Uccide la sua bimba e la cognata

Uccide la sua bimba e la cognata Nel Biellese, le ha assassinate a coltellate (la piccola aveva 9 anni) Uccide la sua bimba e la cognata L'uomo è poi salito su un traliccio dell'alta tensione e una scarica gli ha provocato gravissime ustioni: è morto dopo dieci ore di agonia - La moglie voleva lasciarlo: oggi era prevista la prima udienza per la separazione DAL NOSTRO INVIATO BIELLA — La moglie voleva lasciarlo e lui ha ucciso a coltellate la figlia di nove anni e la cognata. Poi è salito su un traliccio dell'alta tensione e ha tentato di folgorarsi. E' morto dopo dieci ore di agonia, per le ustioni. Stamane avrebbe dovuto presentarsi davanti al giudice, il primo atto per la separazione dalla moglie. Il dramma è accaduto a Tollegno, alle porte di Biella, in via Oberdan 35. Al secondo piano abitava Mario Verde, 38 anni, con la moglie Lucia Milani, di 32, e la loro unica figlia, Monica, che avrebbe compiuto 9 anni il 5 marzo. La bambina frequentava la terza elementare. Era di carattere allegro «sorrideva sempre» dicono i vicini. Forse non sapeva che padre e madre non andavano più d'accordo e stavano per separarsi. E se lo sapeva mascherava bene la sua angoscia. Mario Verde era disoccupato dallo scorso agosto: tornato dalle vacanze aveva presentato la lettere di dimissioni all'azienda dove lavorava come elettricista. La moglie non ha mai saputo il perché. •Forse si sentiva perseguitato — continuano i vicini —. Anche quella è una malattia*. La donna aveva dovuto prendere in mano le redini della casa e si era messa in proprio a confezionare maglie, in un laboratorio di Qaglianico. Usciva il mattino e tornava la sera, il marito si occupava della bambina: andava a prenderla a scuola e le preparava pranzo. Nient'altro. Il resto della giornata lo trascorreva in giro, a cercare lavoro, almeno cosi sembra. La tragedia è maturata ieri tra le 12,30 e le 14. Sembra che Mario Verde sia andato a prendere la bambina a scuola e dopo averle dato da mangiare, l'abbia costretta ad andare a letto, nella sua cameretta. Poi l'uomo ha telefonato alla suocera, Marcella Milani, 55 anni, che abita a Sagliano, via Rosazza 8. «Vieni qui, mi devi fare la valigia. Da domani non abiterò più in questa casa-. In casa di Marcella Milani c'era l'altra sua figlia, Vittorina, 34 anni, sposata all'operaio Mirko Tombacco, 37 anni e madre di Alan, 11 anni. Abitava a Sagliano, via Colletta 7. Era-andata a trovare la madre, cosa che faceva sempre un paio di volte la settimana. « Vado io da Mario — le ha detto — ho l'automobile e me la sbrigo in fretta. Alla messa devo essere a casa.perché Alan torna da scuola*. Ed è partita sulla sua «126». E da quel momento non si sa più nulla di ciò che è successo nell'alloggio di via Oberdan. La polizia suppone che Mario Verde abbia sorpreso la figlioletta nel sonno. Le ha squarciato la gola molto probabilmente con una lama affilata, di quelle che usano i tappezzieri per tagliare la carta. L'arma non è stata trovata. Quando è arrivata Vittorina l'assassino deve averla spinta nella camera della bambina, che è sulla destra, appena si entra nell'alloggio. La donna non deve neppure avere avuto il tempo di lanciare un grido. Se 10 ha fatto, nessuno della casa l'ha udita. Solo 11 vicino di pianerottolo, Guido Forchini, racconta di aver sentito battere contro il murò. «Afa non gridare, altrimenti sarei uscito sul pianerottolo per controllare: Il folle deve averle tappato la bocca con una mano e con l'altra le ha conficcato la lama nella gola. Una, due forse tre volte. Vittorina si è piegata sulle ginocchia ed è poi caduta tra la parete e 11 piede del letto. Non è morta subito, nello spasimo dell'agonia ha tentato di trascinarsi verso la porta. E' stata trovata con le braccia tese, le dita che artigliavano il pavimento. E' spirata verso le 14, sull'ambulanza che la portava all'ospedale di Biella. Secondo la ricostruzione della polizia, l'assassino si è poi lavato da testa a piedi, si è cambiato d'abito e ha scritto una lettera alla moglie. L'informava che aveva ucciso la bambina e sua sorella e che 1 corpi li avrebbe trovati nella camera di Monica. Sulla busta aveva scritto: .Apri questa lettera e vai dai tuoi. Troverai una spiegazione-. Ha chiuso a chiave la camera della bambina e si è tirato dietro la porta dell'alloggio. Tra i battenti ha infilato la lettera. E' salito sulla sua «127» e si è diretto verso Vercelli. Non aveva una meta precisa, voleva farla finita e cercava il luogo adatto. Fra Tronzano e Santhià si è inoltrato in un campo e si è fermato sotto un traliccio dell'alta tensione. Ha raccolto un pezzo di cavo d'acciaiò e ha scalato il pilone. Arrivato in cima ha gettato il cavo sui fili e il suo corpo è stato corso da una fiammata. Non è volato a terra, è rimasto con le gambe impigliato fra le putrelle. Questa drammatica scena è stata vista da un agente della stradale Antonio Fiorentino, che passava in auto. Ha dato l'allarme al carabinieri e all'ambulanza. Mario Verde è stato portato all'ospedale di Vercelli dove ha ricevuto le prime cure e in serata trasferito al Centro Traumatologico di Torino, dove è morto ieri sera, poco dopo le 22. Quando è stato soccorso le sue due vittime erano appena state trovate. Da Marcella Milani, dalla madre di Monica e da un amico, Cesare Desirù, 58 anni. «La starna da letto era chiusa a chiave — ha raccontato l'uomo — L'ho aperta con una pedata. La bambina era sul letto, la zia sul pavimento. Si muoveva ancora Aldo Popaiz Biella. Monica Verde, 9 anni, in una foto dello scorso Natale

Luoghi citati: Biella, Tollegno, Torino, Vercelli