Madrid pone le condizioni Parte il dialogo con l'Eta di Giovanni Perego
Madrid pene le condizioni Parte il dialogo con l'Eta Delegato del governo vedrà in Algeria il capo storico Madrid pene le condizioni Parte il dialogo con l'Eta NOSTRO SERVIZIO BARCELLONA — Il governo spagnolo sta per riprendere i contatti con l'Età in Algeria, interrotti nel dicembre scorso dopo la strage di Saragozza. Un rappresentante di Madrid, il delegato del governo nel Paese basco Julen Elgorriaga, si recherà prossima'mente nel Paese hdrd-àfricano per discutere con il capo storico dell'Età, Eugenio Etxebeste Antxon, i termini della tregua di 60 giorni offerta dall'organizzazione terroristica venerdì della- scorsa settimana. Elgorriaga dirà anche ad Antxon che se l'Età osserverà veramente la tregua, se si asterrà da attentati indiscriminati e da ogni altra azione armata, il governo spagnolo è pronto ad offrire •uscite degne* all'organizzazione e ai suoi militanti, e cioè soluzioni che consentano un abbandono della lotta non umiliante. Il rappresentante di Madrid specificherà tuttavia che la ripresa del negoziato con l'Età non potrà in alcun modo riguardare il futuro politico di Euskadi, il Paese basco, ma sarà fer¬ mamente limitato ai modi e ai tempi della fine della lotta armata, all'indulto e amnistia per i militanti rinchiusi nelle carceri spagnole e per i clandestini e i fuorusciti, alla •reinserzione* e cioè al ritorno alla vita civile degli «etarra». Elgorriaga infine prospetterà ad Antxon, e agli altri ; dirigenti dell'Età in Algeria, la possibilità che Herri Batasuna, il partito del radicalismo nazionalista collegato all'organizzazione armata, intraprenda, nell'ambito delle istituzioni basche, e dunque in concerto con tutti i partiti rappresentati nel Parlamento basco, il negoziato sul futuro politico di Euskadi. A queste informazioni che vengono dagli ambienti di governo di Madrid e che sembrano indicare un atteggiamento di apertura e disponibilità, si accompagnano segali distensivi anche da parte dei nazionalisti baschi. A Bilbao, i dirigenti di Herri Batasuna hanno dichiarato in una conferenza stampa che «fa tregua, di fatto, si è già implicitamente stabilita* e si sono dichiarati d'accordo sullo «sdoppiamento su due carreggiate* della trattativa: una con l'Età sulle questioni politico-militari, una seconda che abbia come protagonista Herri Batasuna ma che successivamente coinvolga gli altri partiti baschi, sui problemi politico-istituzionali. L'eurodeputato Txema Monterò, nel corso della conferènza stampa, ha chiesto al governo di Madrid un «gesto di buona volontà» nei confronti di un centinaio dei 457 «etarra» detenuti, e cioè che gli sia applicata la legislazione normale che consente la libertà condizionata scontati i due terzi della pena. Ciò introdurrebbe nel contesto basco, ha sostenuto, un elemento di grande distensione. Questi sviluppi consentono di concludere che si è ormai in vista di una fine della «guerra basca», della sua sequela di crudeltà e di orrori? Negli ambienti di governo di Madrid non si esclude del tutto che l'offerta di tregua non sia altro che un tentativo dell'Età per riprendere fiato dopo i duri colpi subiti ad opera delle polizie spagnola e francese. Giovanni Perego
Persone citate: Elgorriaga, Eugenio Etxebeste Antxon, Herri Batasuna, Julen Elgorriaga
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