Tra balzi e rallentamenti sono sette le sedute positive di Valeria Sacchi

Il toro in Borsa va al trotto Tra balzi e rallentamenti sono sette le sedute positive Il toro in Borsa va al trotto L'indice recupera lo 0,67% - Prosegue l'interesse per la scuderia De Benedetti - Nel gruppo fri brilla la Sme, seguita da Cementir - Calmi i titoli di Foro Buonaparte (eccetto la Traino e la Standa) MILANO — Piazza Affari ha mantenuto anche Ieri un'intonazione positiva con volumi d'affari in aumento, confermando cosi un trend Iniziato al principio della scorsa settimana. L'indice Comit è comunque finito su basi più calme a 467,26 con un progresso dello 0,67%. A favorire la ripresa è stato anche il fatto che 1 fondi di investimento hanno smesso di vendere, probabilmente sollevati a seguito di una minore pressione dei riscatti. A trascinare il mercato sono stati soprattutto i titoli che fanno capo a De Benedetti, con Cir e Cofide in prima linea. La domanda d'obbligo era: chi compra? La risposta, secondo gli operatori: un po' tutti, sulla scia dell'operazione belga. Cir, dopo aver chiuso a 4200, si è portata sopra le 4500 lire; quanto a Cofide, è partita subito con un rialzo del 6,1% in chiusura, mentre Sabaudia ha segnato un progresso del 12% e Sogefi del 10,7%. Altra vedette della giornata la Sme che ha guadagnato il 7,3% salendo a 1910 lire. Sulla società dell'Iri si affacciano nuove ipotesi che si muovono sulle seguenti direttive che sarebbero allo studio del presidente Romano Prodi: la Sme cederebbe i suoi settori produttivi per orientarsi decisamente verso la distribuzione (dove è già presente con GS e Autogrill). In quest'ottica, potrebbe quindi vendere Alivar (tra gli acquirenti possibili: la Buitoni) per rilevare da Montedison la Standa, società che non sembra rientrare nei nuovi poli strategici di Gardini. Per il momento si tratta di illazioni. Calmo il gruppo Montedison, con la holding capofila che cede l'l,l% e Meta 11,9%. Fanno eccezione Standa in progresso dell'1,1% e Tren- no, salita del 10,3%. A proposito della società ippica sono tornate a farsi Insistenti le voci di passaggio di proprietà, mentre rispunta, nonostante le smentite ufficiali rilasciate da Fininvest nei giorni scorsi, il nome di Silvio Berlusconi. Anche Fiat si è leggermente appannata, perdendo lo 0,5%, che però ha recuperato nel dopolistino. Ma Saes è scattata a 1485 (+9,1%) dopo il rinvio della chiusura, mentre Magneti ha guadagnato il 4,8% e Rinascente il 3,7%. Nel gruppo Iri, oltre a Sme, da segnalare il rialzo di Cementir. In ripresa gli assicurativi, in particolare le rispàrmio. Ras e Lloyd, e le Italia. Irregolari invece i bancari, con perdite per Nba risparmio e Bna privilegio, e rialzi per Credito Fondiario, Lari ano e Comit. Sempre a Milano, un convegno organizzato dalla Ita sulla Borsa ha visto nella prima giornata interventi di Guido Rossi e Ettore Fumagalli. Nell'anali zzare i problemi della Borsa, Rossi ha denunciato il tentativo in corso di limitare il ruolo istituzionale della Consob, per assicurare alla Banca d'Italia la funzione di controllo sui mercati, favorendo cosi un sistema simile a quello tedesco. Secondo l'ex presidente della Consob, due sono oggi i problemi della Borsa italiana: la concentrazione degli affari in poche mani e il conflitto di interessi tra attività di credito e attività sul mercato dei titoli. Sul mercato dei premi, ieri in Piazza Affari si è notato un maggiore dinamismo. L'attenzione degli operatori si è concentrata sulle Cir, Olivetti, Fiat, Generali e qualche titolo assicurativo e bancario. Ancora trascurate invece le Montedison. Valeria Sacchi Una panoramica dall'alto sulla nuova sala contrattazioni della Borsa di Milano

Persone citate: Buonaparte, De Benedetti, Ettore Fumagalli, Gardini, Guido Rossi, Olivetti, Romano Prodi, Silvio Berlusconi

Luoghi citati: Italia, Milano, Sabaudia