«Sì ho ammazzato le mie nonne»

«Sì, ho ammazzato le mie nonne» Il drogato di Roma confessa: «L'astinenza mi trasforma in belva» «Sì, ho ammazzato le mie nonne» dalla redazione romana ROMA — Il sospetto è diventato certezza, una certezza da brivido: il giovane tossicodipendente romano Andrea Salvatori ha ammesso di aver ucciso anche la nonna paterna, dopo aver confessato l'omicidio di quella materna. Due cosi orrendi delitti per sottrarre alle anziane donne 1 loro risparmi e comprarsi qualche dose di eroina Toccherà al sociologi e forse ai medici psichiatrici stabilire se il ragazzo meriti pietà e comprensione; sta di fatto che, per il momento, è la giustizia ad occuparsi del caso ed il sostituto procuratore della Repubblica Maria Teresa Saragnano non ha i^rdiitQ._iempo, Recando, contro il giovane,un secondo ordine di' cattura col' quale gli contesta anche l'uccisione della nonna materna Maria Luisa Rocchi. •E' un caso che non ha precedenti nella storia giudiziaria italiana*, è stato l'unico commento strappato alla dottoressa Saragnano all'uscita dal carcere di Rebibbia dove aveva appena finito di interrogare il giovane tossicodipendente. Nell'ammet- tere il secondo omicidio, Andrea Salvatori ha parlato con lucidità, quasi con freddezza, anche se più volte ha manifestato pentimento per quello che ha fatto. Non ha neppure tentato di scaricare la responsabilità di ciò che è accaduto su quella che. lui stesso, ha definito la «schiavitù della droga». •Ho cominciato a far uso di stupefacenti — ha detto — quand'ero ancora un ragazzino. Ho cominciato con sostanze leggere per poi passare a quelle pesanti. Erano le crisi di astinenza a trasformarmi in un folle, in una belva*. Andrea, che ha appena compiuto 21 anni, è stato ricoverato più volte in centri jpérH recupero ^ei drogati, tra cui-quello diretto dà don Picchi. Ma tutto è stato inutile. •Forse — ha osservato l'aw. Luigi Ligotti che difende il ragazzo con l'i collega Giannantonio Mingheìli — a far precipitare sempre più il giovane nell'abisso della droga è stata anche una infelice situazione familiare. I genitori erano separati da tempo, il padre Fabrizio, è un modesto garzone di ma¬ celleria; pochi mesi fa Andrea aveva perduto una sorella stroncata ancor giovanissima da un tumore. Sì. certo di primo acchitto, i suoi delitti suscitano sdegno e raccapriccio, ma la colpa di quanto è accaduto deve ricadere esclusivamente su di lui?.. Maria Luisa Rocchi, la nonna materna, fu trovata morta nella sua abitazione il 21 novembre scorso. Era stesa vicino all'ingresso della cucina; il iocale era in parte bruciato da un incendio; il corpo presentava tagli al polsi e uno squarcio sotto un orecchio provocato da un coltello di cucina che era rimasto conficcato nel collo. I medici l^gaU confermarono l'ipotesi del suicidio: ii fatto che la nipote con cui conviveva (era la sorella del l'assassino) fosse morta di cancro, lasciandola sola, poteva aver sconvolto la sua mente. II caso è stato riaperto dopo che Andrea Salvatori ha confessato l'omicidio della nonna paterna Maria De Filippi, che risale al 5 febbraio. Troppe analogie tra i due eventi hanno finito per met¬ tere alle corde il tossicodipendente. E, poi. la sua giovane fidanzata. Maria Pia Serra, anche lei tossicodipendente, qualcosa aveva intuito. Dal novembre scorso Andrea non era più lui. Era intrattabile e, soprattutto, dopo la morte della nonna paterna, le aveva confidato di aver trovato un po' di soldi, ma senza riuscire a convincerla sulla provenienza di quel danaro che consegnava ai loro abituali fornitori di eroina La sorte di Andrea, a questo punto, appare segnata. Eppure i genitori, ai quali il ragazzo ha ucciso le madri, hanno saputo mostrare una grande forza d'animo. Non si sono arresi «^seppure di- 1 strutti da un'esperienza che ìia dell'incredibile, hanno scelto la strada più Tica per un padre e per ui. .adre. -Quel ragazzo noi* su quello che ha fatto..., è pur sempre nostro figlio..., avremmo forse potuto abbandonarlo?'. Cosi, hanno affidato a due notissimi penalisti il compito di assisterlo, di combattere fino in fondo una battaglia difficilissima.

Persone citate: Andrea Salvatori, Giannantonio Mingheìli, Luigi Ligotti, Maria De Filippi, Maria Luisa Rocchi, Maria Teresa Saragnano, Tica

Luoghi citati: Roma