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Ornella Muti veglia dal tetto Statua dell'attrice fra le curiosità architettoniche d'una casa popolare Ornella Muti veglia dal tetto Perplessità a Mappano per il «castello», un complesso edilizio con torri, archi e colonne di sapore medievale - Alla sommità degli edifici l'opera di due scultori veneti: «Un tocco gentile, rappresenta una figura femminile in un momento di letizia» ■ Presto la consegna dei 77 appartamenti (4 miliardi la spesa) Avranno Ornella Muti sul tetto le 77 famiglie che, nelle prossime settimane, cominceranno a occupare gli alloggi popolari costruiti dai Cit (Consorzio intercomunale torinese) al Mappano: alla sommità di una delle tre palazzine che compongono il complesso, ultimato il mese scorso, c'è una statua di marmo bianco di Vicenza alta poco più di 2 metri. E' opera degli scultori veneti Tancredi e Mas trotto che si sono ispirati all'attrice per rappresentare •una figura femminile popolare, in un momento di letizia.. Una statua sul tetto di una palazzina costruita con i fondi per l'edilizia popolare è, per molti versi, una sorpresa Come sono innovativi i criteri che hanno spinto gli architetti torinesi Gian Pietro Zanardl e Ugo Jelmini a progettare un complesso unico nel suo genere. «Un giorno — racconta Zanardl — accompagnai una signora da Grugliasco a Torino: questa donna, parlando di case, si chiedeva perché quelle popolari dovessero essere spesso colorate, ma schematiche e prive di fantasia». Gli architetti hanno tentato strade diverse al Mappano: «Abbiamo pensato di rinverdire, in qualche modo, il passato di questa frazione, che è disgregata dalla dipendenza, da 4 diversi Comuni. Ma non abbiamo trovato nulla. Fino a poche decine di anni fa, al Mappano, non c'erano insediamenti, ma solo paludi.. Cosi si è pensato di creare ex novo un riferimento storico: •Abbiamo optato per un borgo medievale: due torri di nove piani e un corpo centrale di quattro. Salendo si va verso la struttura tipica di un castello: archi, colonne, feritoie e torrioni. Ai piani alti si fa grande uso di mattoni a vista. Sul tetto ci sono falsi ruderi, bracieri, colonne mozzate». E c'è anche Ornella Muti: • Quella donna di marmo vuole essere un elemento di vitalità, inserito nel contesto medievale. Chi meglio di lei, che è attrice popolare, poteva ispirare gli scultori?: Tanto slancio ha dovuto fare i conti con il capitolato d'appalto: «Bisognava stare in un costo massimo di 5S0 mila lire il metro quadrato. E' stato come vincere una scommessa, ma alla fine ci siamo riusciti, anche grazie alla stretta collaborazione dell'impresa Martina di Udine, che ha fatto le opere murarie. Tutto il complesso, 77 alloggi di nove metrature diverse, è costato 4 miliardi: Il cantiere di Mappano fa parte di un piano più ampio: il Cit sta assegnando, in questi giorni, complessivamente 1548 alloggi. Tutti costruiti con criteri innovativi: •La legge 94 del 1982 ci ha dotato di 113 miliardi — spiega il presidente del Consorzio, Giampaolo Zanctta, assessore comunale alla Casa — dandoci un certo respi¬ ro economico. Ne abbiamo approfittato per privilegiare la qualità pensando soprattutto al futuro: queste sono case destinate a durare e che non devono provocare le lamentele degli inquilini, purtroppo non infrequenti in passato nell'edilizia popolare: Un attento controllo dei lavori ha addirittura permesso un risparmio: 'Abbiamo raggranellato, qua e là, qualche miliardo che ci consentirà la costruzione di altri SO alloggi: L'altro giorno, sotto la guida del vicepresidente Franco Roccazzella, i consiglieri del Cit hanno compiuto un giro del cantieri: a Mappano, Orbassano e Caselle si sta già procedendo all'assegnazione degli alloggi e entro due mesi numerosi altri cantieri completeranno i lavori. Ad aprile già 1100 famiglie (quasi tutte sfrattate) avranno un tetto. I commenti favorevoli hanno largamente superato le perplessità di chi, fra i consiglieri, non riusciva a capacitarsi di come, dopo non essere riusciti a costruire case popolari per anni, ora sia addirittura possibile aggiungerci la statua di una bella attrice sul tetto. a. c Archi, colonne, feritoie e falsi ruderi per l'edificio sul cui tetto è stata collocata la statua di Ornella Muti (nel riquadro)