Il fast-food con il rabbino

Il fast-food con il rabbino A Roma il primo ristoro casfier in via Portico d'Ottavia Il fast-food con il rabbino ALL'APPARENZA è solo un fast-food piccolo piccolo, talmente piccolo che passandoci davanti si può confondere facilmente con uno dei tanti negozietli vecchio stile sparsi nel cuore di Roma: la porta a vetri, affiancata da una vetrinetta rialzata come una finestra, è stretta, le insegne luminose non ci sono e di lattine e cartacce nelle immediate vicinanze non c'è traccia. In realtà Meeting Meal è un fast-food speciale, talmente speciale che sulla porta c'è un foglio firmato da Elio Toaff. il Rabbino Capo della Comunità Israelitica di Roma, in cui si dichiara che «I cibi preparati nel ristorante Meeting Meal (in via Portico d'Ottavia) sono confezionati e cucinati sotto la continua sorveglianza del Beth Din e del Rabbuiato di Roma e sono, pertanto, strettamente casher». Ideato da un ex avvocato con la passione per la cucina, nato sotto i buoni (ed essenziali) auspici della sezione del Tribunale Rabbinico che si occupa del cibo, e sorto lungo la via principale di quello che comunemente viene chiamato il Ghetto, l'unico locale in Italia in cui sono servili gli aliciotti con indivia a mo' di spuntino, ha visto la luce all'inizio della scorsa estate senza nessun clamore. A due passi da ristoranti di vecchia fama per le specialità giudaico-romanesche come «Giggetto- e di recente notorietà per le specialità più rare e raffinate della cucina ebraica come «Luciano», adesso questo fast-food sui generis il cui interno vuole riprodurre un tipico angolo di città con tanto di «nasone», la fohtanlna, spalletta del Tevere, cielo blu. sagome di palazzi e lampioncini a stelo, è frequentato da gruppi di studenti, impiegati insofferenti delle mense, turisti e famiglie al completo. In realtà non si tratta neanche di un locale fast- food ma di un ristorante vero e proprio in cui semplicemente vengono serviti spuntini secondo 11 sistema self-service. Secondo il giorno (e la stagione) si può trovare la minestra di pasta e fagioli o pasta e broccoli: la pasta con tonno, piselli, funghi e sugo o il riso al salmone in bianco con aglio e prezzemolo, il fritto misto vegetale o gli involtini e ancora lo stracotto, carne col sugo cotta per 4-5 ore a fuoco lentissimo, o gli «ngozzamoddi». Immancabili e non soggetti alle variazioni del giorno sono i tortiglioni, rotoli di pasta frolla cotti al forno con carne di vitello e cipolla. E l'hamburger, gran preferenza degli adolescenti appartenenti a qualsiasi ceto o comunità? L'hamburger naturalmente c'è ma non ha mente che fare con quello di tipo industriale fornito usualmente nei fast-food. La carne naturalmente proviene da una delle pochissime macellerie casher di Roma. A controllarne la qualità ci pensa una figura tuttofare di rabbinoveterinario-macellalo. Se non si trova la famosa bistecca per due giorni di seguito vuol dire che. come è capitato, su dieci capi ne sono stati scartati sette per imperfezioni come quella di un buco nello stomaco dovuto all'ingcrimento di un pezzetto di lil di ferro. Aperto tutti i giorni dalle 10.30 alle 22.30 e il sabato dalle 19 alle 23. Meeting Meal è in via Portico d'Ottavia 7-b 8. Se il nome in inglese suona un po' strano e ancora più strana la convivenza tra la coca-cola e lo stracotto, appuntarne l'indirizzo vale comunque la pena: Roma, soprattutto d'inverno quando i mille gradini nelle mille piazze sono spesso impraticabili, continua ad essere una città che oflre poco a chi non ha voglia, tempo e possibilità di sedersi in un ristorante tradizionale, e. fo. I^TuttoJ. \ Cdove^r

Persone citate: Elio Toaff

Luoghi citati: Italia, Roma