Bush-Dole sfida a colpi di insulti

Bush-Dole, sfida a colpi di insulti Lunedì si vota nello lowà Bush-Dole, sfida a colpi di insulti AI Congresso accuse di scorrettezze elettorali GAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — A quattro giorni dal voto nello lowa che inaugura ufficialmente la campagna elettorale, una lite senza precedenti è scoppiata in pieno Congresso, durante il dibattito, sui contras, tra i due principali candidati repubblicani, U vice presidente Bush e il senatore Dole. Inferocito dagli attacchi, che hanno coinvolto anche la moglie, sferrati dallo staff del rivale, Dole si è diretto verso il podio di Bush, che in base alla Costituzione è anche il leader del Senato, con un atteggiamento minaccioso. Ha estratto alcuni fogli dalla tasca — le accuse rivoltegli — e li ha gettati in faccia al vicepresidente: 'Chiedi scusa a mia moglie*, ha gridato. La scena si è ripetuta qualche ora più tardi, quando a Dole è arrivato un altro dossier di critiche: «Tu, sei stato tu ad autorizzarle* ha -urlato questa volta il senatore furibondo. In nessuno dei. due casi si è sentita la risposta di Bush. Quasi l'alterco non bastasse, Dole, che è famoso per 11 suo caratteraccio e il suo sarcasmo, ha indette su due piedi una conferènza stampa. «Mi si dipinge come uno spirito maligno, un nepotista — ha tuonato — eri dice che mia moglie si è arricchita in affari quasi loschi. Gli ho chiesto chiarimenti, e Bush mi ha risposto di non aver letto questi fogli, ma ha ammesso di avere acconsentito alla loro diffusione. Che candidato è questo che grugnisce nel fango come un maiale?*. H vicepresidente non ha risposto al senatore, offrendogli Invece di incontrarlo «per firmare un armistizio*. Ma il suo staff è passato al contrattacco, definendo Dole 'il bullo della classe, che picchia i deboli, e quando si ribellano piange come una femminuccia*. il direttore della campagna elettorale del vicepresidente, Lee Atwater, ha pubblicato una lettera in cui afferma che «ti primo a cercare la rissa fu il senatore il dicembre scorso*, e che egli *violò subito una tregua generosamente offerta da Bush* all'inizio di gennaio. Con i loro battibecchi, Bush e Dole hanno commesso quello che per i repubblicani è un peccato mortale:' hanno violato «l'undicesimo comandamento, non attaccare il compagno di partito». Lo scontro è in funzione dello lowa: in quello Stato, il senatore è in testa ai sondaggi d'opinione, mentre il vicepresidente precede l'avversario nella maggioranza del resto del Paese. Lo staff di Bush ha approfittato di un'inchiesta del Congresso su alcuni appalti favoriti da Dole e dalla moglie, ex ministro dei Trasporti, per fare passare l'Iran gate in secondo piano e portare alla ribalta il problema dei rapporti tra la finanza e la politica. e. c.

Luoghi citati: Iran, Washington