Frana un cantiere ad Ischia tre morti

Frana un cantiere ad Ischia, tre morti Sepolti due operai e un passante, arrestati i titolari dell'impresa di costruzioni Frana un cantiere ad Ischia, tre morti E' crollato un muro di contenimento - Altri tre ranovali della ditta che sta realizzando un nuovo tratto della rete fognaria si erano appena allontanati riali ca a Fra gli accusati di omicidio colposo anche un assessore comunale NAPOLI — Un rumore sordo è il segnale della tragedia: una valanga di terra rompe il muro di contenimento, i mattoni schizzano via; la frana travolge due operai ed un anziano commerciante che era 11 soltanto per curiosare. Un'altra giornata di lutto in un cantiere. Il bilancio dell'incidente avvenuto ieri a Porlo Ischia, uno dei cinque comuni dell'isola, è di tre morti Nel crollo hanno perso la vita Giuseppe Calise, 30 anni, sposato e padre di un bambino, Raffaele Liccardl, 42 anni, anch'egli sposato, due figli, e Vito Antonio Polito, 70 anni, proprietario di una concessionaria della «Renault» che si trova a poche centinaia di metri dal luogo della sciagura. Per la magistratura non si è trattato di una faU». '.. il pretore di Ischia, Mari > Pa rente, ha emesso tre mandati* provvisori di arresto nei confronti dèi titolari della piccola impresa locale che sta realizzando per conto del Comune un tratto della nuova rete fognaria. Per Francesco Ambrosino, 63 anni, ed i figli Paolo, di 26 anni (assessore comunale de a Fono), e Nicola, di 34 anni, l'accusa è di omicidio colposo. A lavorare lungo ia statale che collega Fono alla vicina frazione di Pan za erano in cinque. Oli altri tre manovali si sono salvati per miracolo: si erano allontanati dai compagni qualche minuto prima che la collinetta si sbriciolasse frantumando 11 muro in mattoni di tu.e in» su per protegger»; lo L'incidente è avvenuto poeti dopo le 16. C'è ancora lucè e gli orv>»*ai continuano a sistemare il muretto: sotto c'è una buca profonda circa tre metri dove saranno sistemati , tubi. Per Ischia, la nuova rete-fognarla è una conquista, servirà a dotare l'isola di un servizio che In alcune zone rurali è un vecchio sogno. La ditta «Ambrosino» ha il compito di ultimare il tratto nella contrada di Cuotto, dove un gruppo di palazzine segna il confine tra l'abitato a la campagna. Vito Antonio Polito ha appena riaperto il suo negozio, esce per dare un'occhiata ai lavori, per scambiare quattri, chiacchiere con gli operiti, suoi compaesani. Qual¬ che battuta sul tempo, sulle famiglie e la salute, sul meritato riposo che li attende l'indomani. Il. crollo è improvviso. Il terrapieno cede con un tonfo rompendo l'argine dei mattoni, una nuvola di polvere riempie l'aria. Per Giuseppe Calise e il commerciante non c'è scampo, la valanga li investe in pieno, restano sepolti dalla frana. Quando le squadre dei vigili del fuoco arrivano sul posto, c'è già chi scava con mezzi di fortuna per cercare disperatamente di salvare i lavoratori che mancano all'appello. Tutto intorno c'è la gente di Forio, ci sono i familiari dei muratori che aspettano con ansia di conoscere la sorte dei loro cari, ci sono i tre scampati. Anche loro vorrebbero aiu- tare ì volontari, ma qualcuno li ferma, li tiene lontano. I minuti passano, mentre le speranze di trovare ancora in vita gli operai sepolti si affievoliscono. Soltanto Raffaele Liccardi respira ancora quando i vigili riescono a raggiungerlo. Comincia un'affannosa corsa contro il tempo. Il muratore viene trasportato all'ospedale «Rizzoli» di Lacco Ameno dove, però, i medici si rendono subito conto che le sue condizioni sono disperate. L'intervento della Prefettura fa scattare i soccorsi ed una motovedetta dei carabinieri lascia poco dopo l'isola con il ferito a bordo. Nel porto di Napoli c'è un'ambulanza ad attenderlo. Raffaele Liccardi arriva alle 17,30 all'ospedale Pellegrini Vecchio: muore due ore più tardi senza aver mai ripreso conoscenza. Partono le indagini. L'impresa aveva rispettato le necessarie misure di sicurezza? I carabinieri hanno fermato subito i titolari della ditta che ha avuto in appalto 1 lavori dal Comune. Francesco, Paolo e Nicola Ambrosino eoo stati interrogati a lungo in caserma dal pretore che, alla fine, ha deciso l'emissione dei mandati d'arresto per omicidio colposo. Nel frattempo anche l'ispettorato del Lavoro ha aperto un'inchiesta, mentre il ripetersi di incidenti ad un ritmo oramai allarmante sta suscitando preoccupazione e la richiesta di maggiori controlli da parte di una categoria, quella degli edili, esposta ad un rischio costante. Mercoledì scorso a Giuliano, un comune a Nord di Napoli, altri tre manovali sono morti per il crollo di una sopraelevata. Anche il direttore del lavori ed 11 capocantiere del con sorzio Impegnato nell'opera, per conto del commissariato straordinario alla ricostruzione, sono stati denunciati per omicidio colposo. Sono fuggiti subito dopo. Mariella Cirillo

Persone citate: Francesco Ambrosino, Giuseppe Calise, Mariella Cirillo, Nicola Ambrosino, Raffaele Liccardi, Raffaele Liccardl, Vito Antonio Polito

Luoghi citati: Fono, Forio, Ischia, Lacco Ameno, Napoli