboratorio, con alterazioni del geni. E' tecnica corrente in veterinaria Yembryo transfer; una fattrice di gran classe genetica (cioè una buona vacca) viene fatta «super ovulare» e quindi fecondata con il seme di .un toro selezionato; al settimo giorno vengono prelevati numerosi embrioni (anche piti di venti), che sono a loro volta inseriti in altrettante mucche alle quali è stata provocata una «sincronizzazione del calore»: nasceranno gemelli identici. Secondo il prof. Joachin Hahn, della Scuola Superiore di Medicina Veterinaria di Hannover — una delle massime autorità mondiali In questo campo —, -nel eorso del 1987 con la biotecnologia dell embryo transfer sono nati già.250 mila vitelli nel mondo, di cui 50 mila in Europa». Altra pratica ormai abi¬ tuale — di routine persino nelle stalle italiane — è lo splitting, cioè la divisione in due, con •micromanipolazioni chirurgiche», degli embrioni prima del trapianto: si ottengono gemelli Identici, consentendo tra l'altro «un aumento detta velocità di riprodueione, l'accertamento dette correlazioni di eredità e di ambiente, le ricerche sulle influenze prenatali, un raffinamento della progenie: L'uomo sta insomma modificando profondamente il mondo animale, anzi sta creando nuovi animali, cosi come .già ha saputo creare nuovi vegetali e prodotti chimici. C'è chi sostiene — è la preoccupazione della Chiesa protestante — che cosi facendo msi gioca pericolosamente al ruolo di Dio: Ma c'è anche — la tribuna è autorevole: parla monsignor Sgreccia, direttore del centro di Bioetica dell'Università Cattolica «Gemelli» di Roma — chi ritiene. che «non bisogna demonizzare tutto, perché l'ingegneria genetica può portare anche grandi vantaggi all'umanità.. «Ingegneria genetica», •biotecnologie», «manipolazione del Dna», «splitting»: i termini possono sembrare astrusi, elitari, ma 11 problema è semplice, e ci tocca tutti da molto vicino. L'allarme viene dato dagli stessi veterinari: .Alla soglia degli Anni 2000 — scrive la rivista "Il Progresso Veterinario" in un editoriale di Aldo Roghete — l'uomo, dopo aver assaporato la sua onnipotenza tecnologica, si trova di fronte a tre grosse pericolose emergenze, create dallo stesso progresso: l'emergenza nucleare, quella dell'inquinamento ambientale e quella biologica, anch'essa carica di Umori dopo un- primo generale ottimismo: Partendo dal mondo vegetale e animale, 11 sogno era di trovar rimedio a buona parte dei mali da cui l'umanità è afflitta da sempre: la fame e le malattie. I successi non mancano. Si è cominciato con la selezione, con il miglioramento dei nutrimenti, con l'ibridazione, con i concimi: si sono ottenuti cereali che danno rese cento, mille volte superiori a quelli «naturali»; mucche che forniscono decine di litri di latte; iiu ueuuie tu utn ui latte, a e a a i a a a i , i e ; galline che producono piti uova (o addirittura uova con due tuorli ciascuna); polli che ingrassano in 40 giorni soltanto. Circa cento anni fa le carote erano si e no bastoncini grossi come una matita: con mutazioni genetiche — cioè alterandone la natura —le abbiamo fatte diventare belle grosse, per poterle mangiare meglio. Per alutare la fecondazione di certi fiori abbiamo trasportato Insetti da un continente all'altro; abbiamo «Inventato» microbi e sviluppato colture di batteri. Non sempre ci si è interrogati sulle conseguenze a medio o lungo termine Geremy Cherfas, zoologo all'ateneo di Oxford, sostiene che «lo ricerca veterinaria va incontro a rischi e pericoli di incomparabile grandezza; e porta un esempio allucinante: «Un batterio fuggito casualmente da un laboratorio potrebbe riprodurre in appena 24 ore circa cinquemila miliardi di miliardi di batteri: un numero che ha 24 zeri. Il sospetto che 11 virus dell'Aids sia stato costruito in laboratorio e (forse) accidentalmente sfuggito al controllo, è ormai radicato in molti illustri scienziati, come il prof. Nicoletti, biologo alla facoltà di Medicina di Roma. E c'è la certezza — anche se smentita più volte — che in qualche laboratorio sia già stato tentato anche un esperimento di ibridazione tra uomo e scimmia. Sandro Doglio , | iJ"""t v i

Persone citate: Aldo Roghete, Cherfas, Hahn, Luisella Battaglia, Nicoletti, Sgreccia

Luoghi citati: America, Danimarca, Europa, Hannover, Milano, Oxford, Roma