Desio: i retroscena del K2 li ho scritti nei diari ma non li pubblicherò mai

Desio: i retroscena del K2 li ho scritti nei diari ma non li pubblicherò mai Intervista al geologo alpinista (91 anni) che ha pubblicato un libro autobiografico Desio: i retroscena del K2 li ho scritti nei diari ma non li pubblicherò mai MILANO — Alle undici di mattina il professore emerito Ardito Desio, novantun anni a Pasqua, piecolino, fresco, vispo, occhiali scuri e colbacco grigio, arriva all'Istituto di geologia dell'Università. Il suo ufficio è in fondo a un lungo e stretto corridoio. Gli studenti che sostano nell'ingresso e che 10 guardano senza curiosità non erano ancora nati quando l'Italia esultava per 11 successo dell'impresa a cui Desio ha legato il suo nome: la conquista del K2 il 31 luglio 1954. Quell'impresa è il capitolo fondamentale del libro autobiografico che Ardito Desio ha scritto per la De Agostini: Sulle vie della seta dei ghiacci e dell'oro (pagine 368, lire 35 000). Uscito a Natale, 11 libro sarebbe già esaurito, a detta del professore: .A Roma mia figlia l'ha cercato dappertutto invano. Da Venezia, Padova, Bologna mi telefona gente che vuole sapere come procurarselo. Anche qui a Milano non lo si trova più nelle librerie della periferia. Ho scritto alla casa editrice che si diano da fare.. Questo libro sarebbe dovuto uscire molti anni fa. Dopo il K2 diversi editori, anche stranieri, avevano chiesto a Desio un'autobiografia. .Arnoldo Mondadori mi disse: ho una tenuta in Toscana, lei va laggiù, le mando una stenodattilografa, in qualche mese il libro è bell'e fatto. Figurarsi se potevo ritirarmi in eremitaggio! E l'università?, gli risposi. I miei studenti, il mio istituto, le mie ricerche? Non potevo mica piantare tutto.. Se c'è una cosa a cui Desio tiene è la sua professione: prima che alpinista, esploratore, organizzatore, è ricercatore e docente di scienze geologiche. Ha voluto che fosse precisato anche sulla copertina del suo libro, che porta infatti questo sottotitolo: Avventure straordinarie di un geologo. Straordinarie sul serio. Nella biografia di Desio ci sono: la guerra da volontario a diciassette anni, la prigionia in Boemia, un lungo viaggio da solo nel Mare Egeo nel 1922, un primo raid in Libia nel 1926 alla ricerca del petrolio, una spedizione nel cuore dell'Asia nel 1928 con Aimone di Savoia, la traversata del Sahara Ubico nel 1931 con una carovana di cammelli, una spedizione sui monti della Persia nel 1933, altre ricognizioni nel deserto libico, una spedizione nell'Ovest dell'Etiopia nel 1937 alla ricerca dell'oro, esplorazioni geologiche in Albania nel 1940, quindi il Karakorum e la scalata del K2, L'Afghanistan nel 1961, l'Antartide nel 1962, la Birmania nel 1966, il Tibet nel 198U, all'età di ottantatre anni, ancora una spedizione nel 1987, sia pure guidata da lontano, per rimisurare Everest e K2. Di tante avventure, Il K2 fu la più esaltante ma ebbe anche uno strascico di polemiche che dopo trent'annl non si sono ancora placate. Ad esse è dedicato un capitolo dell'autobiografia: Gioie e amarezze dopo la vittoria. Rivediamole, queste polemiche. Caso Cassln. Nel 1953 Desio aveva effettuato una ricognizione al Karakorum, scegliendosi come compagno lo scalatore Riccardo Cassin, uno dei grandi di quel tempo. L'anno dopo Cassln non venne selezionato per il K2. Era una personalità troppo forte? Desio ne temeva 11 prestigio e l'autorevolezza? Nel libro non si fa cenno della cosa. «/ candidati alla spedizione furono sottoposti a una serie di esami clinici e a prove in alta montagna. Fu stabilita una graduatoria. Cassin risultava molto in basso. Io dovevo essere sicuro che tutti ce la facessero. Nonostante questo, ci fu la morte di Mario Puchoz. Le schede di quegli esami sono in mio possesso, in una valigetta metallica chiusa a chiave. Non ho mai voluto renderle pubbliche, perché contengono dati riservati. Come l difetti fisici. Le polemiche nacquero da pregiudizi. Agli alpinisti seccava che la spedizione fosse guidata da un professorino. Lo dico chiaro e tondo: era solo invidia». Caso Bonatti. Questo campionissimo della montagna aveva ventiquattro anni quando prese parte alla spedizione. Fu protagonista di un disperato bivacco nella notte, senza protezione. In compagnia dell'hunza Mandi, che rimase gravemente congelato, a quota 8100, dove avevano portato le bombole d'ossigeno destinate a Compagnoni e Lacedelli, la sera del 30 luglio. Secondo Bonatti, Compagnoni e Lacedelli lasciarono lui e l'hunza a bivaccare, invece di ospitarli nella loro tenda, per timore che l'indomani potessero arrivare In vetta per primi. Bonatti ha pubblicato tre anni fa Processo al K2 (Baldini editore), in cui accusa Desio di omissioni, contraddizioni, falsità. .H libro di Bonatti ce l'ho ma non l'ho letto. Il giorno dopo la vittoria ho interrogato tutti, trascrivendo il racconto dei fatti sui miei diari. Perciò quello che ho scritto io è vangelo. Ciò-che è stato scritto contro la mia relazione è falsità. La verità vera è nei miei diari. Ne tenevo due, uno schematico e uno dettagliato. Non li pubblicherò mai, perché contengono cose che compromettono troppa gente.. Polemiche sulla disciplina. Desio veniva chiamato «capetto» o «ducette. Quando già gli scalatori erano impegnati sullo sperone, Desio inviava dal campo. base «ordini di servizio» In duplice copia. Si parlò di regime militaresco. «La disciplina era indispensabile. E' vero: ic* davo ordini. Facevo l'ufficiale degli alpini. Avevo fatto firmare a tutti un patto di disciplina. Una specie di contratto. Dovevano obbedirmi. Le cose non funzionano, sema disciphnn.. Campagna denigratoria. Desio scrive che, al ritorno dal K2, qualcuno «con minacce e lusinghe, tentò di far firmare ai suoi uomini un documento contro di lui. Di chi si trattava? Quali le ragioni? .Non posso dirlo. Non voglio. Non era gente della spedizione. Non erano uomini politici. Chi ha organizzato quella campagna ha delle colpe che non posso dire. Ne nascerebbero dei processi. Sono cose sporche. La vera storia del K2 non può essere rivelata.. L'ultimo capitolo dell'autobiografia ha per titolo miriamo le somme. La famiglia, la Patria, la bandiera, l'attività didattica e la ricerca scientifica, ecco 1 cardini della vita di Desio. Sullo sfondo anche il fascismo, le amicizie altolocate, come quella con Italo Balbo, quadrumviro di Roma e governatore della Libia. Ma quando ritorna a galla 11 K2, quell'Impresa che ha fatto storia, forse è quel mondo coperto di ghiacci, sotterrato tra 1 ricordi e dissepolto dalle polemiche, che fa provare a Desio, al momento di tirare le somme, la sensazione «di essere un sopravvissuto.. Alberto Papuzzi Le ultime fasi della conquista del K2. Accanto al titolo: Ardito Desio