Cutugno: «Grazie Domenica in» di Marinella Venegoni

Cutugno «Grazie, Domenica in» Incontro con il cantautore che sarà uno dei personaggi dominanti di Sanremo Cutugno «Grazie, Domenica in» Dice: «La trasmissione di Banfi mi ha trasformato in un uomo nuovo» - «Prima la fifa mi paralizzava e mi rendeva antipatico» - Ai Festival interpreterà «Emozioni», una canzone inaspettata - Due suoi pezzi per Fiordaliso e Califano DAL NOSTRO INVIATO MILANO — •Lasciatemi cantare/ con la chitarra in mano/ lasciatemi cantare/ sono un italiano»: Toto Cutugno, l'uomo che aveva scritto per Sanremo questa canzone che ha fatto 11 giro del mondo, e provocato In patria Ironie pesanti e mugugni, ha sempre avuto dai media un'attenzione sospettosa. Un po' per le canzonette troppo facili, fatte per appiccicarsi alle .orecchie con la complicità dei buoni sentimenti, come Figli dell'anno scorso. E un po',,anche, a causa della sua espressione tetra, del suo continuo àv-. ventarsi sugli interlocutori durante i dibattiti, prevalentemente festivalier-televislvì. Beh, ora Cutugno dice di esser cambiato, di sentirsi un uomo nuovo. Il merito, spiega, va a Domenica In.., che lo ha sbloccato, reso meno cespuglioso: «Mi ci voleva. Entro nelle case per quello che sono, con le mie timideste, le mie incertezze. Mi sono tolto una parte di me che odiavo. La fifa mi bloccava, avevo sempre quella faccia brutta e antipatica, credevo che tutti ce l'avessero con me. Chiamandomi, Boncompagni ha fatto la cosa pili bella della mia vita. Ora riesco anche a prendermi in piro.. Parla con tenerezza di Banfi, delle ragazze pori pon: «Lino è un grande professionista, ci capiamo ailistante. Emi ha aiutato anche conoscere 240 ragazze giovani, i loro problemi nella vita di ogni giorno»; ricorda la paura paralizzante che lo aveva bloccato in ospedale e gli aveva fatto rinviare il debutto in tv. Adesso, invece, sta già esaminando proposte per quando finirà Domenica In... Che sia cambiato, lo si capisce subita I cantanti perscaramanzia non lo fanno, ma Cutugno si mette al pianoforte e ti suona e canta la canzone che porterà al Festival. Prima,, ne racconta l'atmosfera: -Io sono a letto con la mia donna. E' notte, e sto pensando a quello che lei è stata per me nella vita. E poi penso alle emozioni, alle delusioni, provo per lei una gran tenerezza: Ed ecco, a gola spiegata. Emozioni. Ti¬ tolo forse definitivo. SI capisce subito che Domenica In.. gli è servita pia di un lettino psicanalitico: il brano si apre con un ricco fraseggio, si dipana disteso in un crescendo ai voce e armonia, con lunghe volute suonate; non c'è niente che ricordi il Cutugno cui siamo abituati. Alla fine gU batti le mani: la canzone è bella e non banale, romantica e piana, soprattutto inaspettata. Magari è già lui l'uomo del Sanremo '88. mNon sono un ipocrita, sento che posso far bene. Ho scritto una bella canzone, senza l)luff. Avrò fifa, come sempre, ma meno tempo per pensarci, perché cantare Emozioni è impegnativo». Si scopre il motivò per cui la musica è tanto piena di saliscendi vocali: «Quest'anno a Sanremo non ci volevo proprio andare. Avevo scritto il brano per quell'animale da palcoscenico che è Fausto Leali. Quando si è liberato, ho detto: allora ci vado e la canto io- (sul volto dei Buoi discografici, che ascoltano, si dipinge l'espressione: «Ci è andata bene»). «Si è liberata» significa che 1 due vecchi amici, complici l'armo scorso nel successo di «/o amo*, hanno litigato; la faccenda pare superata, e ora Cutu gno parla di Leali come si parla di una fidanzata: «Siamo due bambini stupidi; c'è stato un disaccordo professionale, nessuno si è messo in mezzo per fard fare subito la pace. Ma poi ci siamo parlati e capiti, non voglio perdere la sua amicizia». Cutugno ha 44 anni portati benissimo, una moglie di cui parla, dopo vent'anni di matrimonio, con grande tenerezza. Ma adesso che si sente un uomo nuovo, farebbe per caso una specie di autocritica sulle canzoni che ha scritto in passato, specie le più discusse? «Ben, si. Nel momento in cui le ho scritte ero convintissimo, le ho portate a Sanremo con entusiasmo. Poi, è come se ti vedessi in tv vent'anni dopo: che buffo, che capelli, che vestiti. Oggi, forse, le scriverei in modo diverso». Da sempre, Cutugno è l'autore più prolifico di Sanremo. Anche quest'anno sarà presente con tre canzoni: la sua, una scritta in coppia con Califano («Xo nelle strade di quartiere») e un'altra ancora, tutta sua, fatta per Fiordaliso, di cui si sta attivamente occupando. Come mai? » Perché è un Fausto Leali in gonnella, tutto ciò che somiglia a lui mi affascina. Le ho fatto una canzone impégnatissirna, Per noi». Ma com'è che lei scrive a ciclo continuo? •Perché ho cominciato tardi. Mi hanno capito solo a trentanni suonati; il serbatoio è pieno, lo spirito e la voglia san quelli di un giovane. Come certi pugili, che vincono in ritardo». Marinella Venegoni T Ct Qt' S i l Toro Cutugno: «Quest'anno a Sanremo non ci volevo proprio andare. Poi ho cambiato idea»

Luoghi citati: Milano, Sanremo