Fondi a pioggia per la cultura

Fondi a pioggia per la cultura Fondi a pioggia per la cultura Dallo Stato 14 miliardi divisi fra 177 Fondazioni • Roma in testa alla graduatoria, seguita da Firenze, Milano, Bologna, Venezia e Torino ROMA — Una pioggia di milioni per le 177 istituzioni culturali degne di un finanziamento pubblico. Un costo per lo Stato, e quindi per il contribuente, di 14 miliardi l'anno. Una cifra certamente accettabile, se fosse sempre giustificata dal servizio svolto da queste fondazioni per lo sviluppo della cultura. Ma è davvero sempre cosi? E soprattutto, con quali criteri sono stati distribuiti questi soldi? L'elenco completo delle istituzioni beneficiate (29 in più rispetto al 1986, con un maggior. esborso complessivo di un miliardo e mezzo)1 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Ecco un campionario di quelle meno note al pubblico: 70 milioni al Centro Camuno di studi preistorici di Capo di Ponte; 50 milioni all'Accademia properziana del Subasio di Assisi, all'Accademia peloritana dei Pericolanti di Messina, all'Accademia dei Concordi di Rovigo e alla Fondazione scientifica •Querini Stampalia»; 25 milioni all'Istituto di. studi per l'Alto Adige con sede a Firenze e al Centro «Gino Germani» di studi comparati sulla modernizzazione e sullo sviluppo; 20 milioni all'Accademia degli incamminati di Modigliani La capitale figura al primo posto tra le città italiane, seguono Firenze, Milano, Bologna ed ex aequo Venezia e Torino. Nel capoluogo.piemontese lo Stato distribuisce complessivamente un miliardo, cosi suddiviso: 550 milioni alla Fondazione Luigi Einaudi, 150 milioni all'Accademia delle Scienze, 90 milioni al Centro studi Piero Gobetti, 60 milioni al Museo nazionale del Risorgimento e 50 milioni ciascuno all'Accademia di Agricoltura, all'Accademia di medicina e al Centro ricerche archeologiche e scavi per il Medio Oriente e l'Asia. Nel resto del Piemonte ottengono contributi solo il Centro nazionale di studi alfieriarìi di Asti (35 milioni) e il Centro internazionale di studi rosminiani di Stresa (40 milioni). Una particolare attenzione merita 11 contributo ad alcune Fondazioni, perché non ■si comprende il metodo adottato dallo Stato per la sua quantificazione. Ad esempio, la nota Fondazione Poldl Pezzoll di Milano riceve appena 70 milioni, mentre l'Associazione don Giuseppe De Luca di Roma dispone di 170 milioni, cioè oltre il dop- pi0' p.f.

Persone citate: Gino Germani, Giuseppe De Luca, Modigliani, Piero Gobetti