Un patto anti-Fisco

Un patto anti-Fisco LO ha proposto Lucchini a Cgil, Cisl e Uil Un patto anti-Fisco Il leader degli industriali: se diamo 100 lire ai lavoratori ne dobbiamo versare altrettante allo Stato - «Così si strozza la contrattazione sindacale» ROMA — Dna -.santa alleanza» tira, imprenditori e lavoratori coi. tre il fisco màngla-stipondi c manciaprofitti. La prepone il presidente delia' Confindustria. Luigi Lucchini, in un'intervista al settimanale l'Espresso. L'invito e stato accolto senza grandi entusiasmi da Cgil. Cisl e Uil, scettiche sulla possibilità e sulla convenienza di questo «patto». Quello del fisco è un tema pàrticolamente caro al leader degli imprenditori privati, al pari della richiesta di un governo forte. «Credo che sia venuto il momento per la Confindustria e per Cgil, Cisl e Uil — sostiene Lucchini — di fare fronte unità nei confronti dello Stato per affrontare almeno uno dei grandi temi sul tappeto: la questione fiscale. Inflazione e fiscal drag colpiscono sia i salari dei lavoratori che le imprese: se noi diamo centomila lire nette ai lavoratori, ne dobbiamo versare duecentomila e le centomila in più vanno allo Stato. Non si potranno fare contrattazioni sindacali se il beneficiario continuerà ad essere per metà il fisco». Tanto più, aggiunge il presidente degli industriali, che ^mentre imprese e lavoratori pagano le tasse, gli evasori vivono indisturbati. Lingiustizia fiscale nel nostro Paese è molto forte e tutti noi, pagando le tasse o comprando Bot, sosteniamo uno Stato che ci offre pessimi servizi. Ecco che cosa propongo ai sindacati: visto che abl amo interessi comuni su grandi temi, combattiamo insieme queste battaglie-. Lucchini, però, non indica come dovrebbe operare qoosia «alleanza» affinchè* possa tradursi in qualcosa di concreto e non finisca p-?r risolversi in una sterile e accademica protesta fiscale. E sta forse qui il limite di una proposta sulla quale, comunqUCCtSirifladati sembrane/«31s£oYHtiBM£ discutere. Per il: segretario generale della Uil, Giorgio Benvenuto, è già importante che la Confindustria -abbia aperto gli occhi, rendendosi finalmente conto che il vero problema non è costituito dai salari netti, ma da tutti i balzelli che gravano sul lavoratore c dal. "-. ^sxone fiscale, Le Hit è da sempre disponibile a q-esto confronto e si augura che sia possibile avviare con Cgil, Cisl e Confindustria una vertenza con il governo su questi temi-. A giudizio di Benvenuto è proprio questo il problema numero uno da porre alle forze politiche mentre si discute del dopo Goria. -Noi della Uil siamo convinti che non è più possibile andare avanti in una situazione nella quale, contrattando il salario, si finisce col pagare una tangente ad un sistema fiscale e parafiscale profondamente ingiusto». Benvenuto non crede. ad un'alleanza corporativa, ma ritiebne possibile arrivare ad un atteggiamento comune sulla trasparenza fiscale. Disponibilità ad aprire 11 confronto anche da parte della Cgil. «L'importante — dice il segretario confederale Giuliano Cazzola — è parlarsi. Strada facendo si vedrà se è possibile intendersi solo su singoli aspetti o se invece si potrà realizzare un accordo . più ampio. Lucchini va preso in parola, in quanto il sindacato ha tutto l'interesse ad allargare su questa importante partita del Fisco e del parafisco le convergenze-. Ma la Cgil non nasconde le sue perplessità sulla realizzazione di un «fronte unico», in quanto è difficilmente ipotizzabile una sorta di patto contro le tasse. 'Sul sistema fiscale occorre invece individuare nuove aree sociali d'impostazione e nuovi sl.rumenti di prelievo, sperimentandoli ad esempio sul valore aggiunto-. E qui la Cgil ritorna sulla tassazione delle rendite finanziarie, un provvedimento che però risulta poco gradito agli imprenditori. Più prudente Eraldo Crea, numero due della Cisl: «Con la Confindustria sono certamente possibili alcune convergente sulla riforma dell'Irpef e della contribuzione sociale, mentre ho molti dubbi che lo stesso possa avvenire sulla tassazione delle rendite finanziarie e del patrimoni immobiliari e queste convergenze non vanno enfatizzate-. Stesso discorso sul versante dell'evasione e dell'elusione fiscale. Lucchini, avverte la Cisl, non può Illudersi di dirottare la tensione del sindacato sul versante fisco, attenuando cosi i forti contrasti sulle questioni salariali e 1 contratti. e. p.

Persone citate: Eraldo Crea, Giorgio Benvenuto, Giuliano Cazzola, Goria, Lucchini, Luigi Lucchini

Luoghi citati: Roma