Scandalo tangenti a Venezia Arrestato il segretario psdi

Scandalo tangenti a Venezia Arrestato il segretario psdi Inchiesta sulla «licenza facile» per un supermercato Scandalo tangenti a Venezia Arrestato il segretario psdi L'accusa è di reticenza • Ha consegnato il denaro a un'compagno di partito? VENEZIA — Il segretario comunale del psdi di Venezìa, Carlo Favaretto, è stato arrestato per disposizione del sostituto procuratore della Repubblica, Ivano Nelson Salvarani, nell'ambito dell'inchiesta su una tangente di alcuni milioni che sarebbe stata pagata da un commerciante di Mestre per ottenere una licenza. L'accusa per Favaretto è di reticenza. Il commerciante che avrebbe pagato la «bustarella» è Angelo Sinìgaglia che già fu uno dei principali testimoni d'accusa per il primo «scandalo tangenti» veneziano del 1986. Quell'inchiesta portò all'arresto e alla condanna di esponenti di vari partiti, ma la sentenza fu poi annullata. Favaretto, funzionario dell'Usi 36 di Mestre, era stato interrogato una prima volta la sera del 15 febbraio scorso e una seconda il giorno successivo, dopo aver trascorso la notte in cella di sicurezza. Il colloquio ha ri¬ guardato, a quanto si è appreso, uno o più assegni che Sinigaglia avrebbe consegnato all'esponente socialdemocratico per ottenere la licenza per un supermercato di abbigliamento a Mestre. Il negozio, il «Magic», fu successivamente aperto e falli quattro anni fa, contemporaneamente a un altro emporio di cui era titolare Sinigaglia. Le affermazioni del commerciante sarebbero confermate anche da altre testimonianze e da indagini compiute dai carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria. Dagli accertamenti sarebbe emerso, inoltre, che Favaretto avrebbe consegnato a sua volta 11 denaro a un compagno di partito. Il segretario del psdi, durante i colloqui con il dottor Salvarani, avrebbe però continuato a negare questa circostanza. Il magistrato ha allora emesso l'ordine di cattura. Altri esponenti socialdemocratici sono stati interes¬ sati in vario modo e in tempi assai recenti a un'altra inchiesta su presunte tangenti, quella che ha portato in carcere l'assessore democristiano ai Lavori pubblici della Campania, Armando De Rosa. Nell'ambito di quella vicenda giudiziaria — relativa, in particolare, all'attività dell'impresa edile «Vittadello» di Limena, in provincia di Padova — era stato arrestato un imprenditore socialdemocratico di Chioggia, Salvatore Tiozzo, ora agli arresti domiciliari; comunicazioni giudiziarie erano state inoltre inviate al presidente dell'Inali, Alberto Tomassinl, consigliere comunale di Venezia e membro della segreteria nazionale del partito, e all'assessore ai Lavori Pubblici della Regione Veneto, Pierantonio Beicaro. Quanto al testimone d'accusa dell'ultima inchiesta sulle tangenti, è a sua volta imputato in un altro procedimento per irregolarità fiscali. Gigi Bevilacqua

Luoghi citati: Campania, Chioggia, Limena, Padova, Venezia