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Se lei autunno, lui primavera Se lei autunno, lui primavera COME si sa, la realtà fuori dal luccicante mondo televisivo o cinematografico non è sempre cosi perfetta. Victoria Houston, una giornalista nuovayorkese di 42 anni, divorziata e risposata con Brant Houston, un manager che ha 33 anni, nove meno di lei, si è chiesta quali sono i si e i no della coppia squilibrata, sia al suo interno che nei confronti del prossimo, e ha risposto scrivendo un libro di successo, Loving a Younger Man (Amare un uomo più giovane), che è uscito da poco negli Stati Uniti e in questi giorni anche in Inghilterra. Nato come idea da un'inchiesta del grande settimanale americano Newsweek, attraverso una serie di interviste, la Houston ha verificato che la coppia squilibrata per età, sotto il profilo economico è una coppia tendenzialmente paritaria, perché la donna dispone di un tempo più lungo per sistemarsi economicamente. Sotto l'aspetto psicologico, per l'uomo questo è un tipo di coppia molto rilassante perché le donne mature offrono generalmente ai partner più giovani una maggiore stabilità affettiva. Non è sempre cosi rilassante per la donna, la quale spesso incontra nell'uomo più giovane un ostacolo a volte vissuto dolorosamente al suo desiderio di mater¬ nità e inoltre può sentirsi preda della sindrome di qualche giovanissima a caccia di mariti. Questi risvolti negativi, sostiene Victoria Houston, sono quasi sempre causati dall'atmosfera ostile che famiglie e amici creano intorno alla coppia. Il pregiudizio, insomma, rischia di rendere difficili rapporti che in sé hanno tutte le carte in regola per essere perfettamente soddisfacenti. Nel suo libro Victoria suggerisce comunque una risposta da dare agli amici che si informano sul timore di essere abbandonate: -Mi lascerà molto prima perché ho un caratteraccio, piuttosto che perché sono più vecchia di lui». Come dire insomma: fatevi i fatti vostri. A quanto risulta dalle statistiche, in America le donne con istruzione universitaria che hanno toccato i 35 anni senza sposarsi hanno soltanto il 5 per cento di probabilità di trovare marito. Al di sopra dei quarant'anni poi le probabilità diventerebbero praticamente nulle. Ma c'è di più: nelle ricerche per il suo libro la Houston ha scoperto la buona notizia che il 40 per cento delle donne che si sposano fra i 35 e i 40 anni si uniscono a uomini più giovani. «Dalla mia esperienza devo dedurre che ognuna di quelle donne si crede un fe¬ nomeno e che la sua esperienza è unica», dice la Houston. «Ma il maggiore ostacolo per la più parte delle donne è soltanto quello di uscire per la prima volta una sera con un uomo più giovane». Una convincente opinione espressa nel libro è che si tratta di un tipo di rapporto particolarmente adatto alle donne in carriera d'oggi, le quali potrebbero fare paura a un uomo della stessa età cresciuto nella vecchia convinzione che il posto della donna è in casa. •Una delle donne che ho intervistato ha funzioni di produzione ad altissimo livello alla Tv ed esce con un uomo di sei anni più giovane di lei. E' noto che aveva avuto flirt con un certo numero di uomini coetanei o più anziani. E quando le ho chiesto quale fosse la differenza ha risposto semplicemente: "Non si arrabbia con me, non si sente minacciato". Questa è una risposta tipica-. Gli uomini più giovani di oggi, dice la Houston, sono sicuramente stati allevati da una madre che almeno per qualche tempo ha lavorato fuori di casa. Non hanno mai conosciuto un'epoca in cui le donne vicino a loro non lavoravano e venivano lodate per questo. Per loro la carriera di una donna e 11 suo successo non costituiscono un problema. ■Il lavoro è una cosa im¬ portante da condividere e sulla quale discutere, è una strada a doppio senso, mentre con il mio primo marito e con gli uomini della sua generazione o più vecchi il lavoro è il grande tabù. Lui si aspettava che lo aiutassi a rilassarsi quando tornava a casa dall'ufficio, quello doveva essere il mio ruolo». Le relazioni del tipo autunno-primavera sono anche in certo senso giustificate da fattori biologici. E' un fatto che le donne vivono più a lungo, perciò statisticamente una donna con un marito più giovane ha meno probabilità di una lunga vedovanza solitaria. E le donne raggiungono la maturità sessuale assai più tardi dell'uomo, sessualmente l'uomo ha il suo massimo attorno ai venti anni e la donna circa dieci anni dopo. La maggiore preoccupazione delle persone interrogate dalla Houston sembra essere quella dell'invecchiamento. Qui interviene Brant Houston, il giovane marito, che ha molto appoggiato il progetto di libro della moglie: «Le preoccupazioni in questo genere di relazioni sono soprattutto nella lesta delle donne, costantemente bombardate dall'immagina ideale di femminilità giovane, flessuosa e possibilmente bionda. Mi hanno chiesto a volte: "Che cosa farai quando lei avrà 55 anni e li dimo¬ strerà?". Io rispondo che se fossi sposalo a qualcuna della mia età. anche lei un giorno avrebbe 55 anni e le rughe. Che cosa ci si aspetterebbe, che la lasciassi?» La Houston crede che il vero problema sia quello dei figli e forse l'unico capace di mettere a rischio un rapporto del genere. Ma fa notare che e diventato sempre più sicuro e accettabile che le donne nei 40 avanzati possano avere bambini, tanto più che oggi le donne si curano meglio e non si vede perché anche a 45 anni non si possa partorire regolarmente. Ed economicamente sono quasi sempre in condizione di potersi assicurare un aiuto. L'autrice di Loving a Younger Man confida che ebbe grandi incertezze prima di sposare il suo giovane Brant. Un giorno una collega le fece conoscere una donna di 57 anni che viveva con uno più giovane di ben 18 anni. Victoria domandò se in certi momenti non le capitava di trovarlo immaturo. L'altra rispose: «Oh si. ma sono stata sposata due volte prima, entrambe con uomini più avanti di me negli anni che erano mollo più immaturi di questo-. Soltanto allora, confessa la Houston, si decise a dire si al suo ragazzo. Josephine Fairley Copyright (-The Timev NeHNpapers* e per l'Italia <<l j Stampa-