«Riabilitato Bucharin processate Togliatti» di Marcello Sorgi

«Riabilitato Bucharin processate Togliatti» L^Avanti!»; fu tra i più duri accusatori «Riabilitato Bucharin processate Togliatti» Replica il pei: «A quei tempi anche Nenni era stalinista» ROMA — La riabilitazione di Bucharin, In un solo giorno, è già diventata fonte di polemiche a sinistra. Con una nota dell'i!vanti! il psi chiede al pei di processare Togliatti, «ex amicò di Bucharin» e poi « tra i suoi più duri accusatori», per il consenso dato ai processi staliniani e U duro giudizio sul leader bolscevico che Lenin aveva definito «il beniamino del partito». La replica dell'Unito, contenuta in un inciso di un editoriale dedicato alle novità che vengono da Mosca, parla di -frettolosi osservatóri» e di -polemiche provinciali»; ma sembra solo l'Inizio di un attrito destinato a crescere nel prossimi giorni "UAvanti I ricorda che nel '37, al momento dell'arresto di Bucharin da parte della polizia staliniana, Togliatti era vicesegretario del Comlntern (l'Internazionale comunista) e riporta tre prese di posizione di epoche diverse del leader storico del pel. La prima è un documentò del partito comunista clandestino pubblicato il primo marzo '38 da Stato operaio in cui Togliatti definisce -briganti», «banditi» e «cani arrabbiati» i ttrotskisti-buchariniani»; alla luce degli atti del processi di Mosca li accusa di essere «spie» del fascismo e di cospirare contro 11 regime rivoluzionario; saluta «con riconoscenza, come una vittoria nostra e loro» le sentenze staliniane. La seconda è un brano di un libro-intervista, -Conversando con Togliatti», scritto da Maurizio e Marcella Ferrara, due dirigenti comunisti che erano anche amici personali del leader. •Bucharin aveva i caratteri del professorino presuntuo¬ so, vanitoso e intrigante. Era in lui la stoffa del doppiogiochista e del traditore», disse lóro Togliatti. La terza testimonianza viene da un'intervista rilasciata al Giorno nel '58, due anni dopo 11 «rapporto Kruscev» Che doveva dare il via alla destalinizzazione. -Il termine non dovette risultare gradito a Togliatti-, sottolinea rAvanti!, riferendo questa frase dell'Intervistato: -La destalinizzazione è una di quelle parole che servono per erudire i fessi. Cioè a creare nozioni cui non corrisponde nulla di reale». E il pel? Risponde di malavoglia/risentito, sorpreso da una polemica che tocca il fondamento «continuista» della politica del partito e 11 leader più venerato della stòria comunista: che solo di recente, con la cautela propria dell'ufficialità, ha cominciato ad essere rianalizzato criticamente. Per l'Unità queste -polemiche provinciali, magari la richiesta di qualche nuovo processo, a Togliatti per esempio, come fa Z'Avantll», rischiano di -immiserire la riflessione» sulle novità sovietiche che deve invece coinvolgere tutta la sinistra europea. Per il professor Paolo Spriano, lo storico del partito autore fra molti altri saggi di una monumentale storia della rivoluzione bolscevica, la mossa del psi «é un'operazione di piccolo cabotaggio di una meschinità incredibile e un segno di grande miopia politica». -Il pei — ricorda Spriano — già nel 1980 ha promosso un convegno su Bucharin e sugli aspetti mostruosi della costruzione del socialismo propri di Stalin. Erano presenti i maggiori studiosi —; igli ~> *>- del mondo, tranne i sovieti- 1 ci. E Berlinguer venne a da- ' re il riconoscimento politi- '. co a un'analisi che valorizzava Bucharin e lo presen- ■ tava come vera alternativa ■ alle degenerazioni stalinia- ■ ne. Quanto a Togliatti, noi non abbiamo aspettato per • riconoscere il suo completo \ coinvolgimento nello stalinismo del '36-'3S. Certo ; giocò il clima di quegli ah- ; ni, la condizione di partito : clandestino del pei, di cui veniva minacciata la so- ' p-avvivenza: questo è il To- ' gliatti più discutibile — : ammette Spriano — ma • anche quello più ampiamente superato, sia nelle • analisi storiche mie e di al- • tri storici comunisti come Boffa e Procacci, sia nelle , riflessioni e negli atti poli- . tici». E Ferrara, oggi senatore, , giovane giornalista comunista quando con la moglie . intervistò il leader, ricorda: -Io so che nel partito in ' quegli anni si diceva che Togliatti su Bucharin la pensasse in un altro modo, non avesse cambiato giudi- zio dai tempi in. cui era suo amico ma fosse in qualche • modo obbligato a tenere una posizione ufficiale di- . versa. In quegli anni comunque nessuno si stupiva ■ di queste posizioni: c'era una scelta di campo, tutti i partiti comunisti e non solo . i comunisti stavano da una . parte. I socialisti fanno polemiche, ma non possono ' fingere di non essere stati coinvolti. Giustamente, si distaccarono prima di nói da quelle posizioni sbagliate. Nenni più tardi restituì il "premio Stalin". Ma prima approvò i processi di Mosca. Altrimenti, mi creda, quel premio non gliel'avrebbero dato». Marcello Sorgi

Luoghi citati: Mosca, Roma