Per Kevin Costner non c'è via di scampo

Per Kevin Costner non c'è via di scampo Per Kevin Costner non c'è via di scampo Senza via di scampo Regista Roger Donaldson, con Kevin Costner, Gene Hackman. Sean Young. Un thriller d'azione che ha trovato inquietanti riscontri in vicende reali di politica americana. L'ambiente è Washington, scena il Pentagono. Il bel tenente di vascello Kostner (Gli intoccabili. Fandango, Silverado) deve fare da ufficiale di collegamento fra il Segretario della Difesa e il capo della Cia. C'è di mezzo anche l'amore per una donna cosi incantevole che davvero vale la pena amare e portare in gita sul mitico •Duetto» Alfa Romeo. Colpo di scena finale bello e inaspettato. Buona la prova del regista, che è neozelandese (Adua 400, corso Oiulio Cesare 67; Nazionale, via Pomba 7). Le vie del Signore sono finite Regista Massimo Troisl con Massimo Troisi. Jo Champa. Marco Messeri. Massimo Bonetti, Enzo Cannavate. La storia si svolge nell'Italia degli Anni Venti, in un piccolo paese finto che si chiama Acqua Salubre: Troisi, il barbiere Camillo, soffre di una paralisi alla gamba di origine nervosa: non sa o non vuole guarire dalla sua malattia, che in realtà lo aiuta a ottenere l'affetto del padre, del fratello, dell'amico e l'amore della bella Vittoria-Jo Champa. Troisi, come Verdone, ha detto di voler fare più sul serio, con questo film (Reposi, via XX Settembre 15). lo e mia sorella Regista Carlo Verdone con Carlo Verdone e Ornella Muti. Un film con il quale l'autore e protagonista vuol dare l'addio definitivo alla macchietta. Ha detto Verdone: «Ho pensato a tutti i miei film, e ho concluso che in ognuno di loro c'era qualcosa di troppo, C. eccessivo. Infatti io non ero mai veramente soddisfatto», n riscatto dovrebbe arrivare proprio con questa storia che racconta di Silvia (la Muti) che dopo sette anni, per la morte della madre, torna a Spoleto dall'Inghilterra. Ritrova il fratello Carlo, musicista (suona l'oboe): i due si riscoprono, 1 loro problemi si intersecano, la vita di lui sarà totalmente sconvolta dall'arrivo della ragazza (Vittoria, via Roma 336). Com'è dura l'avventura Regista Flavio Mogherini con Paolo Villaggio. Lino Banfi, Gastone Moschin. Alessandro Haber, Flavio Bucci. Un film che promette divertimento all'insegna del buon gusto. Commedia non ridanciana, ma degna del sorriso degli spettatori. Lo assicura Mogherini, regista di Le braghe del padrone, La ragazza dal pigiama giallo, Per amare Ofelia. Si racconta di tre uomini sull'orlo del suicidio che si incontrano e incappano in una bella serie di avventure, ambientate nel deserto del Sahara, nelle distese di ghiaccio del Polo Nord, tra le bufere di Capo Horn (Adua 200, corso Giulio Cesare 67; Eliseo Rosso, piazza Sabotino). Lo squalo 4 Regista Joseph Sargent con Lorraine Gary, Lance Guest. Arriva la quarta puntata della saga sulla famiglia Brody. etema vittima del mostro marino. Il regista Sargent è un solido mestierante, che lavora soprattutto per la televisione: a lui (dopo Spielberg, Szwarc e Alves) spetta il compito di continuare la vicenda del mostro cattivo e sanguinario La cittadina di Amity pare risorta dopo le tragedie provocate dallo squalo. Invece, è soltanto la quiete che annuncia la tempesta. La belva acquatica ricompare, e se la prende di nuovo con i poveri Brosy... In America critica e pubblico freddi, innegabile la grandiosità degli effetti speciali (Olimpia 1, via Arsenale 31). Salto nel buio Regista Jce Dante con Dennis Quaid. Martin Short. Meg Ryan. Il protagonista è un pilota collaudatore temerario che accetta di sottoporsi ad un grande esperimento: sarà inserito in una capsula e miniaturizzato, per essere poi iniettato nel corpo di un coniglio-cavia (ricordate Viaggio allucinante, il film di Fleischer del '66 che raccontava di una microastronave viaggiante nel corpo di un uomo ammalato?). I cattivi scienziati, però, iniettano il pilota Pendleton non nel corpo di un coniglio, ma in quello di un giovane commesso di negozio, che si crederà in possesso del demoni. La faccenda si chiarisce, i due si alleano per sfuggire all'inseguimento dei malvagi e per sviare il loro piano. E ne nasce una superiore disarmonia... Gli effetti speciali sono i sovrani di questa