Shultz ultima offensiva a Mosca

Shultz, ultima offensiva a Mosca D segretario di Stato cerca il sì di Gorbaciov per il nuovo vertice in primavera Shultz, ultima offensiva a Mosca Il clima è teso per le difficoltà nel negoziato di Ginevra sul disarmo - Reagan rassicura Kohì: «Non ritireremo mai le nostre truppe dall'Europa» - Il Cancelliere insiste per una trattativa immediata sulle armi chimiche DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — Il segretario di Stato Shultz è partito ieri per Mosca dove incontrerà Oorbaciov e il ministro degli Esteri Shevardnadze per discutere del nuovo vertice di primavera, di disarmo, Afghanistan, Nicaragua e Medio Oriente. Il suo obiettivo è strappare l'assenso sovietico a un summit al Cremlino il 28 maggio e alla firma del trattato sulla riduzione delle armi strategiche; nonché la conferma del ritiro delle truppe russe dal territorio afghano e della disponibilità a un compromesso sui sandinisti. Shultz si propone anche di ottenere l'appoggio di Gorbaciov al piano di pace americano per Cisgiordania e Gaza: il segretario di Stato si recherà in Medio Oriente il 24 febbraio. Prima di partire, Shultz ha partecipato ai colloqui tra Reagan e il cancelliere tedesco Kohl alla Casa Bianca sulla Nato e l'ammodernamento delle armi tatti¬ che in Europa. Con forza, Kohl ha ribadito di essere pronto all'ammodernamento, che comporterebbe l'installazione di nuovi missili nucleari in Germania, solo nell'ambito di una politica atlantica che porti a una riduzione equilibrata di tutti gli arsenali della Nato e del Patto di Varsavia. Il cancelliere tedesco ha anche insistito perché gli Usa aprano subito negoziati con l'Urss sulle armi chimiche. Reagan ha sottolineato la necessità di non denuclearizzare l'Europa, ma ha assicurato che gli americani «non ritireranno mai» le loro truppe. Con la partenza di Shultz per Mosca, si è aperta, in corsa contro il tempo, l'offensiva finale di pace di Reagan. Nei prossimi tre mesi, il Presidente deve gettare le basi del riavvicinamento tra Usa e Urss in sintonia con gli alleati europei. Un vertice dei capi di Stato e di governo dèlia Nato è in programma a Bruxelles il 2 e 3 marzo — Reagan vi parte¬ ciperà e sarà il suo commiato dall'Europa — e ai primi di 'aprile Shevardnadze verrà a Washington. Per quell'epoca, il Presidente confida di ottenere la ratifica del trattato sulla eliminazione delle armi di teatro da parte del Senato, sollecitata ieri vigorosamente da Kohl, in una riunione fiume coi leaders parlamentari. Gravi ostacoli" si frappongono tuttavia alla realizzazione di questa tabella di marcia. Shultz incontrerà Shevardnadze domani e Gorbaciov lunedi, in un clima reso teso dai nuovi contrasti sulle guerre .stellari ai negoziati di Ginevra, contrasti, ha ammonito il portavoce del ministero degli Esteri Gherassimov, che potrebbero causare un rinvio del vertice di primavera. A Ginevra, in parallelo con quella sulla riduzione delle armi strategiche, gli Usa hanno infatti presentato una bozza di accordo sulla proroga del trattato Abm del '72 che ne sancisce l'intepre- tazìone elastica necessaria a Reagan per gli esperimenti dèlio scudo spaziale, e l'Urss l'ha respinta. Secondo Gherassimov in un'intervista televisiva, il vertice Reagan-Gorbaciov potrebbe svolgersi anche senza la firma del trattato sulla riduzione delle armi strategiche, •ma avrebbe scarso significato: Il portavoce sovietico ha inoltre sottolineato che prima di avanzare sulla strada del disarmo il Cremlino vuole il -si- del Senato all'eliminazione delle armi di teatro. Un accordo sugli altri temi in discussione domani e lunedi a Mosca si preannuncia altrettanto difficile. L'inizio del ritiro delle truppe sovietiche dall'Afghanistan resta condizionato alla riduzione degli aiuti militari ai ribelli; Gorbaciov i esita a collaborare con Reagan per il Nicaragua, e propone sempre una conferenza internazionale sul Medio Oriente.-' Kohl, che era accompagnato dal ministro degli Esteri Genscher, e che ha incontrato anche 11 capo del Pentagono Caducei e il ministro del Tesoro Baker, ha ribadito l'appoggio della Cee, di cui è presidente di turno, alla strategia reaganiana del dialogo. Reagan, che lo ha elogiato come «uno dei pilastri dell'Alleama e dei migliori amici degli Stati Uniti; gli ha ricordato che i progressi sul disarmo «sono stati consentiti dalla nostra politica dt riarmo: Il Presidente non ha nascosto che gli Usa, nel momento in cui riducono le loro spese militari, chiedono un aumento dei contributi alleati: il bilancio militare americano diminuirà nell'89 del 2 per cento. Reagan ha detto a Kohl di considerare cruciale anche la visita dt Shultz in Medio Oriente. Il segretario di Stato non andrà solo in Israele, in Egitto, in Giordania e nell'Arabia Saudita ma anche in Siria, un Paese con cui fino a sei mesi fa Washington era in rapporti molto tesi. Ennio Carette