Atene, guerra per la nave

Atene, guerra per la nave Atene, guerra per la nave Gli armatori si defilano - Radio Gerusalemme: «Questo viaggio può finire in tragedia» Mobilitati anche ! «servisi» dello Stato ebraico - In grave imbarazzo il governo ellenico NOSTRO SERVIZIO ATENE — .Vi chiedo di pazientare ancora trentasei ore, poi partiremo» dice Fu ad Al Bltar alla calca impaziente di giornalisti, fotografi e operatori televisivi che, provenienti da tutto il mondo, affollano da martedì scorso alcuni grandi alberghi di Atene, n responsabile della rappresentanza diplomatica dell'Olp parlava all'ennesima conferenza stampa convocata da quando è di dominio pubblico l'iniziativa di riportare a casa una parte del palestinesi espulsi dalle loi terre fin dal 1967. cioè dalla guerra del sei giorni. Quando se ne ebbe 11 primo annuncio, circa una settimana fa, l'impresa sembrava meditata e organizzata abbastanza capillarmente, con raduno dei proscritti au Atene, l'annunciato noleggio di una nave disposta a far rotta per Haifa. l'adesione di delegazioni di sostenitori provenienti da vari Paesi e, infine, l'opzione politica. Questa era stata fornicata da Bassam Abu Shan ■. consigliere stampa di Arafat: il tentativo di tornare alla terra natia, 11 «viaggio della pace» come lo chiamano gli organizzatori, si poneva sotto l'egida di una risoluzione unanime presa un mese e mezzo fa dal Consiglio di sicurezza Onu. Troppo ottimisti? Cosi si direbbe, in base ai continui rinvìi che da martedì in poi, cioè dalla prima data fissata per la partenza, hanno Incominciato a mettere a prova 1 nervi e la pazienza dei giornalisti, del delegati nonché dei profughi protagonisti dell'avventura. SI parla di 400 passeggeri In tutta fra cui «25 artisti e scrittori* e «personalità di spicco*: finora però, nell'alternanza di annunci e smentite, sono pochi 1 nomi certi. Tra gli aspiranti figurano tre ecclesiastici: mons Hllarion Capucci, ex vescovo melchlta di Gerusalemme, Elia Khouri, vescovo palestinese di Amman e Jacques Gaillot, vescovo di Evreux, In Francia. La delegazione Italiana giunta ad Atene per esprimere solidarietà al popolo palestinese comprende fra gli altri Raniero La Valle, deputato della sinistra indipendente, e 11 presidente del Consiglio regionale campano. Aniello De Chiara (psl). La strada del ritorno si è dimostrata irta di ostacoli e di contrattempi forse non preventivati dagli ideatori. C'è stata dapprima la defezione delia «Silver Paloma». la nave originariamente destinata a compiere 11 viaggio, con 1 proprietari Intimoriti da effetti controproducenti sul futuro delle loro crociere Poi sono cominciate le pressioni diplomatiche sul greci. Invitati da Shlmon Peres a non autorizzare la partenza del palestinesi da un porto ellenico. Il primo ministro Yitzak Shamlr ha anzi dichiarato che un «viaggio del ritorno» con imbarco ad Atene sarebbe stato ritenuto un atto ostile contro Israele. Le autorità israeliane hanno fatto sapere che impediranno alla nave d'entrare nelle loro acque terri¬ toriali. Radio Gerusalemme ipotizzava Ieri che potrebbe finire in tragedia l'avventura della «nave del ritorno», aggiungendo rhe questa prospettiva è stata presentata a .vari Paesi europei* perché convincano l'Olp a rinunciare all'operazione. Da parte sua, 11 ministro degli Esteri di Gerusalemme, Peres, ha definito 1 passeggeri «un carico di propaganda per l'Olp*. mentre il presidente Herzog parla di « trucchi pubblicitari*. D. portavoce del governo greco ha più volte ribadito che «non esiste legge che consenta di non far salpare una nave adempiente alle norme del codice marittimo*, facendo rilevare inoltre che nessun rappresentante dello Stato greco prenderà parte all'operazione osteggiata. •Ma queste pressioni non sono che la parte emergente della guerra dichiarata da Israele a questa missione pacifica* ha detto ieri Bassam Abu Sharif. Secondo il consigliere di Arafat, 1 servizi israeliani sarebbero impe¬ gnati in una serie di operazioni occulte per togliere ogni possibile supporto al progetto dei palestinesi. Armatori e comandanti greci verrebbero sistematicamente intimoriti con minacce alla loro vita e a quella del familiari. In questi ultimi giorni di febbrili contrattazioni già quattro compagnie di navigazione avrebbero declinato l'offerta. Nonostante 1 contrattemi pi, 1 rappresentanti dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina hanno tuttavia ribadito anche oggi che «la nave a disposizione esiste; il ritardo è dovuto soltanto a dettagli nell'allestimento*. Questo ottimismo contrasta con una dichiarazione dubitativa resa dal ministro della Marina mercantile, Evanghelos Jannopulos. Ai giornalisti che lo interrogavano Ieri mattina, si è limitato a dire di non essere a conoscenza di navi In partenza per Haifa in giornata. Mirtas Minassian