Stadio, corsa contro il tempo

Stadio, corsa contro il tempo Il cantiere è in ritardo, preoccupazione per il Mundial '90 Stadio, corsa contro il tempo La commissione di vigilanza chiede modifiche al progetto dell'Acqua Marcia - Ancora irrisolto il nodo del trasferimento dei nomadi dalla Continassa al nuovo campo - Un'ipotesi d'emergenza: trasloco per duè-tre mesi nella caserma Pugnarli e Sani di corso Vittorio Esiste la possibilità di trasferire 1 nomadi della Continassa, soltanto per 3 o 3 mesi, nell'ex-caserma Pugnarli e Sani, all'angolo tra corso Vittorio Emanuele e corso Ferrucci? Se lo chiede il Comune, che deve consegnare all'impresa costruttrice l'area per lo stadio dei Mondiali, ma non ha ancora pronto il nuovo campo destinato ad accogliere 350 inquilini oggi un po' scomodi, oltre alle loro roulottes e alle case mobile L'ipotesi di sfruttare la caserma vuota (dovrà essere abbattuta per far posto ai nuovi uffici giudiziari) è emersa nei giorni scorsi in Commissione. E' stata valutata con molta attenzione e non ha trovato tutti concordi, tanto che si è deciso di chiedere un parere preventivo al Prefetto. Il sindaco Maria Magnani Nova conferma: *Si era già parlato dello spostamento, poi l'idea era tramontata. Ora ne discutiamo con la Prefettura*. A favore della caserma giocano molti fattori: è disponibile subito, è già servita di acqua, energia elettrica, servizi igienici; è recintata e non teme eventuali danni, poiché dovrà essere abbattuta. A suo sfavore, c'è da mettere in preventivo il riflesso sulla costruzione del nuovo palazzo di Giustizia, il giudizio degli abitanti della zona e, non ultimo, il parere dei nomadi: molti, a dispetto del nome, non sarebbero disposti a traslocare due volte in pochi mesi. L'assessore allo Sport. Lorenzo Matteoli. che ha diretta competenza in materia, precisa con molta chiarezza che l'idea di spostare per qualche mese i nomadi in caserma non è ancora ufficiale: «Non esiste neppure una proposta concreta: sarebbe soltanto una soluzione d'emergenza, da valutare insieme con molte altre. Si tratta di trovare la più adatta, fra le aree libere a disposizione del Comune*. n problema del nuovo campo-nomadi è, comunque, aperto anche se un importante passo avanti è stato compiuto: -Abbiamo appena appaltato i lavori, per circa 2 miliardi, all'impresa CcpU, dice Matteoli. Il cantiere si potrà, quindi, aprire in gran fretta tra la Stura e la tangenziale, ma sarà pronto soltanto fra 2-3 mesi. Nel frat¬ tempo, l'Acqua Marcia dovrà cominciare i lavori alla Continassa, muovere liberamente macchine e materiali e, soprattutto, non perdere altro tempo, se si vorranno rispettare i tempi di costruzione e i costi previsti. I molti trabocchetti nascosti intorno allo stadio dei Mondiali hanno già provocato ritardi di mesi: prima le polemiche legate alla scelta dell'area, al concorso dei progettisti, alle scelte della commissione comunale, ai ricorsi di due •sconfitti» (Recchi e Borìni), poi le osservazioni della severa commissione di vigilanza che ha dato pareri favorevoli al pro¬ getto Acqua Marcia, ma ha anche elencato una lunga serie di modifiche da apportare: lo stadio è considerato un locale di pubblico spettacolo e deve sottostare a precise norme di sicurezza. Il Comune e l'impresa costruttrice sono a un bivio: o accettano tutte le prescrizioni, oppure chiedono eccezioni e deroghe a! ministero. Nel primo caso salgono immediatamente i costi di realizzazione. Nel secondo risparmiano sulle installazioni, ma perdono altri mesi preziosi e finiscono per cadere dalla padella nella brace. Il tempo, in questo caso, è più che mai denaro: un ritardo, da parte del Comune, nella consegna dell'area della Continassa può provocare una penale di miliardi a suo carico. Il ritardo dell'impresa nella consegna dello stadio può mandare a monte i piani del Col (11 comitato organizzatore dei Mondiali), che ha chiesto lo stadio disponibile a novembre '89, In tempo per il sorteggio e per il collaudo pratico del campionato.' In queste condizioni, un altro intoppo potrebbe avere conseguenze drammatiche. L'Acqua Marcia ha confermato che i sondaggi eseguiti sul terreno prima di passare ai-calcoli esecutivi non hanno rivelato particolari problemi: «La falda d'acqua è a 15 metri di profondità e dovrebbe salire, al massimo, di SO centimetri in caso di piogge abbondanti. Le macchine sonò pronte a partire, basta che l'area di cantiere sia libera*. I Mondiali '90, a questo punto, sono più che mai legati alla disponibilità di quei 100 mila metri quadri di estrema periferia adiacenti il quartiere Vallette. Il Comune deve liberarli in fretta dai vivai del servizio Giardini e Alberate («Ma non è un problema*, assicura l'assessore competente, Marziano Marzano), oltre che dal campo-nomadi. La soluzione ideale non c'è: anche il trasferimento provvisorio in un parco periferico come la Pellerina avrebbe degli svantaggi, perché sarebbe, comunque, necessario allestire impianti e poi smantellarli. Un'indicazione più precisa è attesa nelle prossime ore, con la risposta del Prefetto. Bruno Gianotti Alla «Continassa», finora, sono stati eseguiti soltanto i sondaggi del terreno

Persone citate: Bruno Gianotti Alla, Giardini, L'acqua Marcia, Lorenzo Matteoli, Maria Magnani Nova, Marziano Marzano, Matteoli, Recchi, Sani