Ricchi dipinti

Ricchi dipinti Ada galleria Zabert Ricchi dipinti GILBERTO Zabert rinnova l'appuntamento" annuale con il proprio pubblico di amatori e collezionisti proponendo 31 dipinti dal XV al XIX secolo, catalogati da Alberto Cottino nell'edizione di Umberto Allemandi. H XV secolo a Firenze trova unica testimonianza in mostra nel. raro Maestro di Sant'Ivo, tavola fondo oro databile verso il 1410-15. Centocinquant'anni dopo sempre in ambito fiorentino incontriamo Gerolamo Macchetti, personalità emergente insieme al Cavatori e a Maso da San Fri ano nella decorazione dello Studiolo di Francesco I in Palazzo Vecchio. L'intenso ritratto di «Luca d'Antonio degli Albizi. regge il confronto con il «Ritratto di gentiluomo» di Santi di Tito presentato dalla Gregori nel 1965 (mostra «70 pitture e sculture dèi '60Q. e '700 fiorentino», Firenze), nel quale si è visto un parallelo con la ritrattistica bolognese del Passerotti a sua volta complice nell'impostazione del «Ritratto virile» di Leonardo Bassanó, qui presentato. La storia del ritratto, come suggerisce Brejon de Lavergnée (conservatore al. Louvre) agli addetti ai lavori, è ancora da scrìvere e da approfondire. Da Ferrara la preziosa e vibrante tavoletta raffigurante la «Madonna con il Bambino» attribuita a Sebastiano Filippi detto Bastiamno (Ferrara nel 1985 gli ha dedicato una mostra). n Seicento annovera i neo-veronesianl Valentin Lefebvre e Giovanni Antonio Fumiani. Una veduta della campagna romana di Crescenzio Onofri, allievo dei Dughet (presente alla Galleria Sabauda con due paesaggi di discreta qualità), è un omaggio aneddotico al classicismo di Poussin e Claude. «...Pittore di paesi, con vaghe figurine e porti di mare, nei quali principalmente prevale...» cosi il Gabburri (1741) descrive il toscano Gherardo Poli, nella mostra con una piacevole «Scena di porto», gremita di figurétte riprese dalle stampe del Callot. Ad una sorta di caleidoscopio della cultura figurativa del Piemonte con- tribuisce la presenza di Carlo Francesco Beaumont, di Giovanni Michele Graneri e ÓT Giuseppe Duprà. . La «Samaritana al pozzo» del Beaumont, pittore di corte di Carlo Emanuele III, compete per qualità con gli affreschi dell'Armeria Reale, dipinti dopo il suo soggiorno veneziano. Il Graneri e Duprà, rispettivamente con la «Scena di genere» e il ritratto di «Vittorio Emanuele I bambino», sebbene artisti minori, sono attenti cronisti della Torino settecentesca. Conclude il XVIII secolo il flemmatico «Gentiluomo» di Lorenzo Tiepolo: il figlio del famoso Giovanni Battista Tiepolo rivaleggia nella tecnica del pastello con la grande ritrattista Rosalba Carriera. Sulla scia del nuovo interesse per la Russia dà parte della cultura, del turismo e della moda, Zabert propone il sereno ritratto della «Principessa Jusupov con il figlio» del russo Worobiev, focalizzando l'attenzione verso un periodo figurativo poco esplorato. E' infrequente il caso di certi antiquari-impegnati a divulgare una scuola artistica trascurata. „ „ Marco Voena •Dipinti del XV al XEX secolo», galleria Zabert, piana Cavour 10, fino al 24 gennaio, orario 10-13 e 16-19,30. M N. Worobiev, «La principessa Jusupov con il figlio», oBo su tela cm 115 x 88

Luoghi citati: Ferrara, Firenze, Piemonte, Russia