Einaudi, nuova maggioranza

Einaudi, nuova maggioranza Accornero parla di editoria e presenta la «Fornara» che torna in Borsa Einaudi, nuova maggioranza E' formata da Seddam, Bruno Mondadori, Electa - Ma le Messaggerie si oppongono: il 23 prima udienza in tribunale - Anche la Unipol contro il cambiamento di assetto MILANO — n commercialista Guido Accornero si presenta. «Finora sono stato fedele alla mia torinesità, ho sempre adottato la tecnica del silenzio fin da quando a 28 anni ero amministratore delegato della Castor-. Ora, invece, ha deciso di abbandonare il tradizionale riserbo e di spiegare al pubblico le dimensioni della sua creatura: la Fornara, holding con partecipazioni industriali e finanziarie, che dal 16 febbraio tornerà alla quotazione presso la Borsa di Torino. Accornero conferma che la Seddam (controllata al 60% dalla Fornara e al 40% dall'Electa/Bruno Mondadori), a cui fa capo il 33% dell'Einaudi, si fonderà nella Gm (il cui capitale è diviso pariteticamente tra Electa, B. Mondadori e Messaggerie) che, a sua volta, detiene un altro 33% della casa editrice torinese. Conclusione: dopo la fusione la Nuova Gm avrà la maggioranza assoluta (il 66%) dell'Einaudi mentre la quota residua resterà in mano all'Unipol. La maggioranza della Nuova Gm (53,2%) sarà invece in mano alla Electa/Bruno Mondadori, la Fornara avrà il 30% e le Messaggerie il 16,6%. Tutto liscio? Niente affatto: anche Accornero ammette che «non c'è un consenso generale-. In effetti la fusione tra Seddam e Gm, cioè l due terzi del capitale Einaudi, modifica sostanzialmente la struttura azionaria della casa editrice, stravolgendo nei fatti l'intesa paritetica originaria. La questione della fusione tra Seddam e Gm arriverà comunque in tribunale il prossimo 23 febbraio. Le Messaggerie Italiane, infatti, azionista alla pari con Electa. e Bruno Mondadori nella Gm, ha impugnato la delibera dell'assemblea straordinaria e ordinaria della Gm del 19 ottobre scorso. In quell'occasione furono approvate alcune operazioni (riduzione e aumento di capitale, trasformazione in società per azioni, nuovo statuto e nomina del collegio sindacale), col votp contrario delle Messaggerie. Il caso Einaudi quindi si riapre e rischia di scoppiare soprattutto se, com'è probabile, scenderà in campo anche l'Unlpol contro la fusione GmSeddam. La ristrutturazione dell'Einaudi ha determinato la riduzione del numero dei dipendenti da 280 a 170 e il fatturato '87 è stato di 48 miliardi. Per quanto riguarda la Fornara, sospesa dal listino dall'84, l'esercizio '87 si è chiuso con un fatturato consolidato di 685 miliardi (624 nell'86), un utile netto di 40 miliardi e un cash flow di 62 miliardi. Il capitale della società è attualmente controllato per l'84,2% da un sindacato di blocco (Ferriere di Domegllara, Slge, Sogein, Cameli, Sandretto) e il residuo 15,8% rappresenta il flottante, suddiviso tra circa 1600 azionisti. -Nell'attuale fase di Borsa — secondo il presidente — sarebbe dannoso e inutile cercare di allargare il flottante offrendo nuove azioni al pubblico. Abbiamo comunque chiesto l'estensione della quotazione a Milano-. Parlando dell'ingresso nel l'Ipsoa, Accornero richiama motivi personali e sentimen tali («Mi ricordo gli insegnamenti di Adriano Olivetti.) ma aggiunge di aver deciso di uscirne, con profitto, per -problemi interni e perché rischiavo di non avere una posizione significativa-. Rinaldo Gianola

Luoghi citati: Borsa, Milano, Torino