Inquisite cinque Case di cura

Inquisite cinque Case di cura Inquisite cinque Case di cura Per i rimborsi illeciti pagati dall'Us. • Mandati di comparinone del giudice Cuva agli amministratori e a 4 medici - Le accuse: truffa e falso Un teologo ai Venerdì «Essere teologi oggi, un teoIngo di punta della nuova gt:'-azione»: questo J tema dell'incontro che si terrà questa sera, ore 18, al Teatro Alfieri, per il ciclo dei Venerai letterari dell'Aci. Parlerà Bruno Forte. Personaggio di grande peso intellettuale, Bruno Forte, nato a Napoli nel '49 e diventato sacerdote nel'73. si è laureato dottore in teologia ; anno successivo e nel '77 in filosofia. Oggi è docente di teologia dogmatica Negli a mi degli studi jì è preparato ù Parigi e a Tubinga, alla scuola dei grandi maestri di insterò conciliare ed ecumenico Kasper, Moltmann e Jan geli. Nei suoi libri c'è una profonda lettura storica del cani inno della fede di Dio in mézzo agli uomini. Tuttavia in tanta pr.Iondità di pensiti o e di nilessione emerge un «ragionare napoletano, che fa riddare Gioachino Fiore e Giovanni Vico, nel senso più umile, ma non meno fertile, dell'ispirazione tratta dalla vita reale del popolo. Il giudice istruttore Aldo Cuva, che con 11 sostituto procuratore Stella Caminiti conduce l'inchiesta sui rimborsi illeciti pagati dall'Usi ai laboratori privati, ha spiccato nove mandati di comparizione per truffa aggravata e falso ideologico nei confronti degli amministratori di 5 istituti e di 4 medici. Nel mirino delle indagini ci sono rimar di corso Galileo Ferraris 14, la Casa di cura Bernini, corso Francia 4f l'Istituto Medico di via Valperga Caluso 32, l'Istituto Miraflori con la succursale di corso Montecucco. Nei giorni scorsi i due magistrati hanno interrogato gli imputati: Giancarlo Levi, amministratore dell'Imar, e la direttrice dei laboratori dello stesso istituto, dottoressa Annamaria Buzzetti Stiumignoni; Gaetano Di Bella, responsabile dell'Istituto Medico di via Valperga Caluso; Roberto Caprioglio, amministratore della Casa di Cura Bernini fino all'aprile '87, e tre giovani medici che effettuavano le ecografie per conto dell'Imar su carta intestata della Bernini; Luciano Michelozzi del Miraflori e Carlo Casale, titolare della succursale del Mirafiori di corso Montecucco. Annamaria Buzzetti è ia moglie del prof. Giulio Stramignoni, responsabile del laboratorio Usi di corso Toscana dove i care Oh eri si erano presentati con una boccetta ui tè scambiata dai medici per urina. Stando alle accuse, rimar, che non aveva l'autorizzazione e la convenzione con la Regione, avrebbe continuato ad effettuare esami e analisi sui mutuati ton la complicità dei quattro centri priva*.! La truffa sarebbe andata avanti per anni, nonostante nell'82 l'allora assessore regionale alla Sanità, Sante Bajardi (pei), avesse denunciato la situazione di irregolarità dell'Imar e la Regione avesse sospeso qualsiasi tipo di erogazione all'istituto. ' Sante Bajardi, che si è sempre battuto per un potenziamento delle strutture pubbliche sanitarie e al quali; il partito comunista ha espresso di recente la sua solidarietà, è rimasto coinvolto a sua volta nella vicenda del laboratorio Las di Susa. Bajardi è stato rinviato a giudizio perché avrebbe favorito il consigliere regionale liberale Marchini, cointeressato alla convenzione rilasciata dalla Regione al Las. Gli Inquirenti sarebbero in possesso di un'ampia documentazionp che proverebbe gli illeciti compiuti dnll'Imar dall'82 lino all'Inizio dello scorso ar.no. quando scoppiò lo scandalo. Ogni ecografia effettuata all'Imar dai tre medici su carta intestata alla Bernini (dallo scorso anno l'arnrnlnistràtore è cambiato) veniva a co" re, ali usi, 50 mila lire: ne venivano fatt' una . .iqu^ntina alla settimana, un «fatt .rai/- • i*l un centinaio al milioni l'anno. _ C w

Luoghi citati: Napoli, Parigi, Susa