E De Benedetti compra l'Europroust

E De Benedetti compra l'Europroust F. & L. spiegano i complessi segreti della letteratura in Bo E De Benedetti compra l'Europroust Bisogna prepararsi, il gran giorno si avvicina. Nelle case editrici, alla Fiera del Libro di Francoforte, nelle agenzie letterarie, negli uffici legali specializzati in diritto d'autore, nel lessico delle pagine culturali, già da tempo se ne sono colti i chiarissimi sintomi e molti lo danno ormai per certo, per evoluzionisticamente naturale: l'ingresso in Borsa della letteratura è solo questione di tempo. Non si può credere infatti che i grandi finanzieri internazionali trascurino ancora a lungo questo ghiotto e prestigioso mercato, mentre è fin troppo facile immaginare in qual modo la loro fantasia, astuzia, irruenza, spregiudicatezza sapranno approfittare dell'immenso ventaglio combinatorio offerto dai cataloghi editoriali. Chi comincerà? Ovviamente De Benedetti. Il quale annuncia da Parigi di aver costituito la Europroust. una finanziaria che si è già assicurata il 7,8% della Simenon svizzera, il 6,25% della Saul Bellow Estate, il 4% della Ken Follett Corp. e il 12,75% della Ciarda Marquez Trading Company. E l'Italia? All'intervistatore di «Panorama», l'Ingegnere risponde che il suo gruppo non intende operare nel nostro Paese per non stravolgere delicati equilibrii critici faticosamente stabilitisi dopo le gravissime crisi degli Anni Sessanta, Settanta e primi Ottanta «Si, è vero — ammette con un soniso —; la Cir, attraverso la sua partecipazione nelle Generali, si troverà quanto prima a detenere una quota di minoranza nella Ceronetti S.S. (Società Semplice), circa l't%. Ma non mi sembra assolutamente il caso di parlare di incursioni o scalate. E* un'acquisizione più che altro simbolica, se vogliamo sentimentale, e in un certo senso doverosa, trattandosi di un'azienda che ha avuto, come me, un esordio torinese». Ma la smentita dell'Ingegnere non convince tutti e allarma qualcuno. Corrono voci incontrollate, di evidente origine speculativa, su valori in presunto rialzo, in supposto calo: si continua a ripetere che la Bassanim e la Olémoravia sono sottocapitalizzate, si parla di un crescente interesse del gruppo Zanussi-Electrolux per la Alberoni Vacuum, si esaltano le plusvalenze latenti della Arbasinian Cosmopolita^ del Credito Manganelliano, si mormora di un consistente rastrellamento di Busi ordinarie e privilegiate. La Consob decide di vederci chiaro e convoca separatamente Asor Rosa e Citati, interrogandoli per otto ore ma ricavandone soltanto una ambigua dichiarazione circa il piano di riassetto della Gadda Engineering e reticenti precisazioni sui contatti tra la Padania Bertolucci e il gruppo Femizzi. L'indomani scoppia la bomba Berlusconi ha dato vita alla Manzoninvest, che ha già proceduto all'acquisto del 9% della Ecoplastic, del 13% della Harold Robbins Uh. (Unlimited), del 4% della Bevilacqua Lt. (Limited) e del 100% della Raboni Vlt. (Very Limited). La caccia all'Autore è aperta e spuntano come funghi nuove finanziarie molto agguerrite che animano la corbeille. La Dantefund riesce a strappare il 15,87% della Sanguinety Oil Company alla Foscolgest, che d'altra parte, dopo febbrili transazioni notturne con la Svevorend, ottiene la quota di controllo della Ginzburg General, già per il 21,36% di proprietà della Montalcash, che a sua volta mira a garantirsi il pacchetto di maggioranza della Biagi B.B. (Big Business). Per bocca del suo amministratore delegato, il gruppo Fiat si dichiara estraneo a tali convulse operazioni. «Le nostre dimensioni — spiega Cesare Romiti al Tg2 — c'impongono di guardare al di là delle Alpi, ai poeti d'avanguardia tirolesi, ai giovani sperimentalisu' giapponesi e, sul lungo periodo, anche birmani. Dobbiamo prepararci al futuro nell'ottica di una letteratura di scala, che sarà inevitabilmente dominata da una sorta di multilinguismo inter¬ lineare completamente automatizzato, sul modello del nostro stabilimento di Termoli». Verrà infine il momento della chiarificazione ultima, con una strabiliante collazione concepita e diretta ancora una volta (ma l'assessore alla Cultura di Giuncarico l'aveva previsto) dal pirotecnico Ingegnere. Grazie a un vertiginoso gioco di partecipazioni incrociate egli sarà in grado di annunciare l'uscita simultanea in tutto il mondo dc« p/ui > libro rigorosamer bersisfico; prefazione al 65'- c i». bio r al 35% di De Cresi et .o, incipit di Calvino, e poi quindi» righe e mezzo di Jaekie Collins, tre di Sciascia, trentasei di Wilbur Smith, cinque di Zanzotto, nove di Louis L'Amour, diciotto di Borges, ventitré di Kundera, un'intera pagina di Barbara Cartland, due a capo della Fallaci, una virgola di Fortini; e così via, verso una planetaria holding della letteratura sotto il segno dell'orso e del toro. Carie Frutterò Franco Lucentinl

Luoghi citati: Francoforte, Giuncarico, Italia, Parigi, Termoli