pellicola che comunque, grazie all'abilità del regista Joe Dante (scuderia di Steven Spielberg, altri film Gremlins, Explorers), è anche godibile e ben interpretato (Ambrosio, corso Vittorio Emanuele 52). Top managers Regista Claude Zidy con Christophe Malavoy, Francois Cluzet. Claire Nebout. Un gruppo di trenta-quarantenni d'assalto (quelli che per via dell'influenza americana chiamiamo yuppies) sono artefici e vittime di uno scherzo ben concepito che 11 mette in contatto con la polizia e con colleghi tremendi. Dovranno darsi molto da fare per recuperare la loro onorabilità. Una graziosissima commedia di caratteri, gag perfettamente riuscite, una prova molto interessante da parte del cinema «medio» francese (Ambrosio Piccolo, corso Vittorio Emanuele 52. Questo film potrebbe essere sostituito da Non aprite quella scuola). Angel Heart Regista Alan Parker con Robert De Niro. Mlckey Rourke. Soltanto Jack Nicholson doveva avere l'appannaggio del ruolo di MefistofeIe? Poteva Robert De Niro essere da meno? Ecco dunque Angel Heart, una storia demoniaca che unisce il Grande Camaleonte a Mickey Rourke, l'attore che ha una grande specialità: l'aria perennemente sfatta. Il regista Alan Parker (Fuga di mezzanotte, Saranno famosi, Birdy) ha detto durante la lavorazione: «Questo film rivela un lato oscuro che non credevo mi appartenesse. D'ora in poi non farò più niente su Satana: ho già venduto la mia anima al diavolo, mi sono lasciato comprare da Hollywood...». Protagonista femminile è Lisa Bonet, che ha 18 anni e arriva dalla televisione. Nel film compare anche Charlotte Rampling in un ruolo carneo, interpertato, dice Parker «per amicizia» (Eliseo Grande, piazza Sabotino; Lilliput, via XX Settembre 15 bis; Ritz, via Acqui 2). f picari Regista Mario Monicelli con Giancarlo Giannini Enrico Montesano, Vittorio Gassman. Nino Manfredi Giuliana De Sto, Bernard Blier. Il Picaro è il protagonista di uno dei eneri narrativi più caratteristici della letteratura spagnola. L'inno del film è: •Siamo picari, vagabondi, la nostra vita non sarà un porto sicuro ma è bella, è libera... Un giorno qui, un giorno là, si va dove ci portano 1 piedi e la fortuna». Gli eroi di questa vicenda sono zingari e cialtroncelli che. durante 1 loro vagabondaggi, ne combinano di tutti i colori incontrando un'infinità di personaggi (Romano, Galleria Subalpina). Ishtar Regista Elaine May con Dustin Hoffman, Warren Beatty, Isabelle Adjani. Attenti a quei due, Hoffman e Beatty, insieme per raccontare la storia e le avventure nel deserto di due scalcinati cantanti americani, in crisi di lavoro e di sorte, che arrivano in un paese del Medio Oriente, l'Ishtar (e Ishtar è anche la dea dell'amore e della guerra per i Babilonesi). Accanto a loro c'è Isabelle Adjani. che nella vita è la fidanzata di Beatty, e nel film interpreta il ruolo di una guerrigliera innamorata di Hoffman. La regista è Elaine May (£' ricca, la sposo e l'ammazzo; Micky e Nicky), che ha fama di signora indifferente al budget, ai tempi di lavorazione e all'organizzazione sul set. E infatti la pellicola è costata 40 milioni di dollari, due anni di lavorazione e moltissime peripezie. Pare addirittura che le ruspe abbiano spianato le dune del deserto marocchino per facilitare la lavorazione. Vittorio Storaro, direttore della fotografia, ha sostituito a metà lavorazione Giuseppe Rotunno, che ha dovuto lasciare il set perché i tempi si erano troppo dilatati. Nonostante 1 nomi dei protagonisti, il film non è andato benissimo, quest'estate in America (Cristallo, via Goito 5). Opera Regista Dario Argento con Cristina Marsillach, Ian Charles i \ Urbano Barberini, Darla Nicolodi II film prende spunto da un racconto fatto al regista dal soprano Cecilia Gasdia. Anche a lei, come alla protagonista di Opero, capitò di dover sostituire una famosa cantante alla Scala, dovè debuttò a 21 anni D soggetto si ispira alla leggenda, diffusa nel mondo della lirica, secondo cui il Macbeth di Verdi porta sfortuna. La sera della prima, la grande cantante protagonista è vittima di un incidente e viene sostituita da una giova- ' ne cantante cui capitano avventure tremende, alla Dario Argento, per intenderci... (Ideal, corso Beccaria 4; Eliseo blu, piazza Sabotino). Fìevel Regista Don Bluth. Film d'animazione che riflette in parte le vicende della famiglia ebrea sovietica del produttore Steven Spielberg. La storia di un topolino americano che non si chiama Mickey Mouse, ma che ugualmente è riuscito a sbancare 1 botteghini dei cinema Usa. Per il musetto del protagonista, il regista Bluth (che fu «disneyano» nel '59), ha recuperato gli schemi dolci, un po' affettati un po' retro, dei classici cortoons hollywoodiani degli Anni Trenta. La storia comincia nel 1885, nella steppa russa infestata di gatti cosacchi II topo capofamiglia decide di imbarcarsi con tutta la tribù, compreso il pargoletto Fio ve 1, sul primo piroscafo che va in America, una terra dove pare non ci siano gatti Un paradiso. Durante la procellosa traversata, Fievel è disperso in mare: riuscirà ad arrivare a New York, ma dovrà mettere alla prova tutta la sua inventiva per riuscire a ritrovare la sua famiglia (Do ri a, via Gramsci 9). Da grande Regista Franco Amurri con Giulia Boschi Renato Pozzetto, Susan Sarandon. Di una giovane e bella maestra si innamora un bambino di sette anni chiuso e introverso. II ragazzino si trasforma miracolosamente in un adulto (Pozzetto), restando, però, fannullino nell'intimo (Arlecchino, corso Sommeiller 22). Montecarlo Gran Casinò Regista Carlo Vanzina con Christian De Sica, Massimo Boldi Ezio Greggio. Paolo Rossi Florence Guerin. La consueta produzione natalizia del «gruppo Vanzina». Tre storie incrociate (luogo, di nuovo la Costa Azzurra) che coinvolgono un gruppo di italiani colpiti dalla febbre del gioco. Avventure e, forse, risate, per un pubblico di affezionati (Lux, Galleria San Federico). Au revoir les enfants Regista Louis Malie con Gaspard Manesse, Raphael Fejto, «Trancine Racette. Il film (Leone d'oro all'ultimo Festival di Venezia) è fondato sui ricordo crudele che il regista ha conservato per anni: quell'inverno del '44 in cui le SS catturarono nel collegio dove erano rifugiati alcuni ragazzi ebrei e l'insegnante (un prete) che 11 aiutava. Un bel film classico, saldamente narrato; un intenso film civile, un delicato spunto di riflessione sulla psicologia di adolescenti e grandi; una struggente memoria autobiografica (Charlle CahapUn 1 e 2, via Garibaldi 32 / e). Il cielo sopra Berlino Regista Wlm Wenders con Bruno Ganz, Peter Falk, Solvelg Dommartin. La pellicola con cui Wenders ha vinto all'ultimo festival di Cannes il premio per la miglior regia. E* un film difficile da descrivere, perché si basa su qualcosa di indefinibile, il desiderio. La prima esigenza èra quella di filmare Berlina e di farlo in modo •assoluto» (e in bianco e nero): cosi è nata l'idea di far scendere nella città due angeli che incontrano tanta umanità dolente e non possono intervenire nella loro disperazione. Alla fine uno di loro. Bruno Ganz, troverà una trapezista dal cuore pure, se ne innamorerà e comincerà finalmente a vedere le cose a colori Un'opera per nulla quotidiana, al limite della metafisica, che chiede allo spettatore complicità e adesione (Centrale, via Carlo Alberto 27). Preghiera per morire Regista Mike Hodges con Mlckey Rourke, Bon Hoskins, Alan Bates. Torna a grande richiesta il film dove il bel tenebroso Rourke diventa per l'occasione rosso di capelli Rosso, anche perché deve interpretare il ruolo di un irlandese, un terrorista che si pente e non vuole uccidere più. 'Vuole Invece riscattarsi compiendo opere di bene. Ma vedrete quanti guai porta con sé il bene... (Gioiello, via Cristoforo Colombo 31). Biancaneve e 17 nani n primo lungometraggio di animazione del leggendario Walt Disney. B film vinse nel 1939 un Oscar speciale. La realizzazione della pellicola costò alla Walt Disney l'allora astronomica cifra di 1 milione e 488 mila dollari per tre anni di lavorazione (32 animatori più decine di asssitenti furono impegnati a disegnare almeno un milione di «quadretti»). Biancaneve fu doppiato in dieci versioni Tra le curiosità: in Inghilterra la censura chiese l'accompagnamento del genitori per i ragazzi sotto i sedici anni per paura di incubi notturni (Capito!, via San Dalmazzo 24; Olimpia 2, via Arsenale 31). (a cura di Alessandra Comazzi) Ifilm in prima visione S Y K Sean Young e Kevin Kostner in una scena di «Senza via di scampo»'